- Data di pubblicazione
- 01/10/2019
- Ultima modifica
- 04/10/2019
Sul sentiero della memoria. I Nidi di ragno di Archivio Zeta
Da ottobre a dicembre un viaggio in otto tappe
Nell’omonimo romanzo di Italo Calvino ambientato in Liguria negli anni della Resistenza, Pin è il solo ragazzo della vallata a conoscere a fondo il sentiero dei nidi di ragno, ed è proprio in questo posto incredibile dove è solito rifugiarsi, che il giovane nasconderà una pistola sottratta a un marinaio tedesco. Attraverso un viaggio autunnale in otto tappe, da ottobre a dicembre, la compagnia Archivio Zeta, con il progetto META/nidi di ragno invita il pubblico a percorrere un sentiero altrettanto significativo, una “ricognizione topografica sul terrore”. Nel loro consueto stile fatto di parole letterarie che risuonano in spazi densi di senso, Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni guideranno il pubblico in un viaggio storico, antropologico ed educativo, accompagnati da studiosi, intellettuali e testimoni legati all’esperienza del conflitto e dei traumi.
“Cerchiamo di stimolare una riflessione sull’educazione europea e sulla violenza che, durante il nazifascismo, si insinuò in una società indifferente, disposta all’odio e divenne oltraggio verso esseri umani, animali e natura”, spiegano i due registi, che hanno rintracciato i loro nidi di ragno lungo alcuni sentieri della memoria dell’Emilia Romagna, ovvero a Cerpiano (Monte Sole), Ca’ Berna, Boschi di Ciano, Ronchidoso, Villa Emma (Nonantola), davanti al Monumento alle partigiane di Villa Spada (Bologna), al Monumento ai partigiani della Certosa di Bologna e a Sabbiuno di Paderno.
L’esperienza, crocevia tra teatro, letteratura e scuola di pace e democrazia, prevede la consegna ai partecipanti di un kit di oggetti tra cui una custodia pensata per raccogliere le dispense di un libro in divenire a partire da un’antologia letteraria sulla Resistenza che va da Pavese a Calvino, una mappa, una borraccia, materiali di approfondimento e uno zaino.
La prima tappa è in programma il 6 ottobre a Monte Sole in occasione del 75° anniversario dell’eccidio. Il cammino verso Cerpiano (con ritrovo a partire dalle 14 alla Scuola di Pace) sarà segnato dalle parole di Elena Monicelli della Scuola di Pace di Monte Sole, di Gian Luca Luccarini dell’Associazione familiari delle Vittime, e da alcune riflessioni sulla genealogia della violenza portate da Luca Baldissara dell’Università di Pisa. Al respiro, ai pensieri e al passo, s’intrecciano il violoncello di Francesco Canfailla e il clarinetto di Gianluca Fortini, diretti da Patrizio Barontini.
Nidi di ragno fa parte del progetto META MemoryEducationTheatreAction, un progetto ideato nel 2011 da Archivio Zeta in collaborazione con la Scuola di Pace di Monte Sole e realizzato con il contributo di Regione Emilia-Romagna e Fondazione Carisbo