- Data di pubblicazione
- 28/12/2022
- Ultima modifica
- 28/12/2022
Capodanno con Shakespeare. Il “Sogno” del Bardo a Modena
Dal 29 dicembre 2022 al 1° gennaio 2023 al Teatro Storchi
Elfi, fate, folletti e schermaglie amorose per un Capodanno all’insegna della magia di Shakespeare. L’appuntamento è dal 29 dicembre al 1° gennaio sul palcoscenico del Teatro Storchi dove va in scena Sogno di una notte di mezza estate, una delle più celebri commedie del Bardo, nella traduzione e adattamento del direttore di ERT Valter Malosti e per la regia di Simone Toni. Protagonisti della pièce sono gli attori diplomati al corso Attore internazionale della Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro di ERT, Sem Bonventre, Letizia Bosi, Letizia Pia Cartolaro, Flavia Comi, Giovanni Di Capua, Chiara Emma, Lorenzo Fochesato, Davide Giabbani, Federico Girelli, Carlotta Grimaldi, Jacopo Demetrio Massara, Flavio Pieralice, Giorgio Ronco, Martina Sini, Giulia Sucapane, Mattia Zavarise, che si confrontano in questa produzione ERT / Teatro Nazionale con la loro prima scrittura da professionisti.
Il regista, Simone Toni, formatosi con Luca Ronconi al Piccolo Teatro di Milano, fondatore e direttore artistico della compagnia Gli Incauti e Premio Ivo Chiesa Il futuro del teatro 2020, lavora sul testo con un approccio che tiene in grande considerazione la compagnia di attori e attrici. “Non è un caso – commenta – che molto spesso si ricorra alla scelta di questa commedia quando si lavora con i giovani attori. Infatti, non solo offre innumerevoli possibilità interpretative, ma possiede anche uno specifico nucleo energetico che la rende particolarmente idonea allo sviluppo delle capacità espressive di una giovane compagnia. Le commedie di Shakespeare, e questa in particolare, hanno una sostanziale differenza di intenti rispetto ai drammi, proprio nei confronti della comunità a cui si rivolgono. Se la tragedia è il regno dell’individuo che soccombe al destino e la sua inevitabile morte è necessaria alla vita per rifiorire, la commedia è il regno della collettività e della possibilità che questa ha di rimediare agli errori, di escogitare nuove strategie per migliorare e continuare a vivere. Se la tragedia è il regno della morte, la commedia è il regno della vita che genera vita. Questa forza vitale è il motore necessario per interpretare le commedie di Shakespeare e i ragazzi dovranno attingere a piene mani dal regno della libertà e della fantasia, per trovare il modo di dare vita agli incredibili personaggi del Sogno”. La magia del Bardo e quella di un gruppo di straordinari giovani interpreti realizzeranno insomma la perfetta alchimia per un passaggio d’anno luminoso e all’insegna del teatro.