Premi Ubu 2024. È festa grande a Ravenna con Fanny & Alexander e gruppo nanou

Tutti i vincitori della 46esima edizione

16 dicembre 2024

Da oltre quarant’anni i Premi Ubu mappano la scena teatrale italiana assegnando riconoscimenti ad artisti e artiste che lavorano nei vari mestieri del teatro e delle arti performative, dalla regia al dietro le quinte, dalla recitazione alla scrittura. Anche quest’anno il più prestigioso e longevo premio teatrale italiano (ideato da Franco Quadri nel 1978), l’unico che funziona con un meccanismo di referendum che chiama al voto oltre settanta figure della critica e degli studi in tutta Italia, ha scelto di celebrare la sua cerimonia conclusiva all’Arena del Sole di Bologna. Con la novità di una formula aggiornata per la cura artistica della serata, che prevede una sorta di passaggio di testimone di anno in anno. Il Comitato dei Premi ha infatti scelto di affidare la cura dell’evento 2024 al collettivo lacasadargilla, che l’hanno scorso aveva vinto ben cinque Premi Ubu (clicca qui per ascoltare la nostra intervista radio).

La cerimonia si è svolta il 16 dicembre (anche in diretta su Rai Radio3) ed è stata condotta in sala da Monica Demuru e Lorenzo Pavolini, con il paesaggio sonoro di Cristiano Calcagnile (che insieme a Demuru forma il duo Blastula). Come sempre la festa per l’Emilia-Romagna è stata doppia, perché sono sempre molti gli artisti e le artiste che arrivano in finale agli Ubu, segno della grande fertilità creativa che caratterizza la regione, sia dentro che fuori i principali centri di produzione. Come dimostrano in effetti i molti premi ottenuti quest’anno da vari artisti e compagnie di base nel territorio regionale.

Tra i due spettacoli che hanno vinto (ex-aequo) il titolo di miglior spettacolo teatrale c’è infatti Trilogia della Città di K, un progetto di Federica Fracassi e della compagnia ravennate Fanny & Alexander, per la regia di Luigi De Angelis. Uno spettacolo molto apprezzato, che ha vinto anche per la migliore regia (di De Angelis, appunto), per il miglior progetto sonoro, firmato da Mirto Baliani e Emanuele Wiltsch Barberio, e per il miglior disegno luci e la migliore scenografia (ancora De Angelis per entrambe le categorie).

Nella categoria miglior spettacolo di danza ha vinto invece Redrum di Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci del ravennate gruppo nanou (anche in questo caso con un ex-aequo). Una bella vittoria è poi quella di Francesca Mazza, premiata come miglior attrice dell’anno per il suo ruolo nello spettacolo La Ferocia (premiato come miglior spettacolo assieme a Trilogia della Città di K).

Tra i migliori testi stranieri ha poi trionfato Come gli uccelli di Wajdi Mouawad, la cui messa in scena, realizzata da Il Mulino di Amleto, è co-prodotta da ERT.

Nella categoria dei Premi speciali hanno invece vinto la compagnia bolognese archiviozeta, per “il pluriennale lavoro di Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni che coniuga la dimensione pubblica e politica del teatro in una ricerca sui luoghi e sulla memoria” e Lenz Fondazione di Parma: “una pluridecennale ricerca nei linguaggi e un’avventura nei dispositivi scenici anche attraverso il lavoro con persone con disabilità”.

A tutti e tutte loro le nostre congratulazioni!

Di seguito l’elenco delle vincitrici e dei vincitori

SPETTACOLO DI TEATRO: (ex aequo) La Ferocia, ideazione VicoQuartoMazzini, regia di Michele Altamura e Gabriele Paolocà; Trilogia della città di K., progetto di Federica Fracassi e Fanny & Alexander, regia di Luigi De Angelis

SPETTACOLO DI DANZA: (ex aequo) redrum di Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci; Stuporosa di Francesco Marilungo REGIA: Luigi De Angelis (Trilogia della città di K.)

ATTRICE/PERFORMER: Francesca Mazza (La Ferocia)

ATTORE O PERFORMER: Leonardo Capuano (La Ferocia)

ATTRICE O PERFORMER UNDER 35: Sara Sguotti

ATTORE O PERFORMER UNDER 35: Valentino Mannias

SCENOGRAFIA: Luigi De Angelis (Trilogia della città di K.)

COSTUMI: Aurora Damanti (Progetto Čechov)

DISEGNO LUCI: (ex aequo) Luigi De Angelis (Trilogia della città di K.); Giulia Pastore (La Ferocia)

PROGETTO SONORO O MUSICHE ORIGINALI: Mirto Baliani e Emanuele Wiltsch Barberio (Trilogia della città di K.)

NUOVO TESTO ITALIANO O SCRITTURA DRAMMATURGICA (messi in scena da compagnie o artisti italiani): Bidibibodibiboo di Francesco Alberici

NUOVO TESTO STRANIERO O SCRITTURA DRAMMATURGICA (messi in scena da compagnie o artisti italiani): Come gli uccelli di Wajdi Mouawad

SPETTACOLO STRANIERO PRESENTATO IN ITALIA: Rohtko di Łukasz Twarkowski P

REMIO UBU ALLA CARRIERA: Carla Tatò

PREMI SPECIALI

archiviozeta Quello della compagnia archiviozeta è un fulgido percorso in grado di dilatare “il teatro che abbiamo in mente”. Il loro teatro compare infatti fra ex-tiri a segno, negli ex-mercati, dentro gli archivi di stato, nelle biblioteche e negli istituti medici, fra le aule magne, nei padiglioni oncologici e in cammino dentro e attorno a monumenti di guerra, come il Cimitero militare germanico al Passo della Futa, forse il loro luogo della memoria prediletto, generatore di una scena che scava nei classici e interroga la recitazione, raccontato di recente nel volume Teatro di marte. Un teatro dunque pienamente politico perché sollecita e rigenera il vivere insieme grazie alla partecipazione artistica, senza mai rinunciare ai misteri e alle ineffabili vertigini della poesia. A Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni, a archiviozeta, va il Premio Ubu Speciale 2024.

BAT_Bottega Amletica Testoriana. Esercizi per gli attori // Esercizi con il pubblico, a cura di Antonio Latella (con AMAT per Pesaro 2024 Capitale Italiana della Cultura): per essersi caratterizzato come un progetto di formazione retribuito rivolto a giovani attori e attrici per la valorizzazione di un caposaldo della drammaturgia d’autore italiana come Giovanni Testori. Ispirata dalla forma della “bottega” artigiana del passato, BAT mette a punto un formato di ricerca e lavoro che sfida l’iperproduttività culturale del presente rinunciando alla presentazione di uno spettacolo finale. Privilegiando la condivisione del suo farsi, BAT ha inoltre messo a punto un processo di coinvolgimento intensivo di un gruppo di spettatrici e spettatori per creare una comunità teatrale possibile oltre la temporaneità. Per la sua qualità progettuale, per la cura riservata alle e ai giovani performer insieme alla comunità spettatoriale Bottega Amletica Testoriana riceve oggi il Premio Speciale Ubu 2024.

Lenz Fondazione Per la pluridecennale avventura nei dispositivi scenici in cui l’“imagoturgia” di Francesco Pititto e la “drammaturgia della materia” di Maria Federica Maestri si fondono con il lavoro sui testi classici, sulla rivitalizzazione degli spazi e sulla densità del lavoro performativo con i loro “attori sensibili”. Alla produzione artistica si integrano la cura del festival Natura Dèi Teatri dedicato alle nuove ricerche artistiche, i progetti Pratiche di Teatro e Pratiche di Teatro Sociale e le attività laboratoriali che, attraverso il rapporto con il Comune e l’Università di Parma, tutte pratiche che fanno di Lenz una realtà artistica dalla riconosciuta funzione pubblica e inclusiva. Per il suo intero percorso artistico e di lavoro sul territorio Lenz Fondazione riceve oggi il Premio Speciale Ubu 2024.

Davide Iodice Autore e regista unico nel panorama nazionale, Davide Iodice ha saputo costruire nel tempo, con mirabile perseveranza, un linguaggio artistico peculiare in cui sensibilità sociale e qualità estetica trovano un equilibrio perfetto, dimostrando che cura e creazione convivono solo a patto che si nutrano continuamente a vicenda, sfidando i reciproci recinti d’azione. Muovendosi tra didattica e creazione, nel 2013 l’artista ha realizzato a Napoli uno dei più innovativi progetti italiani, la Scuola Elementare del Teatro, un “conservatorio popolare” per le arti della scena, un progetto di arte e inclusione sociale a partecipazione gratuita, un’opportunità di ricerca e formazione permanente che ha la sua sede nei luoghi dell’Ex Asilo Filangieri riabitati dalla comunità di lavoratori e lavoratrici dell’arte, della cultura e dello spettacolo. Da quell’esperienza è nato Pinocchio. Cos’è una persona? uno spettacolo di rara poesia. Per questa creazione e per il suo intero percorso con la Scuola Elementare, Iodice riceve oggi il Premio Speciale Ubu 2024.

Marcello Sambati In quasi cinquant’anni di lavoro Marcello Sambati ha dato vita a un percorso artistico peculiare e riconoscibile, che ha attraversato diversi mondi espressivi come il teatro di ricerca degli anni Settanta, la poesia, la danza, affinando una calligrafia teatrale essenziale e rigorosa. Artista caparbiamente ai margini come scelta poetica, è stato però in grado di creare preziose occasioni di incontro tra artisti, a partire dalla fondazione del Teatro Furio Camillo di Roma con la compagnia Dark Camera. Nel tempo ha saputo incarnare l’emblema dell’attore-poeta, traghettando questa idea di teatro dagli anni delle avanguardie teatrali alla contemporaneità, e riuscendo a plasmare una figura scarna ed essenziale che misura gesto e parola come elementi di una medesima grammatica. Per la sua ricerca poetica, in grado di interrogare la natura e l’umano senza orpelli retorici, frutto di un lavoro minuzioso praticato nella scrittura come nella scena, riceve il Premio Ubu Speciale 2024.