- Data di pubblicazione
- 10/07/2023
- Ultima modifica
- 10/07/2023
I Rockin’1000 tornano a casa. Un grande concerto a sostegno della Romagna
Il 29 luglio allo stadio Orogel di Cesena
Mille musicisti in scena per due ore di concerto con i brani più iconici della storia del Rock. Succede a Cesena il 29 luglio, e a realizzare l’impresa è la più grande rock band del mondo, Rockin’1000. Dopo aver suonato a San Paolo, Madrid, Parigi e Francoforte la mitica band sbarca infatti allo stadio Orogel Dino Manuzzi. O meglio, ritorna. Perché è proprio nel cuore della Romagna che il sogno ha preso vita. Rockin’1000 è nata infatti dal desiderio di Fabio Zaffagnini, di professione geologo marino, di portare la sua band preferita, i Foo Fighters, in Italia. Per farlo, nel luglio del 2015 ha realizzato un enorme concerto composto da 1000 appassionati di rock e della band americana che hanno cantato e suonato insieme Learn to fly: una sorta di invito sui generis agli artisti statunitensi. Il video su YouTube è diventato virale (a oggi conta 62 milioni di views) fino ad arrivare proprio ai Foo Fighters, che si sono poi davvero esibiti per la prima volta a Cesena. Da quel momento, Rockin’1000 ha girato vari stadi in Italia e all’estero con performance titaniche che hanno coinvolto migliaia di chitarristi, bassisti, batteristi, tastieristi e cantanti, oltre a sezioni di fiati e sezioni di archi nell’esecuzione di brani indimenticabili di Queen, Led Zeppelin, Ac/Dc, Jimi Hendrix, Rolling Stones, Oasis, Nirvana e altri iconici musicisti e gruppi rock.
Adesso Rockin’1000 torna dove tutto è cominciato per un’occasione speciale, un grande concerto a sostegno delle popolazioni e le province di Forlì-Cesena e Ravenna, colpite dalle alluvioni dello scorso maggio. “Sono passati sette anni dal nostro debutto allo stadio di Cesena – spiega Zaffagnini – abbiamo deciso che questa fosse l’occasione migliore per tornare a casa, dopo aver fatto il giro del mondo, suonando davanti a decine di migliaia di persone. L’alluvione ci ha colpiti profondamente, la nostra sede è finita sott’acqua e il legame con il territorio è sempre molto forte e vivo. Dopo aver coadiuvato il coordinamento dei volontari attraverso la creazione del servizio volontarisos.it, che ha permesso la gestione di oltre 50 mila persone, abbiamo voluto lanciare questo evento di raccolta fondi. Un secondo obiettivo è anche la comunicazione di un segnale di ripartenza: vogliamo mostrare come la Romagna non sia più in ginocchio, ma al contrario, una terra che si è rimessa in carreggiata, pronta ad accogliere milioni di turisti con i servizi ed il sorriso di sempre”. Il logo, realizzato da Marta Biasi e Paolo Proserpio, è un richiamo a quello di Woodstock, rivisitato non a caso con un gallo, simbolo e rappresentazione iconografica della tradizione contadina della Romagna.