Presentato oggi Il Combattimento di Tancredi e Clorinda, il nuovo progetto di CND/Aterballetto

A settembre e ottobre nei luoghi della cultura

11 giugno 2024

Un capolavoro del barocco, una regia contemporanea, due danzatori, un cantante, un clavicembalo, un quartetto d’archi e alcuni dei più bei luoghi della cultura italiana. Ne Il Combattimento di Tancredi e Clorinda, nuovo progetto realizzato dal Centro Coreografico Nazionale / Aterballetto, con la regia di Fabio Cherstich, due meraviglie del Made in Italy culturale – musica e danza – si ibridano per dare vita a uno spettacolo che regalerà ai pubblici di teatri, musei e Istituti Italiani di Cultura un’esperienza davvero innovativa, proiettando così il nostro ricchissimo patrimonio artistico e musicale nella contemporaneità. Il progetto è stato presentato l’11 giugno al Ministero della Cultura, presso l’Aula Brandi dell’Istituto centrale per il restauro a Roma.

Lo spettacolo, realizzato in coproduzione con il Teatro Regio di Parma / Festival Verdi, il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale/ Torinodanza Festival e Ghislierimusica – Centro di Musica Antica, dà vita a un ambizioso progetto promosso dalla Direzione generale Musei e cofinanziato della Direzione generale Spettacolo, che tra settembre e ottobre 2024 vedrà l’opera fare tappa in tantissimi luoghi della cultura e in alcuni fra i più importanti Musei nazionali, articolandosi in una doppia versione: una da palcoscenico (con il quartetto d’archi) e una per altri spazi speciali come appunto i musei. Dopo l’anteprima al TorinoDanza Festival 20-21 settembre), la versione teatrale debutterà al Festival Verdi di Parma il 18 e 19 ottobre. Per la versione site specific la première è invece in programma il 12 settembre al Museo Archeologico Nazionale e Teatro Romano di Spoleto. Altre tappe saranno poi a Roma, Castel Sant’Angelo, al Castello di Racconigi (CN), a Villa Pisani a Stra (VE), alla Certosa di San Martino di Napoli, al Castello Svevo di Bari, al Parco archeologico di Venosa (PZ) e al Kosmos / Museo di Storia Naturale Università di Pavia.

Punto di partenza dello spettacolo è appunto Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Claudio Monteverdi, intensa storia d’amore e morte che nel 2024 compirà 400 anni dalla sua prima rappresentazione. “Nella mia visione del combattimento tra Tancredi e Clorinda, immagino uno spazio ristretto e circolare, dove la vicinanza e la somiglianza dei corpi giocano un ruolo fondamentale” spiega Fabio Cherstich. Con Philippe Kratz, coreografo e già danzatore di Aterballetto, che ha debuttato nel 2023 al Teatro alla Scala e lavora stabilmente in Germania, Cherstich esplora l’idea dei corpi come specchi, narrando così di un’umanità in lotta contro se stessa, e con una voce sola, quella di un controtenore, chiamato a dare vita a tutti i personaggi della vicenda.

“Eros e Thanatos – dice ancora il regista – emergono come forze egualmente potenti, creando un’atmosfera paradossale in questa lotta perfettamente alla pari tra esseri umani. Nel concepire questa nuova creazione, mi ispiro esplicitamente alla body art, in particolare al lavoro di Marina Abramović e Ana Mendieta, che esplorano la connessione tra il corpo, la terra e i riti primordiali e delle origini. Voglio che il combattimento rifletta la relazione dei protagonisti con lo spazio circostante, incorporando elementi naturali nella loro assurda danza di morte”.