- Data di pubblicazione
- 28/12/2020
- Ultima modifica
- 04/01/2021
La Cenerentola di Rossini in un nuovo allestimento del Comunale Luciano Pavarotti dal 30 dicembre su OperaStreaming
Sul podio dell'Orchestra Filarmonica Italiana il M° Aldo Sisillo
Al Teatro Comunale Luciano Pavarotti il 30 dicembre alle 20 si dirà addio al particolare 2020 che ci stiamo lasciando alle spalle con una magnifica favola in musica che diverte e commuove da circa duecento anni. Sul portale regionale OperaStreaming andrà in scena, infatti, il debutto (con sottotitoli in italiano e inglese) di un nuovo allestimento della Cenerentola di Gioacchino Rossini, diretto dal M° Aldo Sisillo sul podio dell’Orchestra Filarmonica Italiana e del Coro Lirico di Modena preparato da Stefano Colò, con regia e costumi di Nicola Berloffa. La celeberrima favola di Perrault che Rossini, il più importante compositore della prima metà del diciannovesimo secolo, ha trasformato in commedia in musica su libretto di Jacopo Ferretti, conquista il pubblico fin dal debutto a Roma nel 1817: complice il connubio tra una delle più popolari e appassionanti love story e l’incalzante risata musicale del genio pesarese. “Ho cercato di leggere l’opera in una chiave forse più simile a quella voluta durante la composizione – racconta il regista –. Nessuna reinvenzione moderna, nessun femminile stereotipo contemporaneo è presente. In scena c’è solo Cenerentola, una commedia borghese o forse meglio una storia di formazione, in cui i vincitori sono le buone maniere, l’educazione e la ragion pura. La vicenda si svolge in due set ottocenteschi ispirati al Royal Pavilion di Brighton, guardando verso la meraviglia e lo stupore estetico. Non ci sono maschere o caricature grottesche – non ce n’è davvero bisogno – il libretto, così ben scritto, di per sé funziona ottimamente; ci sono pertanto personaggi che svelano caratteristiche proprie umane e con esse sentimenti tali, consoni ad un’opera in cui assolutamente non è stata prevista la magia o il sovrannaturale. Le coincidenze, i casi, i travestimenti avvengono esclusivamente sotto la guida della Ragione, e la scelta della sposa perfetta alla fine sarà dettata dalla bontà e dall’esposizione di un sentimento puro. Nel definire e nel vestire i personaggi c’è un richiamo anche ai protagonisti de La Comédie humaine di Balzac, vero maestro nel tratteggiare a tinta viva i lati più umani dei singoli. È bandita la comicità? Assolutamente no! La musica di Rossini e il libretto sono talmente perfetti che già ad un ascolto a occhi chiusi suggeriscono un umorismo buono e innocente, assolutamente godibile”. Nel nuovo allestimento modenese la cucina dove la Cenerentola di Paola Gardina sgobba a beneficio delle sorellastre (Floriana Cicio e Ana Victória Pitts) è stata immaginata con realismo dallo scenografo Aurelio Colombo e realizzata dal team del Teatro Comunale coordinato da Keiko Shiraishi, così come anche il salone della festa, impreziosito dalle tele dipinte in stile chinoise di Rinaldo Rinaldi. A firmare le luci è invece Valerio Tiberi. Il cast è completato dal Don Ramiro di Antonino Siragusa, dal patrigno Don Magnifico di Nicola Alaimo, dal servo Dandini di Nikolay Borchev e dal precettore Alidoro di Ugo Guagliardo.