Benvenuto Festival Toscanini! Al via la prima edizione

Dal 5 giugno al 12 luglio

30 maggio 2022

Dopo l’edizione zero dello scorso anno, necessariamente limitata causa pandemia, è finalmente il momento di dare il benvenuto alla prima edizione del Festival Toscanini. La kermesse è incentrata sulla figura e sul ruolo di Arturo Toscanini e abbraccia lo scorcio del XIX secolo e i primi decenni del Novecento. Un nuovo festival musicale quindi “ma concepito –ha spiegato il Sovrintendente e Direttore Artistico de La Toscanini, Alberto Triola – come dialogo tra espressioni artistiche diverse, in un singolare contrappunto di punti di vista tra musica, arti figurative e applicate, colte in uno straordinario periodo della storia culturale del nostro paese e del continente europe”. Un’opera, sedici concerti, cinque conferenze e un convegno: questi i numeri che compongono il cartellone in scena dal 5 giugno al 12 luglio tra Parma e altre località (Busseto, Reggio Emilia, Vernasca, Ripalta Guerina, Traversetolo e Lucca). Si comincia fin da subito con un percorso di avvicinamento alla figura di Giacomo Puccini, del quale nel 2024 ricorreranno cento anni dalla morte. Si parte infatti il 5 giugno all’Auditorium Paganini di Parma, con la prima esecuzione in Italia in tempi moderni, dopo l’esordio del 1884, dell’opera giovanile di Puccini, Le Willis. Una rappresentazione in forma semiscenica preceduta dal Concerto in sol maggiore per pianoforte e orchestra di Maurice Ravel, con Daniel Ciobanu al pianoforte. Dirigerà la Filarmonica Toscanini, Omer Meir Wellber – Direttore Musicale del Festival – al suo debutto operistico a Parma. Le Willis saranno poi replicate il 7 giugno al Teatro del Giglio di Lucca, come ulteriore omaggio alla memoria pucciniana. In occasione del centenario della nascita di Renata Tebaldi, La Toscanini, guidata dalla bacchetta di Giuseppe Montesano, rende omaggio a una delle più grandi voci liriche del Novecento. Fra i brani in programma, arie tratte dalle opere di Giuseppe Verdi, Aida e Otello, interpretate dal soprano Barbara Frittoli, considerata a livello mondiale una delle massime interpreti del repertorio italiano. Il programma si completa con brani sinfonici di Alfredo Catalani e Richard Wagner, compositore toscaniniano per eccellenza.  Molto forte sarà il collegamento con la complessa realtà del nostro tempo e infatti il doloroso e lacerante rapporto tra ideale e reale, tra bellezza dell’arte e brutalità delle azioni umane costituiscono il filo rosso che tiene unite le proposte del ricco cartellone, oltre al tema riflesso nel manifesto d’autore di Mustafa Sabbagh – che ritrae un gesso canoviano della Gypsoteca di Possagno mutilato dai bombardamenti della Prima Guerra Mondiale. L’abbraccio tra culture differenti ispira poi presenze speciali, e l’incontro sul podio due direttori di cultura ebraica, un giovane direttore ucraino – secondo classificato al recente Concorso Toscanini e vincitore del premio dell’orchestra – e un direttore siriano, quest’ultimo impegnato nella cornice di una serata patrocinata da UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati. Oltre al direttore musicale Wellber si esibiranno infatti Carlo Goldstein in un programma con musiche di Martucci e Malipiero (18 giugno Auditorium Paganini); Sasha Yankevych che dirigerà la Filarmonica Toscanini il 10 giugno all’Antica Pieve Romanica di Vernasca, con musiche di Respighi, Mahler e Ravel, e Nahel Al Halabi, in una serata straordinaria, ospitata dal Festival, di musica e riflessione poetica sul tema delle migrazioni forzate come conseguenza di conflitti, violenze e persecuzioni, il cui ricavato sarà devoluto a UNHCR (13 giugno Auditorium Paganini). In programma, il 6 giugno a Reggio Emilia (Reggiane Parco Innovazione) c’è poi l’originale serata di Cabaret con Wellber al pianoforte e accordion, il soprano Hila Baggio, profonda conoscitrice della lingua yiddish, il Quartetto d’archi della Filarmonica Toscanini, con Mihaela Costea  e Viktoria Borissova al violino, Behrang Rassekhi alla viola e Pietro Nappi al violoncello, e Ernesto Tomasini cantante, originario di Palermo performer e icona LGBTQ+, con un repertorio di canzoni degli anni tra il 1910 ed il 1930 che attraverso il cabaret toccano temi controversi sulla confusione dei generi. Sono numerosi i concerti cameristici che completano ed arricchiscono il cartellone. La proposta artistica si sviluppa attraverso un percorso che intende valorizzare il repertorio del primo Novecento italiano, accanto ad autori più noti al grande pubblico. Vicino a Verdi, Debussy, Liszt, Ravel, tornano a risplendere composizioni di Pizzetti, Respighi, Casella, Rota, Tosti, Martucci, Malipiero e lo stesso Toscanini, in una veste inedita di compositore. Fra i solisti più noti le voci di Anna Bonitatibus, Lucia Cirillo e Paoletta Marrocu, i pianisti Orazio Sciortino, Francesco Libetta e Luisa Prayer. Fra gli ensemble coinvolti il Quartetto di Cremona e il Quartetto Indaco, il duo Jacopo Taddei-Luca Ciammarughi e il Trio formato da Tommaso Benciolini, Ludovico Armellini ed Eleonora Armellini. Non mancherà la Toscanini Next che farà suonare il Parco della Musica il 24 giugno e il 1° luglio nello spazio delle Tettoie Liberty. Venerdì 8 luglio invece l’appuntamento con Let’s Jazz with Toscanini, in collaborazione con il Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma nella Sala Gavazzeni del Centro di Produzione Musicale Arturo Toscani.  Il 12 luglio, nella splendida Piazza del Duomo di Parma, Fabio Luisi, uno dei più grandi ambasciatori della musica italiana del mondo, dirigerà la Filarmonica Toscanini e il coro della Camerata Musicale di Parma nella Nona Sinfonia di Beethoven, manifesto universale che trascende il vertiginoso valore musicale della partitura stessa. Segnaliamo infine un convegno il 6 giugno nell’ Aula Magna dell’Università degli Studi di Parma sul rapporto tra Toscanini e Puccini – organizzato con il Centro Studi Giacomo Puccini di Lucca e la partecipazione di studiosi delle principali Università italiane – e una tavola rotonda sulle controverse vicende dell’esordio operistico di Puccini – in programma il 5 giugno all’ Auditorium APE Parma Museo – animeranno il dibattito scientifico di settore, che il Festival, insieme al nuovo Centro Studi Arturo Toscanini, intende contribuire a stimolare.