Il Don Carlo di Verdi apre la stagione dei Teatri di Reggio Emilia

Il 17 e 19 novembre al Teatro Valli e su Opera Streaming

16 novembre 2023

Sarà il Don Carlo, una delle opere più enigmatiche e appassionanti di Verdi, ad aprire la Stagione di Opera della Fondazione I Teatri di Reggio Emilia il 17 novembre al Teatro Municipale Valli (in replica il 19 novembre). Dell’opera verdiana ambientata nella fosca Spagna di Filippo II, su libretto di Joseph Méry e Camille du Locle tratto dall’omonima tragedia di Friedrich Schiller, come è noto esistono ben quattro versioni e tutte revisionate personalmente dal Maestro di Busseto. In questo allestimento, coprodotto da Teatro Comunale di Modena, Teatro di Piacenza, Teatri di Reggio Emilia e Teatro Galli di Rimini, si seguirà l’edizione in quattro atti andata in scena alla Scala di Milano nel 1884. Sul podio dell’Orchestra dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini e del Coro Lirico di Modena il maestro Jordi Bernàcer, mentre la regia è firmata da Joseph Franconi Lee con le scene e i costumi disegnati da Alessandro Ciammarughi, che ha voluto ispirarsi allo storico spettacolo realizzato al Teatro dell’Opera di Roma di Luchino Visconti. La scenografia è quindi concepita come un impianto-contenitore descritto come una grande aula monastica dove in proscenio sono sempre presenti gli spalti lignei pronti per un Auto da Fé.

Composto originariamente per l’Opéra di Parigi nel 1867, nel Don Carlo s’intrecciano un gran numero di conflitti personali, politici, religiosi e morali, e si assommano quindi tutti i temi cari a Verdi: il potere, il conflitto Stato/Chiesa, i contrasti padre/figlio, il microcosmo famigliare, le diatribe amorose, la difficoltà a distinguere tra bene e male. “Dal punto di vista del linguaggio musicale – spiega nelle sue note Jordi Bernàcer – L’armonia viene in primo piano, lontana dal ruolo di mero supporto alla melodia che aveva in passato. A questo si aggiunge una delicatissima scrittura orchestrale non solo con una più accurata strumentazione che quella in uso nella tradizione italiana (…) ma una curatissima scrittura strumentale legata alla trama psicologica, un uso della tavolozza timbrica con una propria personalità, capace di introdurci immediatamente in uno stato d’animo, in una nuova situazione emozionale”. “Direi che l’opera, in modo piuttosto straordinario, – scrive invece Joseph Franconi Lee – è una sorta di corollario delle passioni e dei sentimenti umani più profondi, tutti palpabili attraverso la musica di Verdi. La cosa peculiare è che i sentimenti sono talmente in primo piano da sopraffare gli stessi personaggi, che finiscono per caderne vittima, abbandonati a loro stessi, frustrati nei loro desideri. Questo è un destino che unisce tutti i personaggi, incluso Don Carlo”.

A dare corpo e voce alla complicata trama di personaggi e allo scavo psicologico che li caratterizza, un grande cast in cui figurano Michele Pertusi (Filippo II, che, nello stesso ruolo, inaugura anche la Stagione del Teatro alla Scala), Piero Pretti (Don Carlo, infante di Spagna), Anna Pirozzi (Elisabetta di Valois), Ernesto Petti (Rodrigo, marchese di Posa), Ramaz Chikviladze (Il grande Inquisitore), Andrea Pellegrini (un frate), Michela Antenucci (Tebaldo, paggio di Elisabetta e Una voce dal cielo), Teresa Romano (La principessa Eboli), Andrea Galli (Il Conte di Lerma e L’araldo reale).

L’opera (registrazione dell’andata in scena al Teatro Comunale di Modena il 5 novembre 2023)  è visibile su Opera Streaming .