Tra neo-classical e sperimentazione. Percuotere la Mente 2024

Da luglio a novembre a Rimini

16 luglio 2024

Stavolta l’estate non basterà. La nuova edizione di Percuotere la Mente, storica sezione della Sagra Musicale Malatestiana di Rimini, si allunga fin a novembre inoltrato, andando oltre la tradizionale programmazione nei mesi caldi. Da luglio a novembre la musica si dà appuntamento tra Corte degli Agostiniani e Teatro Galli, seguendo due percorsi tematici. Uno dall’impronta neo-classical minimalista, l’altro molto più sperimentale.

Rientrava nel primo genere l’appuntamento con Ludovico Einaudi, che ha aperto la rassegna il 7 luglio al Galli, così come l’omaggio a Ryuichi Sakamoto dell’8 luglio con Davide Tura al pianoforte e l’appuntamento del 9 luglio con la pianista, compositrice e cantante polacca, Hania Rani. Si proseguirà in questo solco il 30 e 31 ottobre con la compagnia OHT, guidata dal regista Filippo Andreatta, che presenta due lavori di teatro musicale. Il primo, nuvolario (30 ottobre, Teatro Galli), è un invito a guardare all’in su, un omaggio alla potenza visiva delle nuvole nel più semplice dei giochi teatrali, quello di vedere quello che non c’è. Un teatro d’aria. La drammaturgia visiva dialoga con Music for 18 Musicians, uno dei capolavori del compositore newyorkese Steve Reich, mentre la musica dal vivo è affidata a Sentieri selvaggi. Nel secondo, Curon/Graun (31 ottobre, Teatro Galli), OHT e Sentieri selvaggi, ispirandosi alla musica di Arvo Pärt, danno vita a un’opera in cui il tema dell’ambiguità fra uomo e natura viene messo in scena attraverso la vicenda del paese altoatesino di Curon / Graun (anche il titolo dello spettacolo) completamente sommerso dalle acque nel 1950, dove il suono della campana – tipico dello stile tintinnabuli di Arvo Pärt – fa emergere con veemenza le forze invisibili del paesaggio alpino.

Ma l’estate è ancora molto lunga, e Percuotere la mente la abita da qui in poi soprattutto con il suo secondo percorso tematico, dedicato a sperimentazioni e contaminazioni. Si parte il 23 luglio alla Corte degli Agostiniani con L’Eklectric Duo, composto dal violoncellista Alberto Casadei e dalla pianista Elisa Tomellini; due forti e affermate personalità della musica classica in chiave elettrica. Il 3 settembre ancora agli Agostiniani arrivano invece John De Leo e la Grande Abarasse Orchestra che daranno vita a un’astrazione jazzy, riproducendo alchimie tra acustico ed elettronico, fino alle atmosfere classiche e contemporanee.  Si riprende poi il 27 settembre al Teatro Galli con Portrait of a Trumpet, dal titolo di una composizione di Sammy Nestico, storico arrangiatore dalla Count Basie Big Band. Ideato da Andrea Lucchi, prima tromba dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e dal jazzista Fabrizio Bosso, con la partecipazione del pianista jazz Julian Oliver Mazzariello, il concerto è un “ritratto” musicale di uno degli strumenti più popolari della storia della musica, la Tromba, protagonista da sempre sia nella musica Jazz che nella musica classica. Saranno eseguiti brani del repertorio solistico del 1700 per tromba e orchestra e alcuni degli standard più popolari della musica Jazz, poi sarà il momento delle ballad, senza dimenticare il merito degli arrangiamenti di Anton Giulio Priolo appositamente scritti per questa occasione, accompagnati da un’orchestra di strumentisti poliedrici come quelli di Rimini Classica. L’ultimo appuntamento è il 22 novembre al Teatro Galli con un binomio artistico storico come quello di Teho Teardo e Blixa Bargeld, che stazionano continuamente fra tonalità liriche e l’irruenza dei suoni estremi, in una fusione fra la classica, l’elettronica, il rock italiano e europeo, l’eredità e il superamento dell’avanguardia colta del Novecento, fra melodia e dissonanza.