Il giorno che verrà. Il mondo dello spettacolo in dieci ritratti

Dal 24 dicembre sui canali web dell’Oratorio San Filippo Neri

23 dicembre 2020

Non solo di artisti è fatto il mondo del teatro, della danza e dei concerti, ma anche di tecnici, organizzatori, tour manager e una miriade di altre figure che mandano avanti la complessa macchina dello spettacolo dietro le quinte. Saranno loro, assieme ad attori, musicisti e danzatori i protagonisti de Il giorno che verrà, la nuova rassegna organizzata dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna con Mismaonda, che gestisce lo spazio dell’Oratorio San Filippo Neri. Dal 24 dicembre, sul sito e sui canali social dell’Oratorio andranno in onda a cadenza periodica dieci ritratti video con la regia di Michele Mellara e Alessandro Rossi, in cui prendono parola alcuni lavoratori dello spettacolo in attesa di tornare a calcare dal vivo le tavole del magnifico palcoscenico bolognese.

Fino a oggi spettacoli e concerti in streaming dall’Oratorio San Filippo Neri non se ne sono visti. Il progetto di trasferire in video spettacoli live non ha mai convinto la Fondazione e Mismaonda. È nata così l’idea di una rassegna che punti tutto su artisti e maestranze dello spettacolo dal vivo, che però per una volta il proprio mestiere invece di farlo lo raccontano all’occhio di una telecamera. A dirigere l’opera due star del docu-film quali sono Rossi e Mellara, reduci dal successo di un documentario dedicato alla storia di Santarcangelo Festival, tra i più longevi e importanti appuntamenti teatrali d’Europa. Arte dal vivo e cinema s’incontrano così all’insegna di una ibridazione che non forza i linguaggi ma li valorizza puntando sulla specificità di ciascuno.

 “Visivamente – spiegano i registi – abbiamo cercato di far dialogare l’eleganza barocca dell’Oratorio San Filippo Neri con i diversi artisti coinvolti. Ognuno di loro si racconta e si esibisce in relazione al luogo fisico dell’Oratorio e, grazie ad esso, dà corpo e sostanza al proprio intervento. L’assenza del pubblico si sente, si percepisce a tutto schermo; gli artisti ne soffrono la mancanza, e così è a chi non c’è e si spera possa tornare a riempire presto questa magnifica sala che viene dedicata ogni parola, ogni segno, ogni nota del nostro canto”.

La rassegna comincia il 24 dicembre (a partire dalle 10) con il Teatro delle Ariette che in vista del Natale racconterà la ritualità di pranzi e cenoni. Si prosegue poi con Paolo Fresu che rievoca aneddoti mai ascoltati col suo assistente e produttore Luca Devito, con Alessandro Bergonzoni che ragiona sulla situazione attuale con il suo regista Riccardo Rodolfi, e con la cantante Roberta Giallo che descrive il rapporto tra la sua voce e gli strumenti musicali assieme al musicista e compositore Valentino Corvino. Vittorio Franceschi narrerà invece anni di carriera accompagnato dalle visioni scenografiche di Matteo Soltanto, mentre gli Oblivion ricordano la nascita del loro gruppo canoro proprio al San Filippo Neri e Nicola Borghesi e Lodo Guenzi si intervistano reciprocamente sul senso di ciò che fanno. Altri incontri, in attesa di essere ripresi, sono quelli tra la coreografa Simona Bertozzi e una giovane allieva; Marco Baliani e il figlio Mirto, musicista, compositore, sound designer, illustratore e dj; la compagnia Fanny & Alexander.