- Data di pubblicazione
- 28/07/2020
- Ultima modifica
- 28/07/2020
Teatro Due verso la riapertura. "Dobbiamo disarmare le solitudini"
Spettacoli e incontri da settembre a dicembre
Anche per Fondazione Teatro Due è tempo di riabbracciare la propria comunità. Ripartono da settembre le attività delle sale di Viale Basetti a Parma con un cartellone che – coerentemente con storia del Collettivo di artisti e attori che anima il teatro dagli anni settanta – ribadisce la funzione sociale e politica del teatro, come spazio in cui pensare insieme e “disarmare le solitudini” dal titolo di un brano dell’artista francese Olivier Py.
Gran parte della programmazione, che si snoda per adesso da settembre a dicembre, mira alla rielaborazione dei temi urgenti dell’oggi attraverso l’esempio delle storie e dei miti, la potenza della musica, la poesia, e l’insegnamento della Storia. Dopo un preludio tutto shakespeariano a cura dell’Ensemble Stabile del teatro andato in scena a luglio al Chiostro di San Cristoforo, il sipario si riapre il 10 settembre in Arena Shakespeare con i virtuosi The 5 DeViles guidati da Geza Hosszu Legocky, violinista svizzero di origini unghero-ucraine dal talento inimitabile nello spaziare dalla musica classica ad altri generi, con un repertorio che va dalle miniature di Paganini o Boulanger ai toni sfolgoranti della tradizione folk ungherese, rumena e balcanica, fino al seducente swing di Django Reinhardt. Poi spazio a grandi autori e storie indimenticabili, portate in scena sempre in Arena Shakespeare da interpreti popolari come Luca Zingaretti, in scena con La Sirena di Giuseppe Tomasi di Lampedusa accompagnato dalle musiche del Maestro Germano Mazzocchetti (12 e 13 settembre) e come Massimo Popolizio che interpreterà La caduta di Troia dal Libro II dell’Eneide di Virgilio con le musiche composte ed eseguite da Stefano Saletti e Barbara Eramo (19 settembre). Moni Ovadia, altro protagonista d’eccezione della scena contemporanea, si esibirà in Senza Confini – Ebrei e Zingari (10 ottobre), un recital di canti, musiche, storie rom, sinti ed ebraiche che mettono in risonanza la comune vocazione delle genti in esilio. E a proposito di voci e volti popolari proseguirà anche la rassegna di appuntamenti con Il Teatro dei Divi, organizzata in collaborazione con Rai Teche e Fondazione Monteparma, riprendendo il settimanale ciclo di proiezioni dei più memorabili spettacoli teatrali degli anni ’50 e ’60 selezionati dall’Archivio Rai.
Da ottobre la programmazione lascia l’Arena e si sposta a Teatro Due, dove l’Ensemble di attrici e attori di casa andrà in scena con un testo scritto da Gigi Dall’Aglio per il cinema, utilizzandolo come canovaccio libero e scombinato per riflettere sui principi fondanti del teatro e dar vita a una creazione intitolata In teatro non si muore. Del regista Mark Sieczkarek si vedrà invece, il 22 ottobre il film Malou and Dominique, su due pilastri fondamentali del Tanztheater Wuppertal. Tra gli appuntamenti di novembre ci sono poi Tre dialoghi sul potere a cura di Walter Le Moli, che ragiona sulla natura maligna o benigna del potere, a partire da tre testi rispettivamente di Senofonte, Carl Schmitt, e Jean-Claude Brisville, e Sulla morte senza esagerare del Teatro dei Gordi (14 e 15 novembre), un omaggio alla poetessa polacca Wislava Szymborska realizzato con maschere di cartapesta adatto anche ai bambini dai dieci anni. E al pubblico dei piccoli, oltre che degli adulti, è rivolto anche Tchaïka della compagnia Belgo-cilena Belova-Iacobelli (5 e 6 dicembre), liberamente ispirato al Gabbiano di Cechov, e la ripresa de L’Arcipelago dei Suoni realizzato in collaborazione con La Toscanini, concerti-spettacolo alla scoperta degli strumenti musicali.
Molti gli appuntamenti con voci prestigiose, a cominciare da quella dello storico dell’arte Carlo Arturo Quintavalle che parlerà del Il Duomo di Parma, Benedetto Antelami e La via del pellegrino (15, 17 e 24 settembre), mentre il poeta Valerio Magrelli racconterà di Baudelaire e Mallarmé, Verlaine e Rimbaud (22 e 23 settembre), e il filologo Maurizio Bettini ragionerà sui miti di Edipo, Elena, Oreste, Alcesti mentre alcuni Attori dell’Ensemble di Teatro Due leggono scene di riferimento dei testi citati (4, 5, 24 e 25 novembre).
Riprende in autunno l’attività di formazione rivolta ai professionisti con l’edizione 2020/2021 del Corso di Alta Formazione Casa degli Artisti finanziato dalla Regione Emilia Romagna e dal Fondo Sociale Europeo, e nell’ambito di Parma Capitale della Cultura 2020+21 in collaborazione con Reggio Parma Festival, sarà inaugurata il 26 settembre a Palazzo del Governatore la Mostra fotografica di Luca Stoppini che ha coinvolto il Teatro, gli Attori dell’Ensemble di Teatro Due e abitanti della Città meno visibili.
L’attività di Fondazione Teatro Due è realizzata con il sostegno istituzionale di Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, Comune di Parma, Regione Emilia-Romagna, Fondazione Monteparma e Fondazione Cariparma.