Les Incas du Perou. Il ballet-héroique di Rameau secondo Anagoor

Il 12 ottobre al Teatro Galli di Rimini

11 ottobre 2022

Al suo debutto a Parigi nel 1735, il ballet-héroique Les Indes Galantes di Jean-Philippe Rameau, nato dalla collaborazione con il poeta Louis Fuzélier, fu accolto come un capolavoro, e tale è rimasto nell’immaginario comune visto che se ne contano tantissime riprese nel corso del Settecento in Francia, spesso staccando gli episodi dalla partitura completa. L’opera è infatti scandita in un prologo e quattro entrées, ciascuna immaginata come episodio autonomo con cui riproporre il tema dell’amore e della guerra ambientato in scenari sempre diversi – Turchia, Perù, Persia e Nord-America – e con uno sguardo critico nei confronti delle sopraffazioni perpetrate dagli Europei sulle popolazioni del Nuovo Mondo.

Così accadde anche nel 1757 al Teatro di Corte di Parma, dove andò in scena Les Incas du Perou. E proprio questo episodio è al centro di una nuova produzione della Sagra Musicale Malatestiana con regia di Simone Derai. Alla sua compagnia, Anagoor, tra le più note del panorama contemporaneo e già Leone d’Argento alla Biennale Teatro di Venezia, è affidato il compito di dare forma ad un’opera-video che situi nel presente le questioni, già attualissime, dell’opera di Rameau. Le riprese peraltro confluiranno in un film reso possibile grazie alla collaborazione della casa di produzione cinematografica Kublai Film, con cui la Sagra Musicale Malatestiana da anni persegue un innovativo percorso premiato finora da importanti riconoscimenti riscossi ai Festival di Cinema d’arte internazionali. L’allestimento, in scena mercoledì 12 ottobre alle ore 21 al Teatro Galli di Rimini consolida l’esperienza maturata negli anni scorsi dalla Sagra Musicale Malatestiana per individuare un inedito punto di incontro tra la musica, il teatro di ricerca e il cinema, e per la parte musicale potrà contare sulle voci di Elisabeth Breue, Nicholas Scott, Renato Dolcini, del Coro universitario del Collegio Ghislieri di Pavia, della Filarmonica Arturo Toscanini e della direzione di Giulio Prandi.

Sullo sfondo della Conquista del Perù da parte di Francisco Pizarro e i suoi, avvenuta tra il 1531 e il 1532, la vicenda narra dell’amore di una principessa Inca, Phani, per Carlos, un conquistador spagnolo. “L’affresco video concepito e realizzato per questa esecuzione – spiega Derai – è insieme un lavoro sulla tradizione coloniale dell’Europa, sullo sguardo (chi guarda chi? chi scopre chi?), sulla pericolosità della rappresentazione e pur tuttavia sulla sua irriducibile necessità, sul fallimento storico di un incontro e pur tuttavia sull’apertura di senso inaspettato che le vite individuali sanno spalancare. Questo lavoro, interamente girato in Veneto tra campi di mais (ormai lontanissimo dalla pianta per la prima volta incontrata ed importata dai colonizzatori), allevamenti di alpaca e lama e boschi bruciati, finge platealmente un’impossibile ri-costruzione; eppure incontrando una piccola rappresentanza della comunità peruviana in Italia, cittadini italiani di origine peruviana che hanno partecipato attivamente alle riprese e alla scrittura drammaturgica, finisce per essere una fotografia autentica di un’Italia rimossa, quella multietnica che, nel labirinto delle vite e della Storia, corre verso la creazione di un nuovo arazzo futuro nel tentativo di superare – comprendendolo – il passato”.