Presente! La XVI edizione di Periferico Festival


A Modena dal 4 al 13 ottobre

03 ottobre 2024

Il rapporto tra arti e spazio urbano è il nesso che fonda un festival che da oltre quindici anni abita Modena, sperimentando pratiche performative site-specific sempre più radicali. È Periferico Festival, un progetto di Amigdala che per la sua XVI edizione, intitolata Presente!, in programma dal 4 al 13 ottobre nelle strade del Villaggio Artigiano di Modena Ovest, si concentrerà sul tema della “presenza”, ospitando artiste e artisti che hanno creato e presentato progetti di lungo periodo e pratiche artistiche connesse al contesto della città, ai suoi luoghi e alle sue energie sociali. Le performance e gli spettacoli porteranno infatti in scena alcune delle comunità artistiche residenti a OvestLab: bambine e bambini, abitanti del quartiere e della città, cori femminili, insieme ad attiviste e attivisti, donne over 70, scrittrici domestiche, artigiani e moltissime organizzazioni cittadine che hanno messo a disposizione spazi o saperi.
Lo spettacolo d’apertura (in scena dal 4 al 12 ottobre) è la prima nazionale di Where do we come from, what are we, where are we going 2.0 di Wang Chong, fondatore del Théatre du Rêve Expérimental di Pechino, nella versione italiana di Jacopo Panizza, una performance senza attori per quattro spettatori alla volta, altamente partecipativa, che dà la possibilità di vivere le azioni e pronunciare le battute del personaggio scelto. Sempre il 4 ottobre (e il 5) in Piazza Mazzini il collettivo spagnolo Eléctrico 28 presenta, in prima nazionale, Walking Definitions, un dizionario effimero dal vivo, dove il mondo è sintetizzato in una serie di definizioni che fanno sorridere, pensare, dubitare, mettere in discussione, amare, commuovere e cambiare prospettiva.
La coreografa e danzatrice Paola Bianchi, invece, presenta in anteprima nazionale a OvestLab Voice Over, che vede in scena tre danzatrici professioniste e sette danzatrici provenienti da Modena e Bologna, appositamente coinvolte per l’edizione di Periferico. La giornata si conclude con il dj-set di DJ Mirella, pseudonimo della musicista e cantante Meike Clarelli.

Tra gli spettacoli in programma il 5 ottobre ci sono Mettiti al riparo. Ti amo, di Caterina Moroni, performance che invita a riflettere sull’importanza della relazione e delle connessioni intergenerazionali come antidoto all’indifferenza e all’isolamento (replica il 6) e la prima nazionale della performance itinerante al Parco Ferrari L’occhio selvaggio di DOM, con la partecipazione di bambine e bambini under 12. È adatto poi a un pubblico dagli 8 anni Frankenstein reading session, di OHT Office for a Human Theatre, un’emozionante lettura di Filippo Andreatta davanti a un fuoco ardente. A chiudere la giornata la musicista e performer Alos AKA Stefania Pedretti con la performance musicale Ritual II – Embrace the darkness.

Tra gli appuntamenti del 6 ottobre la presentazione di IN-CON-TRA, dispositivo di ricerca inter-relazionale ideato da Collettivo Amigdala che sarà presente nel cortile di OvestLab per più giorni durante il festival, e un nuovo lavoro di Ateliersi, We did it!, ambientato in un futuro prossimo, per sgretolare il Paradigma TINA (There Is No Alternative). L’8 ottobre si vedrà poi la prima nazionale di Yellowcake, performance ideata da Tea Andreoletti, che unisce le storie del movimento degli anni ‘70 contro l’estrazione di uranio in Alta Valle Seriana con quelle del Villaggio Artigiano e di realtà attualmente attive sul territorio di Modena. Il 9 è invece in programma il primo studio di Othermothers _ il canto delle betoniere dell’autrice, performer e ricercatrice Teodora Grano, che indaga il rapporto tra scrittura e danza, mettendo al centro dell’indagine la lettura, come dispositivo di visione e posizionamento dello sguardo. Andrés Marino e Lucia Boffo presentano invece in concerto il nuovo album, Del otro lado. Sempre il 9 ottobre (con repliche nei giorni successivi) sarà presentato a Periferico con il sostegno di Perform Europe nell’ambito del progetto “HOME – the memory of displacement and resistance of the Palestinian diaspora in Europe” Dear Laila, un’installazione di Basel Zaraa, artista palestinese residente nel Regno Unito. L’artista dialogherà anche in un incontro pubblico con la saggista e traduttrice Maria Nadotti. Conclude la programmazione Daniele Ninarello con lo spettacolo Nobody Nobody Nobody. It’s ok not to be ok.

Tra gli appuntamenti dell’11 ottobre (repliche il 12 e 13) la prima nazionale di Letters from Attica, performance di Begüm Erciyas, coreografa turca attualmente residente a Bruxelles e una performance di Tolja Djokovic, vincitrice del Premio Riccione per il Teatro 2023, intitolata A più voci (quaderno proibito), e divisa in quattro episodi per quattro case intorno al tema delle relazioni tra lavoro domestico e creatività. In serata è in programma l’incontro pubblico Esercizi di allerta con il fotografo e scrittore Patrizio Esposito, a cura dell’autrice, artista e curatrice indipendente Isabella Bordoni. Si chiude il 12 ottobre con Interspazio, progetto di ricerca che arriva a Modena per un incontro col pubblico al termine di un lungo viaggio tra atelier e residenze e un concerto di Nino Gvilia, e il 13 ottobre con Loud! una giornata curata dalla ricercatrice vocale Meike Clarelli con Collettivo Amigdala, dedicata alla voce e alle voci, con la presenza dei cori CONfusion, Le Chemin des femmes, Le Dinamiche e Per futili motivi.

Periferico è un progetto di Amigdala realizzato con il sostegno e il contributo di Ministero della Cultura, Fondazione di Modena, Regione Emilia-Romagna, Comune di Modena, Perform Europe e ATER Fondazione,