Anna, Nadia, Natalia e le altre: Čechov tra le rose del Serpieri

04 settembre 2025

Nelle sere di fine estate, il giardino dell’Istituto Agrario Serpieri di Bologna in via Peglion 25 diventa un teatro en plein air: fino al 7 settembre la compagnia Tra un atto e l’altro porterà in scena infatti Anna, Nadia, Natalia e le altre. Figure femminili dai racconti di Anton Čhecov, prima tappa del progetto Tutto il mondo è un teatro in cento rose. 

Lo spettacolo – di e con Maurizio Cardillo, Fabrizio Croci, Oscar De Summa, Angela Malfitano, Marco Manchisi, Francesca Mazza, Gino Paccagnella, con la partecipazione di Cristina Carbone, i suggerimenti di Bruno Stori e la cura e il coordinamento di Claudia Manfredi – attraversa i racconti di Čechov, tra i più grandi drammaturghi moderni e scrittore capace di un equilibrio finissimo fra ironia e malinconia. Le protagoniste femminili emergono in primo piano: vite “ordinarie” illuminate da dettagli che sanno ancora sorprenderci. Il pubblico si muove tra le quinte naturali del parco, con scorci di spazio che diventano frammenti di scena.  “Cento rose” è anche un ponte con la storia recente del gruppo: il progetto nasce come prosecuzione dello storico Tutto il mondo è un Teatro, che per un decennio ha animato Castel Maggiore. Ora lo sguardo si allarga alla città, con una prima tappa che sceglie l’Istituto Serpieri – un tempo Villa Altieri – come paesaggio teatrale e comunitario. La drammaturgia dei racconti, spesso in prima persona, offre naturalmente voci monologanti e dialoghi: il teatro che nei racconti Čechov lasciava tra le righe viene qui fatto affiorare, in una geografia sentimentale che invita a guardarsi allo specchio. 

“Nella consueta formula itinerante – spiega la compagnia – mostreremo qualche scorcio di questo luogo e soprattutto respireremo nel clima di un grande autore che ha fatto del racconto breve, un capitolo straordinario nella storia della letteratura. Le vite dei personaggi sono l’ordinario della quotidianità ma ritratte con una tale delicatezza, con una tale ricchezza di sfumature da affascinarci ancora oggi, da permetterci ancora oggi di ritrovarci come in uno specchio, da restituirci una scrittura che incanta e che, come scriveva Amos Oz, ‘è così triste che fa ridere’. Cechov non si proponeva messaggi sociali o etici, celebrava atmosfere, piccoli dettagli, la marginalità di tante esistenze umane e, sempre, la natura nella sua regalità. Quanto al senso, in un mondo alla rovescia e senza senso, risponde il tenente Tuzenbach nelle Tre sorelle. ‘Il senso? Ecco, guardate: la neve che cade. Che senso c’è?’.

La “seconda tappa” del progetto porterà sul palco della Sala Centofiori, tra ottobre e novembre, tre appuntamenti con Angela Malfitano, Francesca Mazza ed Elena Bucci: un passaggio di testimone che riannoda il rapporto fra scena d’autore e Quartiere Navile, in un luogo nato negli anni Settanta per la musica rock e oggi casa di nuove narrazioni. 

“Tutto il mondo è un teatro in cento rose” è realizzato con Comune di Bologna e Regione Emilia-Romagna. Fa parte di Bologna Estate 2025 ed è sostenuto nell’ambito dell’accordo di programma tra Comune di Bologna e MiC Direzione Generale Spettacolo per le attività̀ di spettacolo dal vivo nelle aree periferiche.

INFO

Consigliata la prenotazione al +39 339 56 59 516