#Trasparenze 6. Festival in Carcere con Guidi, Leviedelfool e Teatro dell'Argine

Entro il 13 aprile è possibile inviare i dati per assistere agli spettacoli

20 marzo 2018

La sesta edizione di Trasparenze Festival si terrà a Modena dal 10 al 13 maggio e anche quest’anno ospiterà spettacoli e laboratori all’interno del Carcere con Chiara Guidi, Leviedelfool e Teatro dell’Argine. Si tratta di lavori che prevedono il coinvolgimento dei detenuti attori che seguono i percorsi formativi del Teatro dei Venti e quest’anno, oltre alla Casa Circondariale di Modena, sarà coinvolta anche la Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia, dove la compagnia Teatro dell’Argine ha già iniziato il laboratorio che porterà alla realizzazione di uno spettacolo finale in scena il 10 maggio, alle  ore 18.30. Si tratta di  Il palazzo incantato, “Ogni vita – scrive nelle note la compagnia bolognese – “anche quella che, dopo avere deragliato, sconta la perdita della libertà, ha conosciuto la luce della purezza. Magari solo per un istante. O magari così a fondo che il ricordo si fa lama tagliente di nostalgia e dolore. Quel momento è l’infanzia, dove tutti, almeno nello spazio di un attimo, siamo stati terribilmente felici. L’azione scenica Il palazzo incantato prova a esplorare quell’attimo, facendo interagire tra loro gli ospiti della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia con alcuni bambini che attraverseranno, con lo stupore ancora candido dei loro occhi, gli spazi di detenzione. Per provare a giocare insieme. A immaginare di essere eroi e cavalieri. Ad abitare un palazzo incantato dove l’innocenza è sempre possibile”.

Il programma di #Trasparenze 6 non è ancora completo, ma vediamo quali sono gli appuntamenti già in cartellone.

L’11 maggio, alle ore 18.00 nella Casa Circondariale di Modena andrà in scena Requiem for Pinocchio, spettacolo di Leviedelfool, di e con Simone Perinelli. “Nel dare voce al famoso burattino, abbiamo lavorato cercando di immaginare un possibile percorso che desse un seguito alla favola stessa raccontando la vita che Pinocchio “vivrà” nel mondo reale. Pinocchio diventa così un pretesto, uno sguardo preso in prestito dal quale osservare con occhio limpido, infantile e ribelle il mondo che ci circonda e la vita che affrontiamo quotidianamente. Così ci siamo concessi questa chiave di lettura per andare più a fondo nell’affrontare le tematiche del lavoro totalizzante e precario, dell’emancipazione, della mercificazione del tempo e dell’essere, dell’anestesia dei sogni e del consumismo di ennesima generazione per operare un’analisi attenta e reattiva rispetto ad un quesito significativo della vita: cosa significhi essere umano. Il burattino diventato umano suo malgrado si stacca dalla classica messa in scena del testo di Collodi, per destreggiarsi nel nostro mondo dove la favola non è che un lontano ricordo, una delle tante versioni dei fatti”.

Il 12 maggio, alle ore 17.00 nella Casa Circondariale di Modena, sarà la volta di Chiara Guidi con Esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia di Dante,  accompagnata dal violoncello di  Francesco Guerri e con la partecipazione del coro di detenuti attori della Casa Circondariale di Modena.  “Da alcuni anni – dice Chiara Guidi –  ci guida un’idea: cercare i timbri e i toni delle nostre voci per comporre un unico suono. Per questo facciamo esercizio. Francesco suona il violoncello, io la mia voce, e dovendo poi scegliere un testo da recitare abbiamo preso quello più rappresentativo della storia della letteratura italiana, la Divina Commedia. All’interno del Festival Trasparenze di Modena suoneremo due canti dell’Inferno, il primo e il quinto, poi, per la prima volta, entreremo in una delle sette cornici del Purgatorio dove le anime, al contrario dell’Inferno, sono già salve e per arrivare al Paradiso devono salire il monte. Entrando nel Purgatorio la nostra ricerca cambierà rispetto a quella portata avanti sull’Inferno. Se nella prima cantica la voce sola con il suo tormento dava corpo alle anime dei dannati ora, per masticare le parole della seconda cantica, avremo bisogno di un coro che con la sua presenza farà da sfondo all’emergere di quelli voci inclini all’intima confessione. A Modena, per il V canto del Purgatorio, il coro sarà formato dagli abitanti della Casa Circondariale”

Per assistere agli spettacoli in Carcere è richiesto l’invio dei propri dati anagrafici – nome e cognome, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza e un numero di telefono – entro il 13 aprile scrivendo alla mail comunicazione@trasparenzefestival.it in modo da ricevere le autorizzazioni necessarie (ai giornalisti è richiesto anche il numero di tesserino dell’Ordine, che farà fede al momento dell’ingresso). Il costo del biglietti è 10 euro per ciascuno spettacolo; 5 euro per gli under 25.

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Trasparenze Festival 2017