- Data di pubblicazione
- 29/10/2021
- Ultima modifica
- 29/10/2021
La Norma a Modena. Protagonista la soprano Angela Meade
29 e 31 ottobre per la stagione lirica del Teatro Comunale
Al suo debutto alla Scala di Milano nel 1831, la Norma di Vincenzo Bellini fu un fiasco clamoroso, forse per le circostanze dell’esecuzione, forse per una claque avversa alla cantante, forse più semplicemente perché il pubblico si stupì della novità dell’opera. Sta di fatto che già dalla seconda rappresentazione il fallimento si tramutò in successo straordinario, e la Norma è diventata una delle dieci opere più rappresentate di Bellini, nonché cavallo di battaglia dei più celebri soprani, da Maria Callas, a Joan Sutherland a Montserrat Caballé. Questo capolavoro assoluto del Belcanto, interpretato dal celebre soprano americano Angela Meade, dopo le repliche al Teatro Municipale di Piacenza, sarà al Teatro Comunale di Modena.
Norma (realizzata in coproduzione con il Teatro Municipale di Piacenza e il Teatro Regio di Parma) andrà in scena 29 ottobre alle 20 e domenica 31 alle 15.30, schierando un cast stellare che accanto alla star del Metropolitan di New York vede il basso Michele Pertusi (Oroveso), il tenore Stefano La Colla (Pollione), il mezzosoprano Paola Gardina (Adalgisa), il mezzosoprano piacentino Stefania Ferrari (Clotilde) e il tenore Didier Pieri (Flavio), mentre sul podio, alla guida dell’Orchestra Filarmonica Italiana e del Coro del Teatro Municipale di Piacenza preparato da Corrado Casati, salirà il direttore Sesto Quatrini.
A dirigere l’allestimento è invece Nicola Berloffa, che per il Municipale ha già firmato La Wally e Andrea Chénier. Coadiuvato dale scene di Andrea Belli, i costumi di Valeria Donata Bettella e le luci di Marco Giusti, il regista ha ambientato il dramma della sacerdotessa che ha violato i voti per amore di un romano nel diciannovesimo secolo, “nel periodo delle grandi lotte e delle rivoluzioni interne” come ha spiegato: “Sullo sfondo di una guerra continua osserviamo i detriti di una società vinta e conquistata. Da un lato i Galli, sconfitti, vivono reclusi in un palazzo ottocentesco incendiato, esternamente ci sono invece i conquistatori che continuano a esercitare diritti e abusi sui vinti”. Dinamiche conflittuali tra vincitori e vinti che nel libretto di Felice Romani accompagnano il dramma privato di Norma, tratto dalla tragedia Norma ou l’infanticide di Alexandre Soumet, che riprende a sua volta tematiche della tradizione classica.