Start up e imprese culturali. Dalla Regione due bandi per progetti innovativi

Sostenibilità, innnovazione, progetti di ricerca e di sviluppo sperimentale al centro dei due provvedimenti

12 novembre 2022

Giovani, ad alto contenuto tecnologico, con forti potenzialità di crescita e in grado di creare occupazione. Sono le start up innovative, realtà cui la Regione conferma anche quest’anno con un bando il proprio sostegno con 5 milioni di euro, e una particolare attenzione al tema della sostenibilità. Una riserva di risorse (con una graduatoria a parte),  pari a 1,5 milioni di euro, è dedicata interamente alle imprese culturali e creative. I progetti, candidabili dalle imprese iscritte nel registro alla sezione speciale delle start up innovative, dovranno dimostrare di sostenere l’innovazione e la produzione di risultati ad alto contenuto di conoscenza, favorendo lo sviluppo di iniziative lungo tutta la catena: dalla “idea generation”, alla “accelerazione”, fino allo “scale-up”. In primo piano, c’è la sostenibilità: attorno a questo tema ruotano tutti i criteri di valutazione.

“Una graduatoria specifica del bando è rivolta alle start up culturali e creative- sottolinea Mauro Felicori, assessore regionale alla Cultura-. L’incontro fra politiche economiche e culturali può dare un grandissimo valore aggiunto: la cultura ha potenzialità economiche straordinarie, e gli esiti dei bandi passati, qui in Emilia-Romagna, lo dimostrano ampiamente”.

 

Il bando start up innovative

Gli interventi finanziabili si riferiscono ad attività di sviluppo di risultati di ricerca, o di soluzioni tecnologiche, messe a punto dal modello di business, adattamento di prodotti/servizi alle esigenze di potenziali clienti, ingegnerizzazione di prototipi e piani di sviluppo industriale (scale-up), e apertura e/o sviluppo di mercati esteri.

Le priorità sono quelle definite dalla rinnovata Strategia di Specializzazione Intelligente (2021-2027), riassunte nei 15 ambiti cross settoriali che interessano il comparto dell’edilizia, della meccanica e motoristica, del settore agroalimentare, delle industrie della salute, della cultura, del turismo, dei servizi e, soprattutto, dell’energia e dello sviluppo sostenibile.

Uno degli elementi che caratterizzano il bando riguarda la possibilità, per gli incubatori e gli acceleratori che operano sul territorio regionale, di accompagnare i progetti con una relazione di supporto dove “tracciare” il percorso formativo e di consolidamento dedicato a queste imprese altamente innovative che muovono i primi passi. I progetti dovranno avere una dimensione minima di 100mila euro, ridotti a 50mila euro per le imprese dell’industria culturale e creativa. Il contributo a fondo perduto potrà arrivare a un massimo del 55%, fino a 150mila euro complessivi. Le candidature per progetti che dovranno terminare entro il 31/12/2023 vanno inviate attraverso la Piattaforma Sfinge dal 17 gennaio al 17 febbraio 2023.

Il bando si trova al link: https://fesr.regione.emilia-romagna.it/opportunita/2022/bando-per-il-sostegno-allo-sviluppo-delle-start-up-innovative

 

A questa importante opportunità si aggiunge il bando, finanziato con le risorse del programma regionale Fesr 2021-2027 , di 25 milioni di euro destinati alle imprese dell’Emilia-Romagna per realizzare progetti di ricerca e di sviluppo sperimentale, con un occhio di riguardo all’economia circolare e alla lotta ai cambiamenti climatici. Approvato a luglio dalla Commissione Ue , il bando permetterà di attivare entro l’anno oltre 150 milioni di euro. Le priorità anche in questo caso sono quelle definite dalla rinnovata Strategia di Specializzazione Intelligente (2021-2027), riassunte in  15 ambiti cross settoriali che interessano anche il comparto cultura.

I progetti dovranno essere realizzati da piccole e medie imprese emiliano-romagnole (o da grandi imprese, solo se in collaborazione con le Pmi): è previsto l’obbligo di accompagnare i progetti con collaborazioni strutturate con Università, organismi e laboratori di ricerca, in particolare appartenenti alla  Rete alta tecnologia dell’Emilia-Romagnacosì da rafforzare l’intero ecosistema dell’innovazione nonché e sviluppare tecnologie di frontiera, come ad esempio quelle reltive all’intelligenza artificiale.

 

Il bando progetti di ricerca e di sviluppo sperimentale Pmi

Le candidature per progetti, della durata massima di 2 anni, dovranno essere inviate attraverso la piattaforma informatica della Regione ‘Sfinge’ dal 1 al 28 febbraio 2023.
 Le priorità sono quelle definite dalla rinnovata Strategia di Specializzazione Intelligente (2021-2027), riassunte nei 15 ambiti cross settoriali che interessano il comparto dell’edilizia, della meccanica e motoristica, del settore agroalimentare, delle industrie della salute, della cultura, del turismo, dei servizi e soprattutto dell’energia e dello sviluppo sostenibile.
 I progetti dovranno avere una dimensione minima di 250.000 euro, ridotti a 125.000 euro per le imprese dell’industria culturale e creativa.
 Il contributo a fondo perduto potrà arrivare ad un massimo del 60% delle spese per la ricerca industriale e al 35% per lo sviluppo sperimentale, fino a complessivi 500 mila euro per le Pmi e 700 per le grandi imprese in collaborazione con le Pmi.