- Data di pubblicazione
- 16/11/2017
- Ultima modifica
- 27/11/2017
Ravenna Festival. Cavalleria rusticana apre la Trilogia d’Autunno 2017
Pagliacci e Tosca completano il programma a cura di Cristina Mazzavillani Muti. Al Teatro Alighieri dal 17 al 26 novembre
È Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni ad inaugurare la Trilogia d’Autunno 2017 (repliche 21 e 24, sempre alle 20.30), conclusione della XXVIII edizione di Ravenna Festival e maratona lirica del teatro in musica “sull’orlo del Novecento”.
Fino al 26 novembre, la Trilogia alternerà sul palcoscenico del Teatro Alighieri tre opere, tutte composte a cavallo fra i due secoli: il trittico si completa con Pagliacci (18, 22, 25 novembre) e Tosca (19, 23, 26). Le serate saranno aperte da Cavalleria e Pagliacci remix, performance che precederanno l’opera vera e propria e interpretate da giovani che si affacciano per la prima volta al mondo del teatro in musica con una curiosità pronta a trasformarsi in passione.
In Cavalleria rusticana, in una Sicilia visionaria ricostruita dalle proiezioni, la vicenda di passione e tradimento divampa rapida e mortale il giorno di Pasqua, nello spazio chiuso tra la chiesa e l’osteria. Con quest’opera, ispirata a una novella di Verga e a cui la fama di Pietro Mascagni fu da allora indissolubilmente legata, il compositore vinse il concorso dell’editore Sonzogno del 1888 per un’opera in unico atto. “Una pagina scritta in fretta e furia, ma con la furbizia di un musicista in grado di tradurre il gusto corrente,” nota Cristina Mazzavillani Muti, che cura regia e ideazione dell’intero progetto. Cavalleria diventa quindi la prima tappa di questo viaggio nel Verismo, dove il rito collettivo della processione viene rovesciato in una celebrazione di morte: un corto circuito in cui Turiddu paga la seduzione di Santuzza quanto la passione per Lola e che lo trasforma nel povero Cristo ammazzato fuori scena. Turiddu è Aleandro Mariani. Anna Malavasi e Antonella Carpenito sono rispettivamente Lola e Mamma Lucia, mentre Santuzza ha la voce di Chiara Mogini, vincitrice del 69° Concorso Comunità Europea per giovani cantanti lirici “Adriano Belli” di Spoleto. I panni di Alfio li veste Oleksandr Melnychuk, solista dell’Opera nazionale ucraina al proprio debutto italiano.
E se per l’impresa titanica della Trilogia, l’Alighieri è palestra e trampolino per giovani interpreti, le sperimentazioni dell’affiatato team creativo contribuiscono all’atmosfera da laboratorio: al fianco di Cristina Muti, Vincent Longuemarelight design, David Loom visual design, Davide Broccoli video e Alessandro Lai costumi. Sul podio dell’Orchestra Giovanile Cherubini Vladimir Ovodok: il giovane direttore si è formato all’Italian Opera Academy di Riccardo Muti e guida l’Orchestra della Radiotelevisione Bielorussa. Il coro è quello del Teatro Municipale di Piacenza, preparato da Corrado Casati, mentre le voci bianche del coro Ludus Vocalis sono dirette da Elisabetta Agostini.
L’appuntamento a teatro si impreziosisce inoltre di Cavalleria rusticana remix, libera rilettura attraverso le invenzioni delle Giovani Energie Creative, un gruppo di ragazzi fra gli 8 e i 18 anni chiamati a misurarsi con il capolavoro di Mascagni. A guidare gli spettatori nei panni del narratore è Enrico Brusi, autore anche dei testi. Al pianoforte si alterneranno Marco Pierfederici, Domenico Bevilacqua e Margherita Saviotti, fra arrangiamenti e improvvisazioni, ma c’è spazio anche per le note del sax di Alessandro Salaroli, per il ritmo della batteria di Matteo Rosetti Stoppa e per i passi di danza di Maria Ancherani e Anna Cenzuales. L’interpretazione di Sofia Ponzi e il canto di Sveva Pia Laterza completeranno l’originale racconto. Il piccolo “coro” che accompagna e commenta gli eventi è composto invece da Rachele Cagnoni, Lucia Gardelli, Matilde Liotta, Thu Thuy Romoli, Giulia Sanasi, Gjoka Lucrezia Noa Venturi, Andrea Zannini.
Altra novità di questa Trilogia è Lyri Live, l’app gratuita e multilingue (italiano, inglese, francese) che sarà a disposizione di tutti gli spettatori, sostituendo i sovratitoli con la sincronizzazione in tempo reale del libretto d’opera sul proprio smartphone o tablet. L’app ha debuttato nel 2015 proprio al Teatro Alighieri e da allora è stata scelta da vari teatri in Italia e in Europa.