Presente! La scena urbana della performance a Periferico Festival

Dal 13 al 29 ottobre a Modena la XV edizione

12 ottobre 2023

Tre weekend per esplorare forme inedite di relazione tra arte e città, tra attivismo politico e culturale, con artisti e artiste, intellettuali e performer che declinano le proprie pratiche performative nello spazio urbano. Succede a Modena grazie alla quindicesima edizione di Periferico Festival, un progetto organizzato da Amigdala e realizzato con il sostegno e il contributo di Ministero della Cultura, Fondazione di Modena, Regione Emilia-Romagna, Comune di Modena, Ambasciata e Consolato del Regno dei Paesi Bassi e ATER Fondazione. Il Festival torna i città nei week end dal 13 al 29 ottobre, con un programma che si annoda attorno al tema del Presente!, riprendendo il pensiero della studiosa statunitense Diana Taylor (autrice di ¡Presente!). Installazioni, performance, concerti, incontri e rappresentazioni teatrali invaderanno strade e spazi non convenzionali di Modena traducendo in varie forme il tema centrale di questa edizione, quello della voce, del prendere parola nello spazio pubblico. “Periferico mobilita un’idea di città fluida e policentrica, a ritmo di cammino e di bicicletta, in un tempo disteso in cui le distanze si colmano un passo alla volta. Un festival che da sempre inventa luoghi di ascolto nelle piazze, si ferma a contemplare l’architettura di un cimitero, rimbomba nell’eco del soffitto di un’officina artigiana, osserva il trascorrere del tempo apparentemente immobile nel cuore della dismissione industriale, batte nel cuore di una donna sola che cammina per strada di notte, sale le rampe di un vecchio condominio che ci rimanda a un tempo in cui il binomio di edilizia popolare e qualità urbana fondava nuove narrazioni dell’abitare” spiegano le curatrici del Festival Federica Rocchi e Serena Terranova. Il primo fine settimana, dal 13 al 15 ottobre, si aprirà con gli olandesi di Building Conversation, un gruppo che indaga nuove modalità di dialogo tra le persone, in Agonistic Conversation, performance interattiva nella quale il pubblico sarà guidato dagli artisti a prendere una posizione sia a livello verbale che fisico su alcuni temi caldi e La piazza, dispositivo dove i partecipanti sono invitati a conversare tra loro intorno a una superficie posta nello spazio pubblico e sulla quale un certo numero di oggetti diversi sono stati messi a disposizione. Il disegnatore Stefano Ricci porterà invece al festival Diquadilà, un evento unico pensato insieme ai disegnatori Ahmed Ben Nessib e Omar Cheikh, che affronta il tema della migrazione in una mostra di disegni e un concerto live dei tre artisti e, a seguire, una cena a base di pietanze italiane e tunisine. L’artista interdisciplinare Valentina Medda invece il tema della sicurezza delle città di notte per le donne nella performance itinerante Modena by Night nata da una esplorazione condotta con diverse donne della città. Tra gli altri ospiti del weekend il mover, performer e musicista Francesco Saiu, che invaderà le strade di Modena insieme ad alcuni artisti di parkour per una corsa urbana dinamica e musicale, Elli de Mon in concerto, Neu Radio Live, e la cantante e sound artist Giulia Deval. Si chiude il 18 ottobre con la proiezione del film di Jordi Colomer Modena Parade, opera video che racconta l’azione partecipativa e performativa del 27 marzo 2022, quando alla vigilia della fine dello stato di emergenza imposto dalla pandemia, Modena è stata teatro di un corteo di oltre 400 persone in un recupero catartico dell’esperienza dello spazio sociale. Il secondo fine settimana, dal 20 al 22 ottobre si apre con SE – Scuola di arti pubbliche e di attivismo civico e prosegue con l’artista interdisciplinare Caterina Moroni che parlerà di sessualità con un gruppo di donne anziane in Mettiti al riparo. Ti amo. Tornano poi i compositori olandesi e artisti del suono Rob Strijbos e Jeroen Van Rijswij con una nuova performance site specific, Tempo rubato – Walk with me, un progetto sonoro in forma di applicazione da fruire comodamente dal proprio smartphone. Amigdala presenta invece KIN, un cerchio di sedie alle quali prendere posto, dieci donne che prendono parola e liberano canti mentre un’altra le accompagna lungo un concerto di parole e musica. Si muove tra l’arte visiva e quella performativa l’artista internazionale Francesca Grilli, che presenta a Periferico la sua performance Sparks, nella quale i bambini leggono il futuro sul palmo delle mani degli adulti, come gesto di speranza e rottura con il passato. La giornalista e saggista Maria Nadotti conduce invece Esercizi di allerta, a cura di Isabella Bordoni e Amigdala, una conversazione attiva e attenta che andrà a fondo di tante parole raccolte nel corso del festival. La drammaturga e regista Tolja Djokovic e l’attrice Aura Ghezzi approfondiranno infine la relazione che esiste fra le sorelle in Discorso delle Dorotke – reading per due sorelle, un viaggio poetico e crudo, in forma site specific in una casa privata. Il lavoro è inserito nel percorso Con la lingua sulla lama, che nasce dall’incontro con il patrimonio folklorico delle fiabe europee e terrà impegnate le artiste tra il 2023 e il 2024. Si chiude con Westfalia in concerto. Nell’ultimo fine settimana di programmazione (dal 27 al 29 ottobre) Salvo Lombardo sarà in scena con due performance che prevedono il coinvolgimento di altri artisti, Breathing room, un ambiente in perenne edificazione, attivato da un invito ad un artista proveniente dall’ambito della danza e della performance ad abitare questo perimetro relazionale, tramite l’attivazione di una performance determinata in tempo reale, con l’ausilio di un audio ambientale e in cuffia. Gli artisti ospiti saranno Marco D’Agostin e Francesca Pennini. Chiara Guidi della Socìetas porterà invece il pubblico dentro le parole di Philip K. Dick, in La cattedrale sommersa, coinvolgendo 18 performer in un appuntamento nel quale metterà a frutto il proprio metodo di composizione materica della voce. Alla Casa Archivio Cesare Leonardi la danzatrice Teodora Grano in Daughters interroga le forme che sfuggono alla capacità di essere definite, mentre in Stato di cambiamento la coreografa Elisabetta Consonni e l’architetta Silvia Tagliazucchi approfondiscono l’evolversi dello stato di un luogo dismesso e come le persone cambino dopo aver lasciato quel posto. Tra gli altri ospiti del finesettimana il compositore e artista sonoro Alessandro Bosetti in Coniugazioni, un dj set a cura di Angelo Pedroni / CollettivO cineticO, la performance itinerante del collettivo artistico Corps Citoyen che riportando l’esperienza di cittadini modenesi, nativi e non nativi, in Le ultime cose, porta avanti un progetto di ricerca sulla memoria storica delle città e Outdoor Dance Floor, performance di Salvo Lombardo pensata come una piattaforma da ballo per spazi non deputati al clubbing.  

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