- Data di pubblicazione
- 19/02/2018
- Ultima modifica
- 19/02/2018
"Li Buffoni", si ride per capire. Con Nanni Garella e gli attori di Arte e Salute
A Bologna dal 20 febbraio al 4 marzo, a Modena dal 6 al 18 marzo
Debutta martedì 20 febbraio all’Arena del Sole di Bologna – nella sala Thierry Salmon, dove rimarrà fino al 4 marzo – la stralunata commedia Li Buffoni che il regista Nanni Garella ha tratto da un seicentesco canovaccio della commedia dell’arte (scritto dalla poliedrica Margherita Costa) e messo in scena con gli attori della compagnia bolognese Arte e Salute, nata nel 1999 per dare vita a una realtà teatrale composta da attori professionisti, da formare e individuare tra i pazienti del Dipartimento Salute Mentale.
Arte e Salute, che dal 2000 ha creato oltre venticinque produzioni vincendo nel 2004 il Premio Ubu, torna in scena con la commedia dell’attrice e cantante, commediografa e poetessa, cortigiana e virtuosa, Margherita Costa, la prima scrittrice italiana a usare ironia e satira e ad affrontare temi originali come l’esilio personale o l’affresco di un’Italia devastata. La commedia “Li buffoni” è infatti una parodia della corte medicea (che a Firenze la stava ospitando proprio mentre lei scriveva il testo) dedicata espressamente a un attore e buffone di quella corte.
Nanni Garella ha recuperato il canovaccio della commedia, assente dalle scene da quattro secoli, e nella riscrittura ha adottato l’idea della Costa, “bizzarra ma originalissima”, di usare varie lingue (spagnolo, tedesco, turco) in qualche modo “italianate”: la versione di Garella è ambientata nella periferia di una città italiana di oggi e i personaggi, quasi tutti immigrati, parlano in una nuova koinè linguistica che non è né lingua straniera né lingua italiana ma per l’appunto “italianata”, quel suono babelico che si sente oggi per le strade delle città e in cui Garella agli accenti degli immigrati stranieri aggiunge le inflessioni dialettali degli immigrati interni (pugliese, napoletano, calabrese) suggerendo che “in verità nel nostro paese siamo un po’ tutti immigrati”. Per il resto, nella rielaborazione profonda del testo, l’opera di Margherita Costa rimane sullo sfondo, come un’ispirazione, un’idea dell’Italia quale crocevia di popoli, luogo di invasioni, di intrecci di lingue e culture.
Con questo spettacolo prosegue dunque il lavoro di Nanni Garella con la compagnia Arte e Salute, per sua natura facilitata ad accogliere le diversità, a farle proprie e trasmetterle allo spettatore. I suoi attori sono avanguardia nell’interpretazione del mondo multietnico e interculturale che ci aspetta perché “abituati a vivere ai confini della nostra società, nelle periferie culturali, nei ghetti dell’esclusione”. In scena con lo stesso Garella, Nicole Guerzoni, Valentina Mandruzzato, Ksenija Martinovic, Massimo Scola, Giovanni Cavalli della Rovere, Luca Formica, Pamela Giannasi, Iole Mazzetti, Fabio Molinari, Filippo Montorsi, Mirco Nanni, Massimiliano Paternò, Moreno Rimondi, Roberto Risi.
“Non sappiamo a tutt’oggi che cosa ne sortirà – riflettono gli attori prima del debutto de “Li Buffoni” – una cosa è certa: questa commedia bislacca, che affonda le sue radici nella tradizionale buffoneria della Commedia dell’Arte, a distanza di quattro secoli è ancora capace di parlarci della natura profonda del nostro Paese. Cambieranno le forme, cambierà il contesto sociale e con esso le storie dei personaggi, ma rimarrà intatto lo spirito della commedia italiana: ridere, ridere, ridere e poi rispecchiarsi nei personaggi fino a riconoscerne la virulenta attualità”.
Le luci sono di Gigi Saccomandi, i costumi di Elena Dal Pozzo. Le scene sono state realizzate nei laboratori ERT da Gioacchino Gramolini, Marco Palermo, Ludovica Sitti, Elena Giampaoli, Riccardo Betti e Lucia Bramanti; il direttore di scena è Davide Capponcelli.
Lo spettacolo è una produzione di ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione e Associazione Arte e Salute Onlus, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Bologna.
A Bologna sarà replicato da martedì a venerdì alle 20.30, il sabato alle 20, la domenica alle 16.30, con riposo il lunedì. Al termine delle rappresentazioni bolognesi si sposterà al Teatro delle Passioni di Modena, dove rimarrà in scena dal 6 al 18 marzo (alle 21.00 da martedì a venerdì, alle 20.00 il sabato e alle 18.00 la domenica).
Prima del debutto, martedì 20 febbraio alle 19.45, nel foyer dell’Arena del Sole è previsto il consueto appuntamento con WikiArena, a cura di Altre Velocità, per introdurre lo spettacolo, fornire spunti, consigli di lettura e indicazioni per avvicinarsi alla rappresentazione. L’incontro è tenuto da Lorenzo Donati.