Dagli Usa a Cuba, con ritorno in Europa. Il viaggio nel mondo con Ravenna Jazz

Dal 3 al 13 maggio la 51esima edizione

16 aprile 2024

Si volerà dagli Usa a Cuba, per tornare come sempre in Europa. Occhi puntati soprattutto sulle formazioni orchestrali di grandi dimensioni, ma l’intreccio della 51esima edizione del Ravenna Jazz è una babele di formati, sguardi e prospettive. L’appuntamento con la kermesse diretta da Sandra Costantini è dal 3 al 13 maggio, con undici serate ricche di appuntamenti. Al Teatro Alighieri arrivano grandi ospiti dal mondo, come Abdullah Ibrahim, sommo rappresentante del jazz africano. Il 9 maggio lo si ascolterà nel suo stile dalla distintiva definizione ritmica, sontuosa e iterativa, e dai disegni melodici di palpitante dolcezza, intensamente evocativi. Attesa poi la produzione originale dell’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti, un appuntamento fisso e atteso, che si rinnova a ogni edizione con un diverso progetto musicale a tema e con nuovi ospiti. Quelli invitati per l’inaugurazione del festival (3 maggio) sono  John De Leo e la  Rita Marcotulli, che svettano sulla compagine orchestrale in un omaggio a Elvis Presley, le cui canzoni saranno rivisitate in forma jazz-sinfonica, tra rock ’n’ roll e pop d’alto profilo. Anche “Pazzi di Jazz” Young Project è una produzione originale che di anno in anno si aggiorna: il repertorio di Harry Belafonte è al centro di questa mastodontica realizzazione orchestrale e corale, con una moltitudine di giovanissimi esecutori preparati e diretti da affermati musicisti come il direttore e arrangiatore Tommaso Vittorini, il trombonista Mauro Ottolini, il sassofonista Mauro Negri e il beatboxer Alien Dee (13 maggio).

Grandi star internazionali e talenti del territorio si alternano poi nella programmazione nei Club. Il Teatro Socjale di Piangipane si conferma come palcoscenico riservato alle voci: ospiterà tre appuntamenti con gruppi guidati da musiciste, tutte cantanti, tutte di diversa nazionalità. Il 5 maggio si esibisce la violoncellista e cantante cubana Ana Carla Maza, accompagnata da Norman Peplow al pianoforte. Il 7 maggio è la volta di Musica Nuda, ovvero Petra Magoni (voce) e Ferruccio Spinetti (contrabbasso), che nel 2023 hanno festeggiato i 20 anni del loro duo di intramontabile successo. Il 12 maggio i riflettori saranno puntati su Jazzmeia Horn, una delle più brillanti promesse emergenti del jazz made in USA.

Il palcoscenico del Cisim di Lido Adriano ospita invece quattro concerti, con artisti fuori dagli schemi. L’Anonima Armonisti (4 maggio) è un settetto vocale a cappella che, con l’inserimento in organico di Alien Dee, ha portato su una nuova dimensione il canto armonizzato a più voci, totalmente privo di accompagnamento strumentale, mettendolo in contatto con il beatboxing. Sin dal titolo, “Django Forever”, e dall’organico tutto corde, il trio del chitarrista tedesco Joscho Stephan mette in chiaro la sua dedizione al gipsy swing, il jazz gitano che furoreggiò negli anni Trenta (6 maggio). Il duo Opez affianca invece il chitarrista Massi Amadori e il contrabbassista Francesco Giampaoli, per una “Social Limbo” che ispira passi di danza, una musica contemporaneamente densa e rarefatta, sensuale e spirituale, melanconica ed evocativa (8 maggio). Sam Paglia, uno dei nomi più rappresentativi del movimento lounge, si presenta infine a capo di un quintetto che raccoglie ottimi solisti del territorio, tra i quali spiccano il sassofonista Alessandro Scala e il trombettista Enrico Farnedi (10 maggio). Com’è tradizione al Mama’s Club (l’11 maggio) arriva invece proprio il sassofonista ravennate Alessandro Scala, che per l’occasione guiderà un quintetto con solisti del calibro di Mauro Ottolini (trombone) e Francesca Tandoi (pianoforte): una produzione originale del festival che conferma Scala come leader capace di coinvolgere i migliori esponenti del jazz nazionale.

Completano il programma i workshop di “Mister Jazz”, che come da tradizione si integrano col programma dei concerti. Quest’anno saranno tenuti John De Leo (5 maggio) e Petra Magoni (l’8), si terranno al Centro Mousiké e saranno aperti a tutti gli strumentisti.

Ravenna Jazz è organizzato da Jazz Network in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna e con l’Assessorato alla Cultura e Paesaggio della Regione Emilia-Romagna, con il sostegno del Ministero della Cultura e con il patrocinio di ANCI Emilia-Romagna.