- Data di pubblicazione
- 18/02/2022
- Ultima modifica
- 18/02/2022
Una fiaba sulla felicità di camminare insieme. Ecco Scarpette Rosse di Emma Dante
A Cesena dal 19 al 22 febbraio
Tutto ha inizio in un cimitero dove una povera orfanella piange sulla tomba della mamma. Celine, questo il nome della bimba, è completamente sola e non possiede più niente, neppure le scarpe. La vita, però, è pronta a regalarle un’altra opportunità facendole incontrare una ricca signora che decide di prendersene cura. Saprà Celine meritare la sua fortuna? Comincia così Scarpette rotte, la fiaba che Emma Dante porta in scena in prima assoluta al Teatro Bonci di Cesena dal 19 al 22 febbraio (sabato e domenica 17.30, lunedì e martedì matinée per le scuole), come primo atto di una Personale sul teatro per l’infanzia della regista e drammaturga siciliana, che prosegue con le due fiabe di repertorio Gli alti e bassi di Biancaneve (13 e 14 marzo) e Anastasia Genoveffa e Cenerentola (28 e 29 aprile): storie adatte a bambini e adulti che ripercorrono le trame note scoprendo anfratti misteriosi, suggestioni originali, parole nuove per divertirsi e sorprendersi, in un gioco di specchi deformanti e bacchette magiche che “non funzionano troppo bene”.
Prodotto da ERT / Teatro Nazionale con TRG Onlus in collaborazione con Sud Costa Occidentale, Scarpette rotte testimonia la passione di un’artista della ricerca pluripremiata, quale è Emma Dante, per l’esplorazione di generi e linguaggi sempre diversi ma caratterizzati da una espressività dirompente, carica di simboli e personaggi tipizzati e metaforici. La dimensione perfetta, insomma, per navigare nelle complesse e affascinanti acque del teatro per i giovani spettatori. Non mancano, in questa fiaba, i caratteri della sua scrittura potente di Dante, che invita sempre a non arrendersi alla superficie delle cose. La fortuna capitata a Celine, infatti, si capovolgerà assai velocemente di fronte all’incapacità della piccola di rimanere ancorata ai valori importanti della vita. Quando arriva nella casa della sua benefattrice, la ragazzina si ritrova in una specie di mondo dei balocchi e riceve in dono un paio di scarpette rosse con la raccomandazione di restare umile e generosa. Ma la troppa ricchezza e i capricci la portano a dimenticare quella promessa fatta e così le scarpette, per punirla, diventano una trappola e le restano attaccate ai piedi costringendola a fare tutto ciò che esse le ordinano di fare, anche di notte.
Dentro la storia di Celine, interpretata da Martina Caracappa, Davide Celona, Adriano Di Carlo e Daniela Macaluso, si inserisce una sorta di apologo che racconta la storia di due scarpette sorelle che si perdono e lottano per ritrovarsi andando però nel frattempo incontro a due destini diversi: l’una scolorisce, l’altra resta sempre bellissima. Come si legge nelle note: “Non appena la scarpetta bucata e malconcia riconosce sua sorella, decide di non farsi notare e si immerge sempre di più nell’asfalto, nascondendo la sua punta smussata nel grigio polveroso della strada. Ma la scarpetta destra la vede e corre ad abbracciarla. Le due scarpette sono diverse: una è rotta e l’altra è perfetta. Come fare per camminare insieme, per ballare e saltare? Passa di là una fata che le sente interrogarsi e subito con la bacchetta magica le rende identiche, usando come modello la scarpetta tutta rotta. Finalmente insieme, le due scarpette sbiadite e bucate, camminano, saltano, danzano per le strade del mondo, finché un giorno, improvvisamente, ritornano rosse e brillanti”. “La felicità – insegna quindi questa fiaba – ha a che fare con il cammino di due scarpe bucate su una strada. Prima un passo e poi un altro, in un movimento armonioso e febbrile”.