Una detective story fin de siècle. La Fedora in scena in un nuovo allestimento firmato da Pizzi

Il 13 e 15 ottobre al Teatro Comunale di Modena e su Operastreaming

11 ottobre 2023

Sono passati quasi trent’anni dal memorabile allestimento modenese di Fedora, quando a interpretare i ruoli principali furono Mirella Freni e Plácido Domingo. Adesso l’opera di Umberto Giordano torna sul palcoscenico del Teatro Pavarotti-Freni, il 13 e 15 ottobre (in apertura di stagione) in un nuovo allestimento firmato da Pier Luigi Pizzi, prodotto dal Comunale assieme a Fondazione I Teatri di Piacenza dove ha debuttato lo scorso 6 ottobre , dove è stata registrata per Operastreaming, dove è tuttora visibile. Prosegue così il percorso che vede da alcuni anni il Teatro Comunale di Modena impegnato nella rivalutazione e reinterpretazione di titoli meno frequentati del repertorio italiano Otto e Novecento, attraverso nuove prestigiose regie e interpreti di calibro internazionale.

Il nuovo allestimento di Fedora è firmato per regia, scene e costumi da Pier Luigi Pizzi, che in questa occasione torna a una delle prime opere affrontate all’inizio della carriera. Ad affiancarlo, il regista collaboratore Massimo Gasparon, che firma anche le luci, Serena Rocco assistente alle scene e Lorena Marin assistente ai costumi.  Maestro concertatore e direttore sarà Aldo Sisillo, sul podio dell’Orchestra Filarmonica Italiana, con la partecipazione del Coro del Teatro Municipale di Piacenza preparato da Corrado Casati.  L’opera vede protagonisti due interpreti dalla carriera internazionale, entrambi al debutto nei rispettivi ruoli: Teresa Romano è la principessa Fedora Romazov, nella versione per mezzosoprano prevista dallo stesso compositore, mentre Loris Ipanov è il tenore Luciano Ganci, al debutto scenico dopo aver cantato il ruolo in forma di concerto nel 2021 ad Amsterdam.
Nel cast il soprano Yuliya Tkachenko (la Contessa Olga Sukarev), il baritono Simone Piazzola (De Siriex), Vittoria Vimercati (Dimitri), Isabella Gilli (Un piccolo Savoiardo), Paolo Lardizzone (Desiré), Saverio Pugliese (Il Barone Rouvel), William Corrò (Cirillo), Gianluca Failla (Borov), Viktor Shevchenko (Grech), Valentino Salvini (Lorek), Neven Stipanov (Nicola), Lorenzo Sivelli (Sergio), Giovanni Dragano (Michele) e Ivan Maliboshka (Boleslao Lazinski).

Saranno loro a ridare vita a una trama che si snoda tra atmosfere fin de siècle e moderna detective story ma soprattutto a un’opera amatissima dalle grandi voci. Come quella di Enrico Caruso, protagonista con Gemma Bellincioni della prima messinscena del 1898, e che proprio con quest’opera ebbe la sua prima affermazione importante. Ma è proprio il personaggio di Fedora (tratto da un dramma di Victorien Sardou interpretato da Sarah Bernhardt) e la sua tragica storia d’amore e morte che si consuma da San Pietroburgo alle montagne innevate della Svizzera, passando per Parigi, ad avere sempre attratto primedonne che hanno segnato la storia dell’interpretazione del ruolo, da Renata Tebaldi a Magda Oliviero, Renata Scotto, Giulietta Simionato, Elena Nicolai. Dell’opera di Giordano – su libretto di Arturo Colautti tratto appunto dal dramma di Sardou – parlerà più diffusamente Susanna Franchi, direttrice del Giornale della Musica e collaboratrice di Repubblica e di Rai Radio 3, nella sua presentazione dell’opera al pubblico, in programma il 12 ottobre al Ridotto del Teatro, in occasione di Invito all’Opera.