Periferico Festival è Presente!

A Modena dal 20 ottobre al 6 novembre

18 ottobre 2022

Prendere parola, ritrovare la propria voce. Nel bel mezzo di una profonda crisi sociale, dopo due anni di restrizioni e di tensioni, Periferico, ideato dal Collettivo Amigdala, è pronto a tornare per strada, a riallacciare il dialogo con i territori, usando l’arte come detonatore di linguaggio, strumento per leggere la contemporaneità e riattivare immaginari condivisi.

Con il titolo Presente! e con il dichiarato obiettivo di riabilitare un discorso pubblico condiviso, la quattordicesima edizione del festival si svolge in tre week-end, dal 20 ottobre al 6 novembre, tra la Sacca e le officine in disuso e le imprese del Villaggio Artigiano di Modena Ovest, nato nel 1953 da una coraggiosa intuizione politica, primo in Italia, tra campagna e città a tenere insieme vita e lavoro, saper fare manuale e impresa, filiera produttiva e appartenenza di comunità. Come sempre avviene per Periferico, si tratta di aree della città che raccontano il lavoro, la dismissione, le nuove cittadinanze, le trasformazioni urbane e le loro complessità.

In programma oltre 30  performance e progetti artistici transdisciplinari che spaziano da camminate urbane a progetti di danza nello spazio pubblico, concerti di campane e affissioni di street poster art, coinvolgendo un vasto tessuto di organizzazioni, spazi e scuole della città. Tra le novità, appuntamenti speciali saranno riservati agli under 25 che prenderanno parola in maniera diretta, non mediata, grazie a  Uragano/ Progetto Speciale del collettivo Mammalian Diving Reflex, una serie di  dispositivi nei quali gli adolescenti – ma anche i bambini – sono protagonisti, guide e autori di percorsi di attraversamento urbano o di installazioni cittadine come ad esempio Bloom & Doom e Nightwalks with teenagers.

 

Il PROGRAMMA

20/23 ottobre – Si inizia con Enrico Malatesta, percussionista sperimentale che porta a Modena un’indagine territoriale mettendo in relazione suono, spazio e movimento; ad accompagnarlo, fondendo il suono con la percezione visiva, la fotografa Chiara Pavolucci (giovedì 20 ottobre). Il sound designer e sound artist Filippo Lilli e l’artista Valentina Sansone usano invece le campane della Chiesa del Gesù Redentore di Modena per dar vita a una composizione sonora unica sulle cui note danzeranno (giovedì 20 ottobre). Elisabetta Consonni è protagonista di due diversi momenti nel corso di questo weekend: venerdì 21 ottobre con lo spettacolo, ispirato alla scrittrice attivista Bell Hooks, And the colored girls say: Doo da doo da doo da doo, una danza che mette in scena la posizione delle donne aprendo una riflessione alla considerazione che la nostra società ha del corpo femminile. Mentre domenica 23, con Ritorno al futuro, Consonni si interroga con il pubblico su cosa si può fare di uno spazio dismesso, in questo caso le Ex Fonderie cooperative di Modena. Il performer Fabrizio Saiu mette in dialogo un algoritmo di sintesi vocale con una voce umana (sabato 22 ottobre). L’artista e attivista Caterina Moroni, insieme ai bambini e alle bambine del progetto Bottega Baleno, percorso di formazione attivo a OvestLab dal 2021, è protagonista di Bloom & Doom (sabato 22 e domenica 23 ottobre). Come si fonda una città? Perché? Da dove si parte per misurare lo spazio? Per rispondere a queste domande la compagnia Archivio Zeta torna a Periferico con lo spettacolo Le ceneri di Atena (sabato 22 e domenica 23 ottobre). L’artista Claudia Losi e il coro Les Chemin des femmes danno vita a una performance di canto di voci di donna domenica 23 ottobre.

28/30 ottobre – La compagnia Teatringestazione  propone un singolare esercizio di visione con lo spettacolo Chorea vacui (venerdì 28 ottobre): ogni spettatore, munito di una cuffia, potrà assistere alla nascita di una stella grazie ad un momento di teatro mentale. Sempre la compagnia Teatringestazione, con il filmmaker Giuseppe Valentino, dà vita a un film live che gli spettatori potranno seguire contemporaneamente sugli schermi e on stage (sabato 29 ottobre). Il collettivo artistico Corps Citoyen, basato tra Tunisi e Milano, porta al festival il laboratorio Corpo politico volto a valorizzare la natura di ogni corpo e il suo potere attraverso dispositivi della performance artistica. Nell’ambito di Uragano/Progetto Speciale, organizzato dal collettivo Mammalian Diving Reflex, in questo weekend è in programma la Nightwalks with teenagers: una camminata in cui under 25 porteranno le  generazioni precedenti la loro alla scoperta della città (sabato 29 e domenica 30 ottobre). Salvo Lombardo, direttore artistico del collettivo Chiasma, presenta Atrio: una riflessione sui processi di costruzione delle identità, siano esse culturali, di genere o nazionali (domenica 30 ottobre). Un suono può modificare un paesaggio? E se sì, come? Ce lo dimostrano il 30 ottobre i due compositori e artisti del suono olandesi Rob Strijbos e Jeroen Van Rijswijk: con la partecipazione di due cantanti liriche, la voce verrà spazializzata e diffusa in tutto il centro città tra i visitatori della domenica. INello stesso giorno, il DJ e sound designer italo-ecuadoriano Ismael “Condoii” Condoy terrà un concerto in diverse lingue e con rimandi a luoghi di tutto il mondo.
La rete nazionale dello Stato dei Luoghi, composta da esperti di processi di rigenerazione urbana a base culturale e community maker, porta a Modena il format di discussione del Roadshow, pensato per divulgare un’idea precisa di rigenerazione e del fare cultura (sabato 29 ottobre).

4/6 novembre – La compagnia Ultimi Fuochi propone Come va a pezzi il tempo in un momento sospeso (venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 novembre); con loro, domenica 6 novembre, all’interno di Uragano/progetto speciale, si conclude il percorso di lettura segreto che gli alunni di quattro scuole modenesi hanno intrapreso per scardinare il pregiudizio della non lettura dei giovani.
Il collettivo di architetti HPO presenta un’installazione “voice to image”: le Fonti Orali del Villaggio Artigiano di Modena lette attraverso il medium cognitivo dell’intelligenza artificiale (venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 novembre). La compagnia Archivio Zeta torna in questo week end con Nidi di Ragno: un invito a percorrere alcuni sentieri della memoria dell’Emilia-Romagna (sabato 5 novembre). Il coreografo Virgilio Sieni e il danzatore non vedente Giuseppe Comuniello sono i protagonisti di due momenti: un laboratorio sul gesto e la performance Danza cieca, un duetto di tattilità, sulle musiche dal vivo di Spartaco Cortesi (sabato 5 novembre). La serata della domenica 6 novembre si conclude con il concerto di Francesca Morello, in arte R.Y.F.

Per tutta la durata  del festival, il progetto di street poster art Cheap affiggerà a  Modena una serie manifesti, ideati per Periferico:  una conversazione urbana con i passanti e con le opere in programma. Mentre gli osservatori delle arti sceniche Altre Velocità, gruppo impegnato a favorire un tessuto di relazioni fra le arti e la società contemporanee, darà vita a un giornale murale partecipato.