Esplode Supernova! Un progetto di Motus e Santarcangelo dei Teatri
A Rimini un viaggio nel futuro attraverso le performing arts dal 12 al 16 aprile
Si chiama Supernova e per tre anni farà di Rimini un innovativo polo culturale rafforzandone la dimensione internazionale, un luogo di sperimentazione vocato alla performance contemporanea, con azioni ramificate in vari spazi, dal centro alle zone periferiche e il coinvolgimento delle comunità. L’avventura, che è arrivata alla vigilia della candidatura ufficiale di Rimini a Capitale italiana della Cultura per il 2026, è targata Motus e nasce grazie a una inedita alleanza tra tre agenti che non hanno mai operato insieme su un progetto radicato nel riminese: la compagnia diretta da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, Santarcangelo dei Teatri, e il Comune di Rimini, e con il sostegno della Regione Emilia-Romagna.
Un’alleanza di idee, di risorse, ma soprattutto di esperienza, visione e relazioni internazionale costruite negli anni soprattutto grazie allo storico festival di Santarcangelo, tra i più noti e frequentati dai protagonisti della ricerca e della sperimentazione europea. Dopo la direzione artistica del cinquantennale del Festival di Santarcangelo (doppio, causa Covid-19), intitolato Futuro Fantastico, Motus si lancia quindi in una nuova esperienza curatoriale tessendo i fili di una relazione sinergica. L’opportunità è infatti quella di valorizzare Rimini come il contesto ideale in cui sviluppare alcune delle azioni dei progetti europei di cui Santarcangelo dei Teatri è leader o partner, e dove poter estendere una parte della sua programmazione invernale. In questo modo Motus potrà finalmente radicare i suoi progetti sul territorio e realizzare al meglio la tensione a divenire una factory dedicata all’accompagnamento di performer emergenti, che già opera come Motus Vague.
La novità è che non si tratta di un programma teatrale tout-court, ma di azioni al di fuori delle logiche della “stagione”, della “rassegna di danza” o di “teatro” e anche degli orari generalmente dedicati alla visione di spettacoli. Si parte con un primo movimento ad aprile, nello splendido Teatro Galli, simobolicamente occupato invadendo l’edificio tutto e rovesciando la gerachia palco/ platea poichè tutte le proposte di supernova richiedono una certa intimità e delicatezza. “Proponiamo di OCCUPARE/OCCUPARCI del Teatro Galli – nel senso letterale del termine, ovvero, come da dizionario: “occuparsi di”, “attendere, dedicarsi a qualche cosa, dedicandovi il tempo, la mente, l’animo per un particolare interesse che si ha per quella materia o attività – afferma Motus – prendersi cura dunque del Teatro e dei luoghi a esso connessi, occupando l’edificio tutto, dai sotterranei, alle sale danza e musica degli ultimi piani, così come il foyer, la sala Ressi e il grande bar al primo piano… Espandendo gli eventi artistici che lo invaderanno anche alle aree esterne: piazza Cavour, il museo Part, l’arena Francesca Da Rimini, la Piazza dei Sogni e la retrostante piazza Malatesta”.
Il programma, concentrato in cinque giorni, vede il coinvolgimento di compagnie di teatro e danza nazionali e internazionali, gruppi emergenti e associazioni/artisti locali.
Mercoledì 12 – Ad aprire Supernova sul palco del Galli sarà Mourn Baby Mourn della performer greca Katerina Andreou, nuova rivelazione della scena della danza contemporanea internazionale, con un pezzo coreografico e sonoro che funziona come un manifesto intimo il cui sfondo è uno stato quotidiano, che assomiglia a una sorta di tristezza e frustrazione profonda. Il tema generazionale attraversa tutta la rassegna: sempre mercoledì 12 aprile il giovane collettivo Parini Secondo di Cesena invaderà piazza Cavour con SPEEED: una performance ispirata al fenomeno della Para Para e dell’Eurobeat, diffusosi negli anni ‘90 nei club di Tokyo. Sempre il giorno dell’inaugurazione, Supernova accoglierà un’altra giovane ospite internazionale: per la prima volta in Italia Mélissa Guex accompagnata dal virtuoso batterista Clément Grin (che tornerà anche al Festival di Santarcangelo) con un work in progress site-specific potentissimo, dal titolo Down che si ripeterà a diversi orari nella Sala Ressi: una performance esplosiva come tentativo di rispondere al down collettivo.
Al museo PART ci sarà l’inaugurazione dell’installazione video Seven Tears di Fanny & Alexander, che Luigi De Angelis assieme a Claron McFadden e Emanuele Wiltsch Barberio ha composto per 7 monitor, come una galleria di lamentazioni e memorie musicali del passato che evocano il tema della sofferenza nell’arte: una Passione contemporanea da Monteverdi a J. C. Bach, da Nina Simone a Giovanni Legrenzi, passando per Barbara Strozzi e John Downland.
Avranno inizio in questa giornata d’apertura anche tre workshop di diversa natura: Plutone esploso di Elisabetta Consonni, un esperimento laboratoriale che coinvolge una collettività di cittadine/i che coinvolge diverse comunità riminesi come l’associazione Rimini Rete Donna che lavora con donne vittime di violenza, Casa Madiba e altre in definizione. Il workshop avrà un esito pubblico in Piazza Malatesta in chiusura della Rassegna “modificando in modo potente e temporaneo l’energia del luogo”.
Avrà anche inizio il laboratorio Criaturas Humanas condotto dall’artista columbiana Susana Botero Santos aperto a partecipanti di tutte le età, dagli anziani agli allievi dell’Accademia, sulla creazione di “abiti” personalizzati e dipinti a mano. Si tratta di un laboratorio pratico per progettare “travestimenti” che possono essere usati per amplificare o cambiare l’identità.
Tutti i laboratori sono gratuiti, così come quello sulla fanzine che porterà alla pubblicazione di un Gazzettino Spettatoriale di Supernova, con la consulenza di Laura Gemini, autoprodotto durante il festival (curato da Smagliature Urbane) .
Giovedì 13 – La giornata avrà ospite altre compagnie che hanno condiviso con Motus tante potenti esperienze: Ateliersi di Bologna che presenta sul palco del Galli il nuovissimo Nell’impero delle misure opera dalla forte componente musicale che esplora la sconfinata personalità della poeta dissidente russa Marina Cvetaeva invitando gli spettatori a un’esperienza di ascolto delle sue poesie e dei suoi scritti in prosa, per connettersi in un’intima vibrazione con le sue parole. Anche Cristina Kristal Rizzo presenterà una rivisitazione di un lavoro “storico” realizzato all’interno del progetto Kinkaleri, Paso Doble nella splendida Sala dell’Arengo del Museo Part. Sempre giovedì si andrà “in viaggio” nell’acropoli di Atene con la Guida immaginaria di Bluemotion regia di Giorgina Pi, con la voce-guida del pluripremiato Gabriele Portoghese: si tratta di una performance da ascoltare in cuffia, un viaggio sonoro a cura del Collettivo Angelo Mai dove più voci racconteranno “una Grecia classica diversa da quello che ci aspettiamo e un’Acropoli rovesciata… Per rendere onore ai mostri, per far dell’occidente la soglia dell’oriente.”
La giornata si chiude in Sala Ressi con Limbo Session di Nicoletta Magalotti in arte NicoNote e Wang Inc. alias Bartolomeo Sailer, un live Set che si sviluppa gradualmente come un flusso sonoro in umorale connessione con l’ambiente, creando un clima sonoro ipnotico e suggestivo. Un concerto performativo in divenire costante…
Nel foyer del teatro Galli (dalle 15 alle 17) ci sarà il primo incontro pubblico Annusa i fiori finché puoi (arti performative, politiche culturali & indipendenze) – che continuerà anche il giorno successivo allo stesso orario. Da mesi è in corso un dialogo/ confronto informale tra Motus e alcune compagnie italiane, tutte presenti a Rimini anche con le loro opere (Cristina Kristal Rizzo, mk, Kinkaleri, Masque, Ateliersi, Fanny & Alexander, Giorgina Pi, Nanou) che insieme hanno scelto supernova come prima manifestazione pubblica per prendere parola e condividere le proprie posizioni alla luce del mutato panorama culturale del nostro Paese e affrontando quindi in modo diretto e radicale un tema strettamente politico e controverso, ovvero: come sopravvivere nel sistema teatrale preservando l’indipendenza artistica, con un proprio sistema gestionale capace di tutelare anche il tempo da dedicare alla ricerca, mantenendo alto il parametro artistico che ha contraddistinto le realtà italiane in Europa e nel mondo? In breve: è ancora possibile oggi fondare una compagnia teatrale? O la deriva sistemica è quella dell’individualismo sfrenato, del grande nome del o della regista (molto più frequentemente maschio) che dirige le grandi istituzioni e “assorbe” quantità del tutto sproporzionate di risorse? Gli incontri saranno quindi momenti di condivisione e ascolto/confronto con altre voci, artistiche e istituzionali.
Venerdì 14 – Si apre con il nuovo lavoro di Eva Geatti ovvero La Vaga Grazia, un’allegoria con cinque giovanissimə performer che agiscono su prismatiche vicinanze, ispirata al romanzo Il Monte Analogo ed alla figura del suo autore, René Daumal. L’unico romanzo al mondo (si dice) che si conclude con una virgola: un vuoto che non va riempito ma attivato.
Motus è presente con una nuova performance dal titolo Of the nightingale I envy the fate, con Stefania Tansini, vincitrice del premio Ubu come miglior performer under 35: uno spin off di Tutto Brucia sul “divenire uccello” di Cassandra. Sempre venerdì viene dato spazio a un’altra realtà del territorio: Quotidianacom con I greci, gente seria! Come i danzatori un work in progress, (nuovo testo vincitore del premio Dante Cappelletti) che parte da alcune domande: “Che succede se un danzatore e un filosofo si incontrano? Cosa succede se a “incarnare” il filosofo e il danzatore è una sola figura? Chi dei due si confonderà? Sono complementari? L’obbedienza filosofica del corpo. La disobbedienza ballerina della mente…”.
Venerdì inaugurerà anche la seconda installazione video al Museo PART, Paradiso, progetto collettivo della compagnia di danza di ricerca gruppo nanou, l’artista Alfredo Pirri, il musicista Bruno Dorella con la collaborazione di Giulio Boato / 313 film production. Un percorso condiviso dedicato alla costruzione di un processo performativo che mette in campo la relazione tra linguaggi diversi: il video ospitato al museo riminese di arte contemporanea è una deriva, un ulteriore bozzetto di questo lavoro.
Sabato 15 – Supernova accoglie altre compagnie che con Motus animeranno gli incontri pubblici, ovvero Kinkaleri con HellO°, una costola del loro ultimo lavoro per la scena: OtellO. Non un estratto ma un ulteriore approfondimento a partire dall’opera di William Shakespeare, dove le parole realizzano una tragedia che non avrebbe nessuna base per arrivare al tragico epilogo. Ma il corpo non mente mai. HellO° è perciò il corpo della tragedia.
Nello stesso giorno sarà presente Michele di Stefano (mk) con Piscina Mirabilis un happening di 3 ore nato dal desiderio di rivolgersi innanzitutto ad una vastissima e non esclusiva comunità di danzatori-danzatrici, performer, attori-attrici, atleti e atlete, corpi, figure e persone il cui indirizzo è quello di proiettarsi sulla scena, una scena che non necessariamente coincide con quella canonica dell’attività professionale di spettacolo.
E ancora il corpo nelle sue infinite metamorfosi al centro, in Sala Ressi, della performance Il Presente di Masque Teatro che vede “posato sulla superficie d’acciaio, un corpo.
Il polmone della macchina, accarezzato da una luce radente, prende lentamente vita, e alla prima insufflazione la figura emerge dall’onda liscia iniziando a comporsi, dando luogo a una continua metamorfosi… In sospensione anacronistica tra passato e futuro l’attimo ricolloca l’immagine su un piedistallo: davanti ad essa noi, fantasmi.”
Nel pomeriggio La piazza dei Sogni ospiterà l’azione finale del workshop di Elisabetta Consonni Plutone Esploso a cui potranno aggiungersi anche gli spettatori!
E a fine giornata un dj set curato da Smagliature urbane con le dj della Collettiva Elettronika animerà la serata nella Sala Ressi sino a notte fonda, con le incursioni di Susana Botero.
Domenica 16 – Chiusura sul palco del Galli il con Ashes di Muta Imago (Premio Ubu 2022 per il miglior progetto sonoro / musiche originali): un concerto per voci e musica eseguita dal vivo, un viaggio sonoro immersivo. Si tratta di una riflessione sul potere immaginifico del suono e della parola…
Nella Sala Ressi torna Cristina Kristal Rizzo con Echoes, un lavoro che coinvolge quattro corpi danzanti che compongono una coreografia costruita su ripetizioni e differenze, momenti di solitudine così come partiture corali, musicalmente sostenute dal sound pop melodico della star R&B Frank Ocean. Anche Parini Secondo presenta un secondo formato What will happen tomorrow: il nuovo progetto della band musicale Bremo e Parini Secondo gioca sull’estetica del concerto pop e sugli elementi iconici che lo caratterizzano per creare una performance nella quale i confini tra musica dal vivo e danza si sfumano fino a confondersi. Headbanging, cheerleading, distorsioni e lo-fi: una rock opera in tre atti che non ha paura di ammiccare, smaccatamente cutie e spudoratamente pop.
Supernova sarà anche il palcoscenico riminese del progetto regionale E’ BAL – palcoscenici per la danza contemporanea, prima rete a livello nazionale sostenuta da ATER Fondazione che condivide sul territorio emiliano-romagnolo un cartellone per la valorizzazione e la diffusione della danza contemporanea.
Nell’ambito di E’ BAL si inseriscono lo spettacolo di Melissa Guex Down, Mourn Baby Mourn di Katerina Andreou, Piscina Mirabilis di mk, HellO° di Kinkaleri e Echoes di Cristina Kristal Rizzo.
Allegati
- Data di pubblicazione
- 10/03/2023
- Ultima modifica
- 12/04/2023