- Data di pubblicazione
- 09/11/2020
- Ultima modifica
- 09/11/2020
Tre poesie d’amore in danza. È di scena la MM Contemporary Dance Company
Il 10 novembre in streaming dal Comunale di Modena
Tre coreografie dedicate all’amore, raccolte in un unico appuntamento a firma della MM Contemporary Dance Company. È Love Poems, spettacolo della compagnia fondata a Reggio Emilia dal coreografo Michele Merola. Dalla sua nascita nel 1999, la MM ha radunato attorno a sé grandi artisti italiani e internazionali come pure nomi noti della coreografia europea, tra cui Maguy Marin, Mats Ek e Gustavo Ramirez Sansano, che hanno firmato lavori per la compagnia impreziosendone sempre di più il repertorio.
Lo schema si ripete anche per Love Poems: sono tre autori di caratura internazionale, infatti, ad avere ideato le opere che compongono il trittico originariamente in programma nel cartellone di danza del Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena. Coi teatri chiusi causa pandemia, lo spettacolo sbarca sugli schermi di casa grazie a un evento streaming. Al pubblico basterà infatti collegarsi il 10 novembre alle 17.30 sul canale YouTube del Pavarotti.
La compagnia di Merola, che negli anni ha macinato riconoscimenti prestigiosi come il Premio Danza&Danza come migliore compagnia emergente, e il Premio Europaindanza con lo spettacolo Bolero, sarà impegnata nell’interpretazione di tre pezzi, tre poesie d’amore, come recita il titolo. Si comincia con Duetto Inoffensivo, estratto da Rossini Cards di Mauro Bigonzetti, un duetto con protagoniste due donne impegnate in un appassionato incontro/scontro, ovvero in uno scambio di energie, sentimenti ed emozioni legate alle delusioni d’amore. Si prosegue poi con Brutal Love Poems dell’inglese Thomas Noone (basato Barcellona) che esplora il lato selvaggio nascosto nei meandri della nostra intimità, e si conclude con Swans_Cigni di Emanuele Soavi, autore italiano da anni attivo in Germania che firma un lavoro ispirato alla versione romantica del balletto di P.I. Ciaikovskij, mettendo volutamente al centro della ricerca coreografica non la fedeltà narrativa ma temi universali come l’integrazione, la diversità, la trasformazione, l’accettazione della propria natura e la comprensione dell’altro.