- Data di pubblicazione
- 25/06/2018
- Ultima modifica
- 25/06/2018
Tempesta, in scena il progetto del Teatro Due Mondi vincitore del bando MigrArti
A Faenza, il 25 e il 26 giugno
La tempesta, azione tra terra e acqua (e Shakespeare) è un racconto focalizzato sulla realtà della migrazione, dell’incontro tra culture diverse e della loro convivenza. Nato all’interno di un progetto vincitore del bando MigrArti MiBact 2018, lo spettacolo è esito di un percorso di laboratori artistici di teatro partecipato realizzati parallelamente tra Faenza e Roma da Teatro Due Mondi (capofila del progetto) e Associazione Farsi Prossimo di Faenza e da Laboratorio 53 Onlus di Roma.
A Faenza lo spettacolo viene presentato in due luoghi: a Casa del Teatro, lunedì 25 giugno (alle 21.00), e al Mic Museo internazionale della ceramica, martedì 26 giugno (sempre alle 21.00). In luglio poi La tempesta si sposterà a Roma, dove andrà in scena in tre luoghi: nel cortile dell’università RomaTre, al Museo nazionale preistorico etnografico e alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea.
La tempesta faentino-romana è uno spettacolo multidisciplinare, liberamente ispirato al testo shakespeariano con i suoi molteplici riferimenti: il tema del viaggio e del naufragio, dei sogni e della tragedia, il mare mediterraneo, l’approdo in terre nuove, le rappresentazioni dell’alterità, il rapporto tra Europa e Africa, i riferimenti al colonialismo. La cifra poetica è la coralità: pluralità di lingue e culture unite in un unico “racconto a più voci sulle migrazioni tra teatro, danza, musica e poesia”.
Il laboratorio faentino, dal titolo “Senza confini”, è stato condotto da Alberto Grilli, regista del Teatro Due Mondi; quello romano invece da Fernando Battista, da sempre impegnato nel lavoro con i migranti, per l’aspetto coreutico e da Antonella Talamonti per la partitura vocale e musicale. Ai due laboratori hanno partecipato sia attori e danzatori professionisti che persone senza precedenti esperienze artistiche, riuniti in gruppi eterogenei che hanno intrecciato e messo a confronto diverse competenze artistiche e diverse appartenenze sociali, etniche, linguistiche e generazionali. Hanno partecipato infatti ragazzi stranieri, italiani, immigrati di seconda generazione. Il lavoro è basato sulla creazione di azioni che possono essere riconosciute da tanti dando corpo ad una sorta di biografia collettiva.
Il progetto è stato realizzato con il contributo di Mibact e con il sostegno di Asp Romagna Faentina, Comune di Faenza e Regione Emilia-Romagna.