Il destino, la guerra, le leggi umane e divine. Il Teatro dei Venti presenta la “Trilogia dell’Assedio”

Dall’11 al 23 febbraio al Teatro delle Passioni di Modena

06 febbraio 2025

Il destino ineluttabile, la tragedia del non potersi sottrarre a quanto porta scritto sulla nuca e nel suo stesso nome, lo stillicidio di un passato ricostruito pezzo per pezzo durante un futuro in cui l’accaduto è già irrevocabile sono alcuni degli elementi che hanno reso Edipo Re di Sofocle uno dei capolavori massimi dell’antichità. E un classico capace di parlare ancora molto al presente, come testimoniano i tanti adattamenti contemporanei dell’opera (è in tournée in questi mesi un Edipo Re di Andrea De Rosa, recentemente andato in scena con grande successo a Bologna). Proprio dal dramma sofocleo si dipana una Trilogia dell’Assedio che il Teatro dei Venti diretto da Stefano Tè porta in scena in prima assoluta  al Teatro delle Passioni di Modena dall’11 al 23 febbraio. Nel 2024, la compagnia modenese ha lavorato ad un progetto nelle strutture carcerarie di Castelfranco Emilia e Modena, concentrandosi sulle opere dei grandi tragici greci. Partendo da testi fondamentali di Eschilo e Sofocle – Edipo Re, Sette contro Tebe e Antigone – ha individuato un elemento che attraversa le tre tragedie: l’assedio, metafora della fine di un mondo e della necessità di costruire un nuovo universo di senso.

La trilogia, che si avvale della drammaturgia dell’autore, attore e regista Vittorio Continelli, la poetessa Azzurra D’Agostino e dello stesso regista, è un unico progetto teatrale in tre episodi: il pubblico è infatti invitato a seguire la visione di tutti e tre (nell’ordine Edipo Re, Sette contro Tebe, Antigone) o a partecipare alle maratone previste la domenica pomeriggio, la prima il 16 e la seconda il 23 febbraio a partire dalle ore 15. Si parte dall’11 febbraio con Edipo, da Sofocle, creato all’interno della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia; dal 12 Sette contro Tebe, da Eschilo, con gli attori della Casa Circondariale di Modena e infine dal 13 Antigone, da Sofocle, con le attrici della Casa Circondariale di Modena.

“L’assedio del destino, dell’essere inseriti in un solco che sembra ineluttabile, in Edipo Re; l’assedio alla città, la guerra che minaccia, in Sette contro Tebe; l’assedio della ragion di stato e delle convenzioni sociali, in Antigone. Tematiche forti, universali – scrive il regista Stefano Tè – che hanno implicazioni etiche e morali, domande essenziali che arrivano fino a noi, che la realtà e la vita ci pongono quotidianamente: come agire? Che fare quando tutto sembra perduto? Si può cambiare quello che sembra già scritto?” Attorno a queste domande si è sviluppato un lavoro che la compagnia ha portato avanti all’interno delle strutture carcerarie di Castelfranco Emilia e di Modena focalizzandosi appunto sulla questione dell’assedio. I tre classici dell’antichità sono diventati tracce da cui partire per indagare il tema scelto permettendo così di far dialogare fra loro, attraverso un percorso testuale e tematico coerente, tre sezioni dei due carceri. “In un tempo assediato come il nostro, in cui lo stato di paura e di minaccia viene costantemente ribadito, indagare ancora personaggi archetipici e stratificati come Edipo, Antigone, Ismene, Polinice, Eteocle, Creonte può essere di ispirazione e guida alle nostre scelte. Guida costante che attraversa le tre opere è Tiresia, l’indovino cieco, che posa il suo sguardo sull’umanità e che ci interroga perché in grado di vedere oltre”.

Un insieme di tre spettacoli che la compagnia, già premio Ubu nel 2019 per l’allestimento scenico di Moby Dick, presenta nel ventennale della sua fondazione, in coproduzione con ERT / Teatro Nazionale e con il Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna.

Gli spettacoli Trilogia dell’Assedio fanno parte di AHOS All Hands On Stage, progetto cofinanziato da Creative Europe di cui è capofila Teatro dei Venti e che ERT ha sottoscritto nel 2023 insieme ad altre realtà del territorio. Il percorso prevede la professionalizzazione dei detenuti in diversi ambiti lavorativi legati al teatro (tecnici, macchinisti, scenografi…).