- Data di pubblicazione
- 17/09/2024
- Ultima modifica
- 17/09/2024
“Siamo come un giardino”. Al via la XXVIII edizione di Natura Dèi Teatri
A Parma da settembre a dicembre
Da quasi trent’anni Natura Dèi Teatri esplora l’arte contemporanea nei suoi intrecci originali e porta alle estreme conseguenze estetiche i più avanzati principi filosofici del presente, offrendo al suo pubblico una finestra spalancata sulla performatività, sul teatro, su ciò che questa parola tanto antica e sempre attuale significa oggi. Una vocazione tipica di Lenz Fondazione, che proprio nel suo festival trova precipitati condensati e condivisi con tanti altri artisti e artiste. La ventottesima edizione della kermesse curata da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto si svolgerà a Parma da settembre a dicembre 2024, con un programma che i due direttori artistici intitolano all’idea di cerchio, di giardino attorno a sé. “Il cerchio attorno potrebbe essere il titolo di questa edizione di Natura Dèi Teatri, come il giardino di cui parla James Hillman pieno di metafore del nostro Io e del Sé, le stagioni che lo mutano – come la nostra anima, la nostra psiche – e con il linguaggio della Natura, un Haiku che si ripete, ci modifica nel profondo, come quando diciamo “sento il cambio di stagione” nella pelle, nei pensieri, nella vita. E il giardino tutto comprende, nel continuo mutare ci comprende. Il giardino è il nostro cerchio attorno, siamo Natura dentro la Natura con i nostri miti e i nostri dèi, le nostre apocalissi, dentro i nostri teatri che sono poi i giardini che fanno vivere questa nostra festa d’autunno”.
Si comincia dal 18 al 20 settembre con la ripresa a Lenz Teatro, di Over Gina Pane_4 Azioni Sentimentali, progetto dedicato da Maria Federica Maestri a Gina Pane, figura estrema della performance art negli anni Sessanta. Nelle creazioni, con rifrazioni visive di Francesco Pititto, la bellezza amara e dura inseguita dall’artista prende la forma perturbante delle performer e co-creatrici delle singole azioni Monica Barone, Carlotta Spaggiari, Valentina Barbarini, Tiziana Cappella, incarnazioni contemporanee dei martirii subiti rispettivamente da quattro sante. Sempre a settembre il Festival ospiterà poi tre delle quattro declinazioni re-edit della performance HAIKU (creazione di Lenz del 2002). Con l’interpretazione di Sandra Soncini e l’ambiente sonoro di Andrea Azzali, il 22 settembre HAIKU_Dove prima era bosco andrà in scena alla Riserva Naturale Lipu di Torrile Trecasali, come evento organizzato in collaborazione con LIPU, mentre HAIKU_Dove prima era aria si svolgerà il 26 e il 27 settembre al Chiostro dei Paolotti, nel programma di Insolito Festival 2024 e in collaborazione con l’Associazione Micro Macro. Infine dal 14 al 16 novembre in luogo da definire verrà presentata in prima nazionale HAIKU_Dove prima era roccia.
A ottobre si vedrà invece il debutto di Apocalissi Gnostiche (24-25-26-29-30-31 ottobre), che vede il ritorno di Marcello Sambati insieme all’ensemble di Lenz per l’ultimo capitolo del progetto quadriennale dedicato alle Sacre Scritture. L’opera darà corpo a un tesoro testuale di recente (1945) e casuale ritrovamento, costruito con sequenze narrative oscure e lampeggianti e denso di immagini paradossali, criptiche, radicali e brucianti. Sabato 26 ottobre dopo la performance ci sarà anche la presentazione di Apocalissi Incoative, opera artistica di Orsola Rignani, ricercatrice dell’Università di Parma di Storia della Filosofia, nell’orizzonte contemporaneo della prospettiva Posthuman.
A novembre (15-16) Lenz ospiterà poi Ibridare di Giulia Odetto/Collettivo Effe (ultima azione del progetto BESTIARIO | Femminile Animale). L’opera è uno studio sull’ibridazione del corpo nel tentativo di superare il dualismo corpo-macchina, per ridefinire i confini del corpo umano, contemplarne di nuovi e più ampi. Il 16 novembre si svolgerà anche l’incontro Bestiario_Femminile Animale: Silvia Mei – Donne, teatro e storiografia, in cui verrà presentato l’annale 32/2024 di Culture Teatrali e in cui si rifletterà sul progetto di Lenz che per tre anni, dal 2022 al 2024, ha creato parentele con altre figure artistiche, invitandole a co-produrre residenze, laboratori e seminari transdisciplinari sui temi connessi all’ecofemminismo.
Il 20 novembre nell’ambito della Rassegna dell’Università di Parma “Cosa dicono oggi gli antropologi”, andrà poi in scena a Lenz Teatro Under the Flash, performance del coreografo libanese Bassam Abou Diab in cui danza e musica collaborano a un’idea di resistenza, di possibile resurrezione. Il 25 novembre, invece, in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, Lenz allestirà presso i propri spazi CRINE, opera performativa, visuale e musicale di Maestri e Pititto realizzata in coproduzione con ParmaFrontiere, interpretata dalla performer sensibile Carlotta Spaggiari, accompagnata dall’esecuzione live al contrabbasso del compositore, contrabbassista, direttore d’orchestra Roberto Bonati. Dicembre sarà poi dedicato a Lenz di Lenz, il progetto di studio delle opere di Jakob Michael Reinhold Lenz, attraverso due esiti performativi elaborati nel contesto di Pratiche di Teatro Sociale, i percorsi laboratoriali per persone con fragilità psichiche afferenti ai servizi del Dipartimento di Salute Mentale dell’AUSL di Parma.
Lenz Natura Dèi Teatri XXVIII è un progetto di Lenz realizzato con il sostegno di: MiC Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Parma, Università degli Studi di Parma, AUSL Parma DAI SM-DP, Università degli Studi di Parma, Fondazione Monteparma, Chiesi Farmaceutici S.p.A., OIKI S.p.A, La Giovane S.c.p.a.