Be Part! Santarcangelo Festival vince l’Europa

Per quattro anni il festival sarà capofila di un progetto europeo sulla partecipazione

23 luglio 2019

Tra le molte cose preziose lasciate in eredità a Santarcangelo Festival dal triennio di direzione artistica di Eva Neklyaeva e Lisa Gilardino, arriva adesso anche la bella notizia dell’approvazione di un progetto europeo particolarmente importante per il festival, che si accinge a festeggiare il suo cinquantennale nel 2020 sotto la direzione di Motus. Su iniziativa di Neklyaeva, infatti, Santarcangelo ha avviato fin dall’inizio del suo mandato la procedura di application curata e realizzata da Liv.in.g. srl impresa sociale (che supporta i percorsi di internazionalizzazione di organizzazioni culturali e di spettacolo dal vivo), ai bandi di Europa Creativa, linea di finanziamento della Commissione UE dedicata alla cultura, con una proposta che – in piena sintonia con la vocazione storica del festival – cerca un dialogo costante tra dimensione internazionale e partecipazione della comunità locale.

S’intitola BE PART – Art BEyond PARTicipation, infatti, ed è un progetto di cooperazione quadriennale su larga scala, che parte nell’ottobre 2019 e si conclude nel settembre 2023, vedendo Santarcangelo dei teatri capofila di un network di ben 10 partner. Nove i paesi coinvolti, con un budget di quasi 3 milioni di euro, di cui il 50% cofinanziati dall’Unione Europea; un contributo sostanzioso che porterà a Santarcangelo ben 278.285,80 euro dalle casse europee, a fronte di un investimento di 212.714,20 euro, per un totale di 491.000,00.

Obiettivo condiviso dei partner, tra cui figurano istituzioni europee e non di primo piano, come il belga Kunstencentrum Vooruit, gli inglesi Artsadmin LTD e Scottish Sculpture Workshop, la finlandese Kansallisgalleria, il lituano Latvijas Jaunā Teātra Institūts, il francese Association Festival de Marseille, lo sloveno Društvo Za Promocijo Žensk V Kulturi, il tunisino L’art Rue e l’irlandese A Sense of Cork Mid-summer Arts Festival – è quello di creare un network di creazione per promuovere nuovi approcci di creazione orientati alla co-autorialità tra artisti, ricercatori, studiosi, comunità e pubblici, e per supportare la mobilità artistica, forse la più grande sfida del presente delle arti e dei festival. Una sfida che Santarcangelo può raccogliere adesso con strumenti ancora più all’avanguardia, attraverso un piano di residenze, produzioni, ricerche, incontri e pubblicazioni che, dalla città romagnola che da cinquant’anni ospita uno dei più prestigiosi festival di performing arts europei, guarda ancora una volta al futuro e al mondo.