- Data di pubblicazione
- 13/09/2022
- Ultima modifica
- 13/09/2022
Get up! Stand up! Autunno a Teatri di Vita
La nuova stagione da settembre a dicembre
Get up! Stand up! Citando Bob Marley, il claim della nuova stagione di Teatri di Vita invita il pubblico a prendere in mano la propria vita e la propria visione del mondo. Dal canto suo, il teatro bolognese di via Emilia Ponente prova a farlo con un autunno ricco di appuntamenti, sedici in tutto fino a dicembre, che attraversano temi e linguaggi diversi, dal teatro alla musica, dalla comicità alla danza, senza mai staccare gli occhi dal presente e dalle sue complessità.
Dopo l’apertura il 18 e 19 settembre con la danza internazionale con lo spettacolo Elisabeth gets her way di Jan Martens, all’interno del festival Gender Bender, la stagione entra nel vivo dal 20 al 23 settembre con la nuova produzione di Teatri di Vita XYZ. Dialoghi leggeri tra inutili generazioni di Andrea Adriatico che mette a confronto ogni sera 1 attrice e 12 attori di tre diverse generazioni con una persona candidata alle elezioni parlamentari. Il programma prosegue con Him, spettacolo cult di Fanny & Alexander nell’ambito del loro trentennale, un omaggio al Mago di Oz attraverso l’inquietante Hitler di Cattelan (7, 8, 9 ottobre), a cui segue un altro grande omaggio: quello ad Andrea Pazienza, con Gli ultimi giorni di Pompeo di Andrea Pazienza (14, 15, 16 ottobre) di e con Massimo Bonechi, Riccardo Goretti, Giorgio Rossi (Sosta Palmizi). Dal fumetto si passa poi al teatro di figura con Bubikopf di Politheater, tragedia comica con i pupazzi manovrati a vista per raccontare lo scontro tra la libertà artistica e le derive autoritarie del potere (21 e 22 ottobre)
Si vedranno poi due opere che si confrontano con il delicato tema della religione: il 27, 28, 29 ottobre è in programma la ripresa di evǝ di Jo Clifford, lo spettacolo di Andrea Adriatico che racconta le radici religiose del sessismo e del potere, mentre il 12, 13 e 14 novembre è di scena A tua immagine di Odemà, già vincitore del Premio dello Spettatore di Teatri di Vita dodici anni fa. Dante Alighieri è invece riferimento per l’Inferno del Teatro del Lemming, in scena il 6 novembre, mentre si rivolge alla cronaca recente Animali domestici dei Teatri della Plebe, che rievocano l’orrendo attentato di Macerata a sfondo razzista del 2018, quando Luca Traini ha aperto il fuoco dalla sua auto su un gruppo di persone di origine africana, ferendone sei (dal 21 al 23 novembre). A seguire, due appuntamenti che mettono in relazione musica e visione cinematografica: L’histoire du soldat di Stravinskij, eseguita dall’Ensemble Zipangu, con la lettura e i video della compagnia Menoventi (25 novembre), e Mephistopheles con live-set musicale di Anagoor (4 e 5 dicembre). Il programma si chiude l’8, 9 e 10 dicembre con lo shakespeariano Antonio e Cleopatra riletto da Galleria Toledo nello spettacolo Io sono fuoco e aria. Da non perdere però anche i quattro appuntamenti con la stand-up comedy, linguaggio straordinariamente attuale col quale Teatri di Vita non smette di confrontarsi: torneranno infatti sul palco i quattro super-finalisti del concorso La Cicala d’Oro: Davide Sberna, Romina La Mantia, Altea Bontesta e il vincitore John Vincent.
La stagione è realizzata in convenzione con il Comune di Bologna, con il contributo della Regione Emilia Romagna e del Ministero della Cultura.