Speciale Santarcangelo 55 | l’oeil nu di Maud Blandel è un campo gravitazionale di emozioni
Ne parliamo con la coreografa
Alla 55ª edizione di Santarcangelo Festival, la coreografa franco-svizzera Maud Blandel ha presentato (4 e 5 luglio) l’oeil nu, una creazione intensa e visionaria che intreccia scienza, lutto e percezione. Il punto di partenza è doppio: da un lato, il fenomeno astrofisico delle pulsar, stelle morenti che emettono segnali ritmici nello spazio; dall’altro, il ricordo intimo della perdita del padre, trasformato in un campo gravitazionale di emozioni.
Lo spettacolo, messo in scena da sei performer si muove tra rotazioni, vuoti di memoria e cicli ripetitivi. Un’indagine poetica su ciò che accade quando un corpo — fisico, astrale o collettivo — entra in fase di degenerazione.
Nel servizio video, l’intervista a Maud Blandel ci guida tra i frammenti di un’esperienza coreografica in cui lo sguardo nudo è invitato a osservare l’invisibile: la persistenza e le omissioni della memoria, il ritmo della perdita, l’eco di un collasso trasformato in arte.
Video
- Data di pubblicazione
- 07/07/2025
- Ultima modifica
- 07/07/2025