Bologna Jazz Festival 2025: quaranta giorni di musica sotto le Due Torri, a Ferrara e Forlì

06 ottobre 2025

A Bologna si torna a respirare jazz. L’edizione 2025 del Bologna Jazz Festival si annuncia come una delle più ricche e diffuse di sempre: quasi quaranta giorni, trentanove per la precisione, di musica dal 9 ottobre al 16 novembre, oltre 80 concerti, incontri, film, podcast e attività didattiche che animeranno Bologna, Ferrara e Forlì, confermando la rassegna tra le più longeve e vitali d’Italia.

“Anno dopo anno il Bologna Jazz Festival si conferma per la sua eccellenza artistica e per la capacità di generare valore culturale, sociale ed economico per il territorio – sottolinea l’assessora regionale alla Cultura Gessica Allegni –. È un esempio concreto di come la cultura possa essere motore di sviluppo e coesione.- Un altro aspetto su cui vorrei soffermarmi è l’articolato programma didattico e divulgativo, che prevede workshop, residenze e percorsi formativi che investono sui talenti emergenti, sul pubblico di domani e sui giovani che studiano la musica- ha aggiunto Allegni.”

La festa di inaugurazione, il 9 ottobre, prevede un aperitivo musicale al WP Store con il dj set a base di 78 giri, grammofoni a manovella e hi-tech “La Màquina Parlante” di Matteo Scaioli. L’apertura ufficiale del festival è affidata all’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, protagonista il 10 e 11 ottobre all’Auditorium Manzoni con un programma di jazz sinfonico su musiche da film arrangiate e dirette da Vince Mendoza, impreziosite dalle presenze solistiche di Joe Lovano e Flavio Boltro. Da quel momento in poi, il ritmo del BJF non conoscerà soste. Il 23 ottobre, al Teatro Celebrazioni, il batterista Billy Cobham inaugurerà il ciclo dei grandi concerti con un’esibizione che promette pura energia e virtuosismo. Pochi giorni dopo, il 28 ottobre, l’Unipol Auditorium accoglierà la chitarrista statunitense Mary Halvorson con il suo sestetto Amaryllis, simbolo di quella frontiera musicale che unisce l’improvvisazione jazz all’avanguardia rock.

Il mese di novembre si aprirà nel segno della voce con l’attesissimo ritorno di Dee Dee Bridgewater, grande diva del vocal jazz, protagonista il 4 novembre all’Auditorium Manzoni; mentre il 13 novembre, sempre all’Unipol Auditorium, il pianista Monty Alexander, in trio, offrirà un viaggio sonoro che intreccia swing, radici caraibiche e virtuosismo.

Parallelamente, i club bolognesi manterranno accesa la fiamma del jazz dal vivo, confermandosi cuore pulsante del festival. Al Camera Jazz & Music Club, si alterneranno figure di spicco della scena internazionale come Sullivan Fortner (17 ottobre), Johnathan Blake (24 ottobre) e il decano Franco D’Andrea (1 novembre), accanto a nomi come Lage Lund (8 novembre) e Samuel Blaser (15 novembre). Nella storica Cantina Bentivoglio, il jazz italiano incontrerà il funk e la contaminazione sonora, dal debutto dei Venus Ship (10 ottobre) fino all’energia travolgente dei Savana Funk (5 novembre), passando per il Nextgen Quartet di Flavio Boltro (3 novembre) e la raffinata voce della pianista e cantante Champian Fulton (12 novembre). Al Bravo Caffè, invece, il pubblico potrà scoprire la chitarrista brasiliana Lari Basilio (12 ottobre), la creatività del Greg Koch Trio (22 ottobre) e l’eleganza di Carmen Souza (6 novembre), mentre il Locomotiv Club punterà sulle nuove tendenze del jazz contemporaneo e della scena internazionale con progetti come Corto.Alto (24 ottobre), Alabaster DePlume (25 ottobre) e Kassa Overall (11 novembre).

 

Il festival allarga inoltre il proprio raggio d’azione, raggiungendo Ferrara e Forlì. Al Torrione Jazz Club, si esibiranno il Jason Palmer Quartet (11 ottobre), il pianista Uri Caine (8 novembre) e la Tower Jazz Composers Orchestra (9 novembre), mentre a Forlì, il progetto “Jazz a Forlì” porterà sul palco artisti come Peter Erskine con la sua Dr. UM Band e l’ospite speciale Mike Manieri (31 ottobre), Simona Severini (12 novembre) e Kurt Rosenwinkel (14 novembre).

Tra i tanti percorsi del BJF, spicca anche il Progetto Didattico e Divulgativo “Jazz Society”, sostenuto dal Ministero della Cultura e dalla Fondazione del Monte, che dal 27 al 31 ottobre coinvolgerà studenti del Conservatorio “G.B. Martini” e del Liceo Musicale “L. Dalla” sotto la guida della vocalist Maria Pia De Vito. Il laboratorio culminerà in un concerto collettivo al Camera Jazz Club il 30 ottobre, con l’assegnazione di due borse di studio per i corsi internazionali di perfezionamento della Fondazione Siena Jazz e del Berklee College of Music. A completare la sezione formativa, due workshop aperti al pubblico: uno con Tim Berne il 2 novembre allo Sghetto Club, e l’altro con il sassofonista Guglielmo Pagnozzi, che guiderà un ciclo di incontri sul Laboratorio Sociale Afro-Beat ogni mercoledì dal 15 ottobre al 12 novembre al Binario69.

Non mancherà infine un ricco programma divulgativo con conferenze, lezioni-concerto e proiezioni, tra cui gli incontri con i musicologi Marcello Piras (10 novembre) e Stefano Zenni (14 novembre) al MAST Auditorium, e la proiezione del documentario La Cantina, altri appunti sul jazz al Museo internazionale e biblioteca della musica il 7 novembre.

Anche l’immagine del festival avrà un ruolo da protagonista: l’illustratrice Sarah Mazzetti firma il progetto visivo che personalizzerà manifesti, locandine e affissioni artistiche grazie alla collaborazione con Hamelin e CHEAP on Board, portando il jazz sulle strade e persino sugli autobus della città.

BJF è promosso dalla Fondazione Bologna in Musica ETS, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Bologna – Città della Musica UNESCO, delle Fondazioni del Monte e Carisbo, del Ministero della Cultura, del Gruppo Hera e di numerosi partner pubblici e privati.