Report 2016

Il rapporto analizza i risultati relativi alla domanda, l’offerta e la spesa del pubblico per quanto concerne le attività di spettacolo dal vivo e di cinema svolte in Emilia-Romagna e in Italia nell’arco del quinquennio 2012-2016. Lo studio, che si basa su rilevazioni effettuate dalla Siae – Società Italiana degli Autori ed Editori, dedica particolare attenzione all’ultimo anno considerato. Lo studio tiene conto, nella sua articolazione, degli ambiti previsti dalle disposizioni del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e prende in considerazione quattro aree: l’attività concertistica, che comprende la musica classica, la musica leggera e la musica jazz; la lirica, suddivisa in teatro lirico e operetta; il teatro di prosa, cui vengono aggregati il teatro dialettale e il recital letterario, i burattini e le marionette, la rivista e la commedia musicale e gli spettacoli d’arte varia; il balletto, che comprende anche la danza. Dal punto di vista metodologico gli indicatori utilizzati sono: il numero di spettacoli (ovvero le rappresentazioni), gli ingressi (corrispondenti al numero degli spettatori) e la spesa al botteghino. La prima grandezza comprende il totale delle unità minime di rilevazione dalle quali derivano tutte le informazioni per ciascuna manifestazione: il genere (cinema, teatro, danza, ecc.), il luogo di svolgimento, il numero di titoli d’accesso rilasciati (il numero di biglietti rilasciati e gli ingressi in abbonamento), la spesa del pubblico.

A seguire il rapporto illustra la distribuzione dei contributi erogati negli anni 2014-2016 a soggetti dello spettacolo dal vivo in Emilia-Romagna e l’assegnazione dei finanziamenti 2016 da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo attraverso il Fondo Unico dello Spettacolo. Si tratta di informazioni, dati ed elaborazioni statistiche che consentono alcune analisi e valutazioni sull’applicazione del D.M. 1° luglio 2014 “Nuovi criteri per l’erogazione e modalità per la liquidazione e l’anticipazione di contributi allo spettacolo dal vivo, a valere sul Fondo unico per lo spettacolo, di cui alla legge 30 aprile 1985, n. 163”, che ha introdotto, complessivamente, importanti cambiamenti.

Inoltre, sono analizzate le dinamiche dell’occupazione nello spettacolo in Emilia-Romagna attraverso l’elaborazione di dati aggregati sui lavoratori forniti da INPS, estratti dalla banca dati “Osservatorio statistico – Lavoratori Spettacolo e Sport – Gestione ex ENPALS (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Lavoratori dello Spettacolo)”, e derivanti dai versamenti ai fini pensionistici. Si tratta di uno studio preliminare che presenta diversi caratteri di discontinuità rispetto ai monitoraggi sul tema precedentemente realizzati dall’Osservatorio regionale dello Spettacolo, in gran parte conseguenti al cambiamento che, con il passaggio ad INPS a seguito della soppressione nel 2011 della Gestione ex ENPALS, ha interessato la raccolta e la classificazione delle informazioni in una nuova banca dati sui lavoratori.

Infine, sono presentati i risultati di uno studio sugli andamenti economici degli enti che hanno ricevuto nel 2016 finanziamenti dalla Regione Emilia-Romagna ai sensi della Legge Regionale 13/99 “Norme in materia di spettacolo”: la rilevazione riguarda le singole voci finanziarie che vanno a comporre il quadro complessivo dei ricavi e delle spese dei diversi soggetti. I beneficiari di contributi sono stati suddivisi, nel rapporto, in base ai settori specifici di attività, individuati dal programma regionale in materia di spettacolo 2016-2018 in attuazione della L.R. 13/99, vale a dire musica, prosa, danza, interdisciplinare e circo contemporaneo.