I “Giuramenti” della Valdoca a Vie Festival

Al Teatro Comunale di Carpi, il 21 e il 22 ottobre

20 ottobre 2017

Sabato 21 e domenica 22 ottobre, rispettivamente alle 21.00 e alle 18.30, nell’ambito di Vie Festival al Teatro Comunale di Carpi va in scena lo spettacolo “Giuramenti”, un affascinante affresco che il Teatro Valdoca ha sviluppato insieme a dodici giovani performer nell’arco di tre mesi, in una sorta di ritiro del gruppo in un teatro in mezzo al bosco (si tratta del Teatro Dimora di Mondaino, sull’alta collina della provincia riminese).

Scritto da Mariangela Gualtieri e diretto da Cesare Ronconi, “Giuramenti” è dunque un lavoro corale, il compimento, intenso e lirico, di un percorso creativo che è al contempo tirocinio formativo ed esperienza di vita comunitaria, guidata su un doppio binario: stimolando da un lato la percezione di quegli elementi sottili e impasti profondi che generano empatia, necessaria alla formazione del Coro, “il grande corpo di corpi” per dirla con la Gualtieri, dall’altro lato incoraggiando lo scavo individuale, la riconnessione di ognuno con il territorio della propria anima, della propria infanzia, di quello spazio interiore in cui il reale e il possibile ancora si fondono e si traducono nel desiderio di pienezza esistenziale e della correlata necessità di esprimersi, di dare forma alle proprie emozioni e di comunicarle, e dunque nello slancio in cui spicca la singolarità del performer.

Alternando la recitazione, il canto e la danza, lo spettacolo non ha una trama e non ha personaggi con relativi sviluppi psicologici: quelle dei dodici giovani interpreti – Arianna Aragno, Elena Bastogi, Silvia Curreli, Elena Griggio, Rossella Guidotti, Lucia Palladino, Alessandro Percuoco, Ondina Quadri, Piero Ramella, Marcus Richter, Gianfranco Scisci e Stefania Ventura – sono facce e voci che vogliono farsi universali, rappresentare tutti, chiunque, di ogni tempo (in primis i ventenni di ogni tempo), attori e spettatori chiamati a farsi insieme comunità teatrale, come precisa Mariangela Gualtieri: “in un patto duraturo con la propria pienezza, fedeli a se stessi e al mistero, in questo tempo che spegne e separa”.

“Volevamo che questo spettacolo avesse in sé la solennità, la follia, la forza di un giuramento – scrive ancora Mariangela Gualtieri – e anche avesse alleate le forze che il giuramento convoca. In realtà nessun giuramento viene pronunciato. È l’intero spettacolo a giurare: al teatro in primo luogo, una dichiarazione d’amore che ha l’apertura di un abbraccio e l’impeto di una bestemmia, e poi alla vita, semplicemente, a ciò che più ci tiene vicini e vivi”.

Cesare Ronconi oltre la regia cura anche le scene e le luci; Elena Griggio è la guida del canto; Lucia Palladino firma la drammaturgia del corpo; Ana Shametaj le proiezioni e le riprese video; Cristiana Suriani i costumi; Maurizio Bertoni e Francesco Bocchini rispettivamente le costruzioni in legno e la scultura in ferro. Lo spettacolo è stato realizzato con il sostegno di Emilia Romagna Teatro Fondazione e con il contributo della Regione Emilia-Romagna.