- Data di pubblicazione
- 10/04/2025
- Ultima modifica
- 10/04/2025
C’è musica e musica. Exitime XXI edizione omaggia Luciano Berio
Dal 12 aprile al 23 novembre a Bologna
Richiama la celebre trasmissione RAI realizzata da Luciano Berio nel 1972, C’è musica e musica, il titolo di Exitime 2025, riprendendone quello stesso spirito divulgativo, curioso e sperimentale per celebrare il centenario del grande compositore. Alla sua ventunesima edizione, la stagione del FontanaMIXensemble porta in scena a Bologna venti appuntamenti tra concerti, installazioni multimediali, incontri e progetti educativi per un itinerario musicale che attraversa la produzione del maestro ligure e si apre alle voci del presente. L’appuntamento è dal 12 aprile al 23 novembre, con sedi dislocate in tutta la città – dal MAMbo alla Serra Madre dei Giardini Margherita, dall’Ex-Chiesa di San Mattia alla Chiesa di Santa Cristina, fino al Museo di Arti e Mestieri di Pianoro. La stagione si avvale di numerose collaborazioni internazionali e vanta moltissime creazioni e commissioni a compositori come Davide Spina, Antonio Macaretti, Matteo Cenerini, Filippo Perocco, Giuiano Bracci, Stefano Pierini, Francesco Carluccio, Andreina Costantini, Vahid Hosseini, Oscar Bianchi, Fabio Cifariello Ciardi, Jasna Veličković.
Si comincia il 12 aprile al MAMbo con Epifanie, un’esplorazione multisensoriale nell’opera di Berio. Il percorso espositivo si snoda tra stanze sonore, apparizioni strumentali e vocali, materiali video e proiezioni tratte dalle trasmissioni televisive di Berio e Maderna. Protagonista la voce del soprano Valentina Coladonato, accompagnata dai solisti del FontanaMIXensemble, guidati da Francesco La Licata, in un allestimento itinerante dentro le collezioni del museo. L’8 maggio, nella cornice dell’Ex Chiesa di San Mattia, si celebra il connubio tra musica popolare e colta con Naturale, dove i Fratelli Mancuso, artisti siciliani noti per la loro ricerca musicale, danno voce a canti popolari che dialogano con la viola e le percussioni del celebre lavoro di Berio. Un incontro struggente e potente fra memorie della terra e sperimentazione timbrica.
L’indomani, il 9 maggio a Pianoro (e in replica il 10 maggio a Bologna), spazio ai giovanissimi con Twice Upon…, progetto educativo su un’opera di Berio concepita per sei gruppi di bambini, ciascuno guidato da un musicista professionista. Una performance che sfida le convenzioni del teatro musicale e crea un’esperienza immersiva per piccoli musicisti. Il 15 maggio, la serie Carta Bianca a… è affidata a Oscar Bianchi, che propone un programma accanto a partiture di Giacinto Scelsi e Horatiu Radulescu, eseguito dal quartetto d’archi del FontanaMIXensemble. Il 17 e 18 maggio, la rassegna entra in una dimensione immersiva con Exitus-Reditus, trilogia video-sonora firmata da Nicola Evangelisti e Silvia Serenari, in tre repliche serali. Il 22 maggio, i riflettori si accendono invece sull’opera vocale A-Ronne, brano cardine della ricerca di Berio sulla parola, interpretato da otto giovani cantanti dell’ensemble vocale della Call for Young di Milano, diretti da Mimma Campanale, e preceduto da una prima assoluta di Francesco Carluccio.
Il 27 maggio si riflette poi sull’ecologia del suono con Die Kunste der Stille, che accosta Sciarrino e Bach, in un progetto del Conservatorio G.B. Martini, mentre il 3 giugno torna protagonista la danza in Sequenze danzate: sei delle Sequenze di Berio vengono danzate da altrettanti performer guidati da Carlo Massari, in un originale dialogo tra corpo e suono. Il 5 giugno, Memory riunisce le tastiere di Stefano Malferrari e Franco Venturini, in brani di Berio e giovani compositori come Macaretti, Spina, Cenerini. Il 19 giugno, Migrations, con il sassofonista Marco Albonetti e le percussioni etniche di Dane Richeson, esplora le musiche del mondo, arrangiate da Fred Sturm in un viaggio tra epoche e culture.
Dopo la pausa estiva, il 9 settembre, si rinnova la collaborazione con RAI Radio3 per Un’opera in ascolto, dedicata a Chemins II per viola e 9 strumenti, esempio perfetto della scrittura stratificata e processuale di Berio. L’11 settembre, Canti divergenti, un progetto ispirato a un racconto di Wu Ming 1, coinvolge il pianista Fabrizio Puglisi, l’ensemble e la narrazione letteraria in una performance ibrida fra jazz, parola e teatro. Il 15 settembre, la compositrice Jasna Veličković esplora il suono elettromagnetico in un’esperienza sperimentale dal vivo. Il 19 settembre, L’usignolo Concerto, ensemble di fiati emiliani, intreccia trascrizioni di Verdi e Berio, in un omaggio alla pratica popolare del concerto a fiato. Il 23 settembre, il clarinettista Paolo Ravaglia affronta Dialogue de l’Ombre Double di Pierre Boulez, accompagnato da una regia del suono spazializzata firmata Nicola Evangelisti. Il 2 ottobre, il pubblico torna al MAMbo per An Experiment with Time, opera video-musicale di Daniele Ghisi ispirata a un testo di John William Dunne, affiancata dalle Sequenze di Berio per violino e clarinetto.
Il 14 ottobre, l’Ensemble L’Arsenale propone invece Il suono, la parola, programma dedicato ad Amelia Rosselli, poetessa e musicista, e ad altri poeti come Zanzotto e Insana, musicati da Borzelli, Pierini, Bracci e Perocco, mentre il 21 ottobre, Suoni dal mondo raccoglie musiche di autori emergenti da Corea del Sud, Iran e Ucraina – tra cui Jaehyuck Choi e Maria Khodakivska – accanto all’opera di Scelsi, in un concerto che riflette l’urgenza di uno sguardo globale. L’8 novembre, FontanaMIX/Icarus/Istantanea inaugura un progetto di rete fra tre ensemble italiani, con nuove composizioni ispirate a Berio e interpretate insieme. La rassegna si chiude il 23 novembre con il Composers/Conductors Workshop, giunto alla sua quinta edizione, e una masterclass di Johannes Schöllhorn, offrendo ai giovani creativi un’importante occasione di crescita artistica.