Conversazioni con Meredith Monk. A Ravenna un incontro con la grande artista newyorchese

Il 13 aprile al Teatro Rasi

12 aprile 2022

È una delle figure più visionarie nel mondo dell’avanguardia vocale, Meredith Monk. Compositrice, cantante, regista, coreografa, creatrice di opere di teatro musicale, film e installazioni, è un’artista che fin dagli esordi ha fluttuato tra i linguaggi rompendo ogni barriera, portando la sua insaziabile ricerca sugli strati più profondi e universali della natura umana, sempre un passo oltre le sue stesse acquisizioni, in territori sconosciuti. La sua storia, cominciata nella mitica New York degli anni Sessanta e costellata di premi e onorificenze in tutto il mondo (tra i quali il prestigioso MacArthur Fellowship, due Guggenheim Fellowships, il Yoko Ono Lennon Courage Award for the Arts nel 2011, la National Medal of Arts da Barack Obama nel 2015 e il John Cage Award nel 2020) è condensata in un volume di conversazioni con la studiosa Bonnie Marranca, co-fondatrice e editrice di PAJ, prestigiosa rivista di studi teatrali. Da Conversations with Meredith Monk, pubblicato nel 2021 da Paj Publications, prenderà il via un incontro speciale in programma il 13 aprile alle 21 al Teatro Rasi di Ravenna, dove la grande artista farà la sua unica tappa italiana durante la tournée europea di questa primavera.

Monk, pioniera di quella che oggi viene chiamata “tecnica vocale estesa” e “performance interdisciplinare” è ospite infatti di Malagola Scuola di vocalità e centro studi sulla voce, diretto da Ermanna Montanari insieme a Enrico Pitozzi, con un workshop all’interno del corso di alta formazione Pratiche di creazione vocale e sonora insieme alle artiste Ellen Fisher e Katie Geissinger. Il dialogo arriverà dunque a conclusione delle giornate di lezioni che terrà a Malagola e si dipanerà intorno al suo percorso, dagli inizi a oggi (in inglese con traduzione in italiano).

“Uno dei miei passaggi preferiti in queste conversazioni – scrive Bonnie Marranca – è la descrizione che Meredith Monk fa del suo modo di lavorare; queste le sue parole: ‘Mi sono sempre permessa di pensare alle mie forme come a delle bottiglie, al mio processo come a un liquido. Quando c’era qualcosa della bottiglia di cui prima non mi ero completamente resa conto, allora mi permettevo di metterlo nella bottiglia successiva. Forse l’avrei sviluppato ulteriormente’. Queste parole riflettono molto del suo modo di operare: la cura per la forma, la massima chiarezza, il processo prima del prodotto, l’economia del fine, la fiducia. Nella sua essenza, un fare arte per accumulo, un percorso svolto passo dopo passo. Qual è la qualità di quell’impegno che chiamiamo arte? In che modo un artista descrive tutti quegli elementi di se stesso e del mondo che danno vita a un’opera d’arte? In Conversazioni con Meredith Monk ci lasciamo guidare da queste domande, esplorando ambiti inaspettati”. A conclusione del dialogo, l’artista eseguirà alcuni imperdibili “solo” dal vivo.