Nelle acque artiche del “creare” con la danza di Peeping Tom

Scenografie spettacolari e ultra-realistiche, un paesaggio sonoro che racconta il mondo interiore dei personaggi e una piccola comunità di performer costretti a muoversi nell’universo instabile in cui sono catapultati: sono solo alcuni dei segni speciali e inconfondibili delle opere di Peeping Tom, una delle compagnie più visionarie d’Europa.

Il 28 e 29 ottobre gli artisti della compagnia belga fondata da Franck Chartier e Gabriela Carrizo tornano sul palco del Teatro Valli di Reggio Emilia, nell’ambito del Festival Aperto e della Stagione di Danza, con la loro ultima creazione, 62° 58′, W 60° 39′ (South 62 degrees 58 minutes, West 60 degrees 39 minutes), un viaggio tra la finzione apocalittica e il backstage di uno spettacolo. Una riflessione sul creare, insomma, ma nello stile immaginifico e perturbante di Peeping Tom. Il titolo indica infatti le coordinate di una posizione precisa nelle acque artiche di Deception Island, in cui i performer si ritrovano apparentemente catapultati, ma ben presto la finzione inizia a incrinarsi, rivelando ciò che accade dietro le quinte. Teatro nel teatro.

Nella creazione di Franck Chartier, che di questo lavoro firma ideazione e regia, è la fragilità a trovarsi in primo piano. Cartier stesso, in scena diventa una specie di divinità cattiva che spinge i suoi attori oltre ogni limite, che pretende più di quanto essi possano dare e questo rifiuto apre la performance a profonde domande sull’arte e su cosa significa donarsi sul palco come performer. Lo spettacolo contiene scene di nudo integrale e linguaggio esplicito ed è consigliato ad un pubblico adulto.

Segnaliamo anche che in occasione di questo ritorno viene riproposta la mostra A View of Peeping Tom’s La Visita/Triptych, che la Fondazione I Teatri, con  Reggio Parma Festival e Collezione Maramotti hanno commissionato alla fotografa Arianna Arcara, chiamata a leggere e a interpretare due spettacoli dei Peeping Tom, il site specific  La Visita e lo spettacolo Triptych del Festival Aperto 2021. La mostra, con l’allestimento di Fabio Cherstich, occuperà gli spazi della Sala Verdi nei giorni di sabato 28 e domenica 29 ottobre dalle ore 10 (ingresso libero).