La necessità del teatro. Al via la 63esima edizione del Plautus Festival tra dramma antico e grandi classici

Dal 14 luglio al 18 agosto a Sarsina

06 luglio 2023

C’è una novità al Plautus Festival. Sotto la direzione di Edoardo Siravo, la kermesse che da oltre sessant’anni celebra a Sarsina il genio del grande commediografo romano, va oltre la splendida Arena Plautina posta ai piedi del borgo medievale di Valbiano. Cinque dei quattordici appuntamenti in programma tra il 14 luglio e il 18 agosto saranno infatti allestiti in Piazzetta Lucio Pisone: un modo per intercettare le nuove generazioni, per rinsaldare il legame con il territorio e portare la bellezza il più lontano possibile. Perché di teatro c’è bisogno, anche e soprattutto nei momenti difficili (come quello vissuto dalla Romagna a maggio, con le alluvioni), “perché il teatro – spiega il direttore artistico – ci insegna la caducità dei nostri ragionamenti, la fragilità delle nostre opere, l’insensatezza della nostra presunzione”. Quello che non cambia è il repertorio: antico, soprattutto, come Eschilo, Euripide, Aristofane, Omero e ovviamente Plauto, ma anche i grandi classici di Shakespeare, Goldoni e, più in generale, della Commedia dell’Arte e del Mimo.

La 63esima edizione del festival comincia il 14 luglio proprio in Piazzetta Lucio Pisone, con una riscrittura dell’Odissea di Omero a opera di un istrionico Roberto Ciufoli. Il 15, in Arena, c’è invece la prima nazionale del Curculio di Plauto messo in scena assieme a Edoardo Siravo dai giovani attori del Laboratorio Teatrale del Plautus Festival diretto da Cinzia Maccagnano. Tra i grandi testi antichi in Arena Plautina si vedranno poi I Persiani di Eschilo diretto da Patrick Rossi Gastaldi, con Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini, Silvia Siravo (22 luglio), l’Ecuba di Euripide nella versione e regia di Livio Galassi, con Paola Quattrini e Domenico Pantano (30 luglio), I Menecmi di Plauto nella traduzione e adattamento di Nicasio Anzelmo, con Antonio Grosso, Marco Simeoli, Debora Bernardi e Plinio Milazzo (3 agosto), Ifigenia in Aulide di Euripide nella versione di Fabrizio Sinisi, per la regia di Alessandro Machìa, con Andrea Tidona e Alessandra Fallucchi (5 agosto) e Le Nuvole di Aristofane, per l’adattamento e la regia di Vincenzo Zingaro, con Fabrizio Passerini e Piero Sarpa (8 agosto). Gli altri tre appuntamenti nello spazio d’elezione del festival sono con un concerto tra note e parole con Frida Bollani Magoni (1° agosto), con l’Otello di Shakespeare diretto ed interpretato da Jurij Ferrini, con Rebecca Rossetti (12 agosto) e con La finta ammalata di Carlo Goldoni, adattamento e regia di Giorgio Caprile, con Franco Oppini, Miriam Mesturino e Roberto D’Alessandro (18 agosto).

Dopo la giornata inaugurale, in Piazzetta Lucio Pisone dal 26 al 29 luglio arriveranno invece quattro appuntamenti con riscritture particolari della tradizione: uno spettacolo sul mimo corporeo di Natalie Stadelmann, con Ivan Bacciocchi accompagnato da cinque studenti del terzo anno della scuola EIMCD – Saison 2023, di Parigi (26 luglio), una riscrittura di Romeo e Giulietta di Marco Zoppello, che ne cura anche la regia, con Anna De Franceschi, Michele Mori e Marco Zoppello della compagnia StivalaccioTeatro di Vicenza (27 luglio), il Prometeo di Antonio Salerno, da Eschilo e Platone, regia di Antonio Salerno con Massimo Boncompagni e Antonio Salerno (28 luglio) e Alichin di Malebolge, spettacolo creato per il Festival Dante 2021 di e con Enrico Bonavera.

 

IL PROGRAMMA