Torna il Festival Internazionale dell’Ocarina

A Budrio dall’11 al 14 aprile, con un'anteprima bolognese il 10 aprile

29 marzo 2024

Torna, dopo 5 anni di assenza  il Festival Internazionale dell’Ocarina, che dall’11 al 14 aprile sarà in scena a Budrio e nella Città metropolitana di Bologna. La manifestazione, promossa dal Comune di Budrio col patrocinio della Città metropolitana di Bologna, del Comune di Bologna e della Regione Emilia-Romagna, celebra lo strumento-simbolo del patrimonio culturale di Budrio e la comunità musicale e sociale che ne ha perpetuato la tradizione artigianale e la memoria musicale, attirando generazioni di appassionati e professionisti di tutto il mondo. Il flauto globulare in argilla ha infatti trovato nel tempo applicazione in diversi generi musicali, dal folk alla classica, al pop, al jazz.

Il festival –  realizzato da Fondazione Entroterre in collaborazione con il Gruppo ocarinistico budriese, le associazioni Diapason e Il temporale e con partner  come  Tper e Banca di Bologna – propone ospiti nazionali e internazionali in diverse sedi.  A Budrio gli eventi sonoin programma al Teatro Consorziale, alle Torri dell’Acqua, al Museo dell’Ocarina, al portico di piazza Antonio da Budrio e al Centro Sociale La Magnolia. A Bologna invece il festival abiterà lo Sghetto, dove il 10 aprile si tiene l’anteprima, e la Sala del Consiglio di Palazzo Malvezzi, sede del concerto inaugurale del festival.

“Quella dell’ocarina è una storia tipicamente italiana- spiega Mauro Felicori, assessore regionale alla Cultura e Paesaggio- capace di mescolare cultura alta e tradizione popolare in una realtà complessa e affascinante, che riscuote grandi successi all’estero ma al tempo stesso è quasi completamente ignorata in Italia. Il Festival internazionale dell’Ocarina di Budrio ripropone il tema della nostra identità regionale confrontandosi con appassionati di tutto il mondo, soprattutto orientali, e assieme al riconoscimento come materia di insegnamento del Conservatorio di Bologna riaccende un’attenzione importante su uno strumento povero, ma che nella formazione a sette, il settimino, incanta offrendo una pluralità di voci che si inseguono in armonie complesse ed effetti orchestrali”.

“L’importanza dell’ocarina a Budrio può essere paragonata a quella di Verdi per Parma- spiega Claudio Borgianni, presidente di Entroterre- esiste in questa parte del territorio emiliano un saper fare, artigianale e musicale, custodito da istituzioni, scuole e artisti la cui dedizione può contribuire non solo alla salvaguardia di un’importante parte del nostro patrimonio culturale, ma allo sviluppo sociale ed economico del territorio. Il valore di tale patrimonio, negli anni, si è diffuso ed è stato recepito da una vasta comunità internazionale, che dagli Stati Uniti arriva alla Corea e al Giappone; il compito di Entroterre è stato e sarà quindi di dargli il dovuto rilievo, imprimendo sempre maggior energia alla riaffermazione della manifestazione”.

Il Festival  è a ingresso gratuito.

IL PROGRAMMA

Per informazioni www.ocarinafestival.org