La danza ad alto volume di Ammutinamenti

Dal 9 al 18 settembre a Ravenna la XXIV edizione

06 settembre 2022

S’intitola Dancing out loud, la XXIV edizione di Ammutinamenti, ed è un invito a tutti i corpi ad allearsi in una danza che fa rumore e ribalta stereotipi e modelli di rappresentazione dominanti. Lo storico Festival di danza urbana e d’autore curato da Cantieri Danza con la direzione artistica di Francesca Serena Casadio, Christel Grillo e Giulia Melandri, prende il via a Ravenna dal 9 al 18 settembre.

Cuore della kermesse, il centro storico di Ravenna con le sue magnifiche piazze, la Darsena, il Teatro Rasi, Fondazione Sabe per l’arte e le Artificerie Almagià. Alcuni dei luoghi più belli della città ospitano quindi il meglio della danza contemporanea, ma fanno anche da ribalta per autori e autrici emergenti che si affacciano adesso sulla scena, portando i dote le proprie originali e “rumorose” visioni. “L’urgenza di affermare la danza e la corporeità come motore di creazione di nuovi valori è sempre più assordante – spiegano i curatori – : tra performance negli spazi pubblici della città, spettacoli nei luoghi teatrali e pratiche corporee aperte a tuttə, diamo forma a un calendario di attività che uniscono artistə e cittadinə nello stabilire forme di relazione con il mondo e nell’affermare nuovi immaginari del vivere l’esperienza artistica”.

Si parte il 9 settembre in piazza San Francesco con Concerto For Mandolin and Strings in C Major by Vivaldi, lo spettacolo di danza del sorprendente coreografo israeliano Gil Kerer, che per questo lavoro ha ricevuto nel 2021 il premio per la danza e l’interpretazione dal Ministero della cultura israeliano. Gli Antichi Chiostri Francescani ospitano invece Congegno emotivo, performance della coreografa Monica Francia, che attiva una connessione di sguardo con gli spettatori per tutta la durata della pratica. Nel parco Deserto Rosso nella Darsena di città è di scena invece il progetto The Meadow, a cura di Selina Bassini e Sabina Ghinassi, nell’ambito di Appunti per un terzo paesaggio di Rete Almagià. Si chiude alle Artificerie Almagià, con Punk. Kill me please di Francesca Foscarini, lavoro selezionato da Visionari Ravenna 2022, una sorta di manifesto vivente di femminismo, coraggio, ironia e libertà.

Stessa intensità nelle giornate successive. Tra i vari spettacoli si vedranno i vincitori del bando Danza Urbana XL, ovvero il duo formato da Marianna Moccia e Valeria Nappi e la coreografa Laura Gazzani (10 settembre), le coreografie di due assi del contemporaneo come Masako Matsushita e Daniele Ninarello (11 settembre), lo spettacolo The Halley Solo, del coreografo Fabrizio Favale vincitore del bando Danza Urbana XL (12 settembre). Dal 15 al 17 settembre è invece di scena la Vetrina della giovane danza d’autore, uno degli eventi più attesi del Festival, che accoglie quest’anno 15 giovani autori e autrici provenienti da tutta Italia selezionati tramite un bando nazionale dai partner del Network Anticorpi XL, rete italiana dedicata alla promozione della giovane danza d’autore.

Alla comunità è dedicato il progetto Sguardi e pratiche intorno alla danza d’autore, laboratori per adulti e bambini e Training Days, il percorso formativo rivolto a ragazzi e ragazze tra i 18 e i 25 anni. Immancabile Nuove Traiettorie, l’azione formativa del Network Anticorpi XL caratterizzata da lezioni, incontri, confronti, scambio pratiche e visione di spettacoli.

Il festival è realizzato in collaborazione con il Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura e con il contributo di MIC – Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, ATER Fondazione, Network Anticorpi XL e Ambasciata di Israele.