“Il teatro chiuso è il Golgota”. La Passione secondo Placido

Il 2 aprile su Youtube del Teatro Comunale di Ferrara

30 marzo 2021

“Oggi il teatro chiuso è il Golgota”: queste le parole con cui Michele Placido, neopresidente del Teatro Comunale di Ferrara, ha commentato la Giornata Mondiale del Teatro. Sono le stesse a fare da sfondo a Passio Christi, un film firmato dall’attore e regista che sarà trasmesso gratuitamente il 2 aprile alle 21 sul canale Youtube del Comunale. Intrecciando cinema e teatro Placido, affiancato per video e regia da Toni Trupia, ha realizzato il film proprio nei magnifici spazi del Teatro Abbado e in altri luoghi della città estense, sovrapponendo l’immagine di Cristo a quella di una figura che si aggira in uno spazio vuoto alla ricerca della sua croce.

“Non ho messo in scena Cristo – spiega infatti il regista – Non si può mettere in scena Cristo. Ho messo in scena un pazzo che si crede Cristo. Un Cristo quasi caravaggesco, uno degli ultimi, che si nasconde fra gli anfratti di un teatro ormai chiuso, polveroso e dimenticato. E risorge per vivere, ha voglia di vivere ha voglia di andare in croce. Chiede al Padre Eterno di non farlo soffrire troppo, andrà in giro per questo teatro nascondendosi, rivelandosi, spiando e guardando il suo Golgota”.

A interpretare il ruolo di questo particolare Cristo contemporaneo Vito Lopriore, in scena con le attrici Daniela Scarlatti e Sara Alzetta. Assieme allo stesso Placido e a Moni Ovadia, i tre attori faranno rivivere testi straordinari sulla Passione, a cominciare da quello scritto dal grande poeta toscano Mario Luzi in occasione della via Crucis al Colosseo per la Settimana Santa del 1999. Il libretto, letto a suo tempo da Sandro Lombrardi e Lucilla Morlacchi, s’intitola Passione. Via Crucis al Colosseo e ha una forma che oscilla tra poesia e versificazione teatrale che lo rende particolarmente adatto a una rappresentazione poetica e teatrale insieme. In questa nuova versione ferrarese alla sua trama s’intrecceranno alcuni testi di Dario Fo, alcuni Salmi della Bibbia e lo Stabat Mater, nella traduzione in dialetto trentino di Daniela Scarlatti. Alla produzione hanno collaborato la scuola d’Arte cinematografica Florestano Vancini, Amira Ech Cherrate, allieva del Centro Preformazione Attoriale di Ferrara, il Coro dell’Accademia dello Spirito Santo diretto da Francesco Pinamonti, e Antonio Aiello dell’orchestra Città di Ferrara.