Cristicchi porta a teatro “Franciscus”, il santo folle e rivoluzionario

Il 19 e 20 dicembre a Cesena e il 21 e 22 dicembre a Bologna

19 dicembre 2024

Nel 2007 ha vinto il Festival di Sanremo con Ti regalerò una rosa, una canzone che raccontava di una storia d’amore sbocciata nel buio di un istituto psichiatrico. Ma non è l’unica volta in cui Simone Cristicchi si è interessato al disagio psichico, complice anche l’esperienza giovanile da obiettore di coscienza e poi volontario in un centro d’igiene mentale. Cantautore, attore e scrittore unico nel panorama italiano, questo artista fin dai suoi esordi si è distinto per l’attenzione (mai retorica) che ha rivolto a questioni civili e storiche, guadagnandosi diffusi apprezzamenti ma anche inevitabili contestazioni. In attesa del prossimo Sanremo, a cui parteciperà con un brano ovviamente ancora top secret, Cristicchi sta proseguendo il tour di Franciscus. Il folle che parlava agli uccelli, uno spettacolo molto applaudito in tutta Italia, dedicato appunto a San Francesco. Lo si vedrà al Teatro Bonci di Cesena il 19 e 20 dicembre e poi al Teatro Celebrazioni di Bologna il 21 e 22 dicembre.

Scritto con Simona Orlando, il testo è arricchito dalle canzoni originali composte da Cristicchi assieme alla cantautrice Amara. Le musiche e le sonorizzazioni sono di Tony Canto. L’artista è partito da una domanda: cosa ci attrae ancora di Francesco se, dopo otto secoli, continuiamo a parlarne? Per rispondere, ha realizzato un musical con un allestimento imponente (la scenografia è di Giacomo Andrico, le luci di Cesare Agoni e i costumi di Rossella Zucchi) e molti personaggi incarnati da lui stesso, che è anche interprete delle otto canzoni inedite. Diventato anche un libro, pubblicato lo scorso 3 dicembre da Baldini+Castoldi, lo spettacolo indaga “Franciscus, il rivoluzionario, l’estremista, l’innamorato della vita. Franciscus che visse per un sogno. Il folle che parlava agli uccelli e che vedeva la sacralità e la bellezza in ogni dove: nel volto di una persona, nello sguardo di un animale, ma anche nel sole, nella morte, nella terra su cui camminava insieme agli altri”. Cristicchi ha creato così, come spiega lui stesso, uno spettacolo “colto e popolare, con momenti di grande dramma e ironia, condito da tematiche esistenziali comuni a tutti. Perché in fondo il mistero di Francesco è anche il mistero di ognuno di noi”.

Al centro dello spettacolo c’è il confine tra follia e santità, tema cardine della vita personale e spirituale del Santo. Ma anche la povertà, la ricerca della perfetta letizia, la spiritualità universale, l’utopia necessaria di una nuova umanità che riesca a vivere in armonia con il creato. Tematiche che nel frastuono della società in cui viviamo diventano ancora più urgenti.