- Data di pubblicazione
- 24/05/2022
- Ultima modifica
- 24/05/2022
Promessa di felicità. La XXVI edizione di Artisti in piazza Pennabilli Festival
Dall’1 al 5 giugno
Cinquantacinque compagnie internazionali di musica, circo, teatro, danza per un totale di sessanta spettacoli al giorno per cinque giorni, dall’1 al 5 giugno, in un magnifico borgo medievale nell’entroterra di Rimini. Torna nel suo storico formato Artisti in piazza, il festival internazionale di arti performative di Pennabilli. L’ispirazione per la XXVI edizione arriva da un brano tratto dalla sceneggiatura di Nostalghia di Andrej Tarkovskij, scritta da Tonino Guerra, che proprio nella regione storica del Montefeltro aveva trovato la sua patria elettiva: “Bisogna riempire gli orecchi, gli occhi di tutti noi di cose che siano all’inizio di un grande sogno. Qualcuno deve gridare che costruiremo le piramidi”.
A Pennabilli, insomma, si sogna in grande. “Il nostro desiderio – racconta il direttore artistico Enrico Partisani – è trasmettere al pubblico il messaggio che esisteranno sempre la Bellezza e la Speranza, e che i nostri più ambiziosi e ardui progetti vanno alimentati, nonostante tutto. La piramide è lo spunto che rappresenta la tensione alla realizzazione di desideri grandiosi, per questo l’abbiamo scelta anche per la nuova immagine grafica. Il Festival recupera il suo formato di festa, nei primi cinque giorni di giugno 55 compagnie internazionali di teatro, musica, nouveau cirque, danza, clownerie, teatro di figura, diffonderanno la propria arte a Pennabilli, costruendo simbolicamente insieme al pubblico una nuova promessa di felicità!”
Tra gli appuntamenti imperdibili di questa edizione c’è quello con il comico e artista di strada giapponese Ketch che propone uno spettacolo multidisciplinare guidato dall’improvvisazione teatrale. Presente anche Chilowatt con lo spettacolo Rex, ispirato alla figura di Nikola Tesla, e i vincitori del bando Trampolino Vetrina 2022, (nell’ambito del progetto ministeriale Cirk_Up 2.0) promosso da A.C.C.I. Associazione Circo Contemporaneo Italia: l’italo-cilena Compañia Depáso porta al festival La Trottola, dove due personaggi avvolti in una scena senza tempo si incontrano in un viaggio vertiginoso dentro un vortice; poi si vedrà il lavoro di Kolektivo Konica, compagnia italo-spagnola che con La punta del mio naso ci fa tornare alle origini per ricostruire una memoria comune; Teatro del Sottosuolo invece si esibirà in Paidia, uno spettacolo dal sapore non sense e dal retrogusto noir, mentre Il Teatro Viaggiante presenta il suo spettacolo T.O.M./The Old Man in cui protagonista è un mimo, un giocoliere ritmico, uno skater, un equilibrista, un ricercato performer di nuovo circo.
Sul fronte della danza torna Balletto Civile con ben tre proposte: Paesaggio d’Interni, in cui la compagnia indaga la relazione emotiva tra uomini e donne, Loose Dogs, spettacolo site-specific e iper-sensoriale accompagnato da una selezione musicale composta di rumori, suoni acustici, vibrazioni e Hamlet Puppet, performance che riflette sull’essenza della vita e dell’arte. Per il teatro di figura e di strada segnaliamo invece le tre compagnie spagnole che si esibiranno con il supporto di AC/E Acciòn Cultural Española: il duo Tercio Incluso con Normalmente o viceversa, che trasporta lo spettatore in uno spazio domestico e intimo senza tempo, dove immergersi nel mondo della memoria degli oggetti, Puppæ Company con Otto, che gioca su manipolazione e musica dal vivo per farci viaggiare in un immaginario inaspettato, e infine Zero en Conducta che ripropone il primo spettacolo della compagnia, Nymio: Teatro Digital: un intimo assolo in cui le dita sono al centro della scena senza dimenticare altri linguaggi come il mimo e la danza.
Tra le compagnie teatrali tornano i francesi Rara Woulib, in scena con Deblozay, che tra teatro, musica e canzoni conduce gli spettatori nella follia della trance collettiva guidata dal suono della rara e dei canti sacri del voodoo haitiano. Dall’Italia sarà presente Teatro Necessario con i tre simpatici clown di Clown in Libertà e col carosello musicale Dinamica del Controvento, mentre Silvio Castiglioni propone Abitare la terra, un’azione teatrale itinerante che esplora alcuni aspetti del nostro rapporto col pianeta percorrendone a piedi un piccolo frammento e Tony Clifton Circus presenta Rubbish Rabbit, spettacolo anarchico incentrato sulla destrutturazione delle opinioni e dei giudizi comuni
Per gli amanti della musica segnaliamo la presenza esplosiva dei Newen Afrobeat, l’unico gruppo a coltivare il genere Afrobeat in Cile, di Anewal, trio guidato dal rappresentante della cultura tribale nomade nigerina Alhousseini Anivolla, e di Cumbia Chicharra, gruppo di polistrumentisti la cui musica ha come epicentro proprio la cumbia. Grande ritorno per gli Henge, band inglese la cui musica è un crossover di stili che loro stessi definiscono “cosmic dross” (scorie cosmiche) e per i Daiana Lou.
Come sempre tanto spazio è dedicato all’artigianato artistico con il Mercatino del solito e dell’insolito, all’offerta enogastronomica resa speciale dalle Cucine Erranti e un’attenzione speciale è riservata ai bambini: non solo tanti spettacoli per famiglie, ma anche con l’area gioco CaiMercati – giochi di strada, una serie di laboratori gratuiti, il ritorno di AUGH! Giornalisti con la Penna, la redazione dei bambini e dei ragazzi che lavorerà per tenere aggiornato il pubblico ogni giorno sulle vicende del Festival, e una vera e propria redazione che trasmetterà in diretta sulla web radio del Festival CFR Cosmic Fringe Radio ogni giorno alle 16 e che permetterà ai bambini e al pubblico di scoprire le facce nascoste del festival raccontate dal punto di vista di piccoli/grandi giornalisti.