Macbeth, viaggio nel rimosso. Jacopo Gassmann debutta alla regia lirica

Prima al 12 al 18 aprile al Teatro Comunale Nouveau di Bologna

10 aprile 2024

Solo qualche settimana fa è stato protagonista di uno spettacolo molto applaudito all’Arena del Sole di Bologna, un allestimento (il primo in italiano) di The City, opera del drammaturgo inglese Martin Crimp. Adesso per la prima volta Jacopo Gassmann, regista tra i più interessanti della sua generazione e sicuramente il più appassionato frequentatore e spesso traduttore di scritture al presente, si confronta con l’opera lirica e il debutto è proprio a Bologna, al Comunale Nouveau, con una nuova produzione del Macbeth di Verdi.  Il titolo sarà in scena dal 12 al 18 aprile, direttore d’orchestra l’israeliano Daniel Oren alla guida di un cast di primo piano che vede protagoniste le voci del baritono Roman Burdenko come Macbeth e del mezzosoprano Ekaterina Semenchuk come Lady Macbeth – entrambi per la prima volta nella stagione del TCBO – e del tenore Antonio Poli come Macduff.

Considerato il background e le passioni,  il primo riferimento di Gassmann per leggere Verdi non poteva che essere lo stesso Shakespeare, dalla cui celeberrima tragedia il Maestro di Busseto trasse ispirazione.
“Si tratta di un lungo viaggio – spiega Gassmann – quello di un uomo in particolare, e di una donna, alle radici del male; è l’inabissamento progressivo di una coscienza, di uno sguardo nel grande e inesplorato territorio del rimosso”. Con la collaborazione di Gregorio Zurla per le scene, Gianluca Sbicca per i costumi, Gianni Staropoli per le luci, Marco Grassivaro per i video e Marco Angelilli per i movimenti scenici, Gassmann cala il personaggio di Macbeth in una atmosfera perturbante, in cui ciò che è familiare crea uno strano disorientamento. “Macbeth – dice ancora il regista – vive in questa perturbazione dell’anima, incamminandosi inesorabilmente verso una notte in cui tutto è destinato ad andare male, in cui l’ordine delle cose, le gerarchie della natura e degli esseri umani vengono rovesciati. […] Nel testo shakespeariano troviamo un viatico al percorso verdiano: un momento molto preciso lo vediamo dopo la morte di re Duncan quando è Macduff a recarsi nelle stanze del re e scoprirne il cadavere. In Shakespeare, Macduff esce e pronuncia la frase ‘affacciatevi alla camera, e una nuova Gorgone vi accecherà. Non mi chiedete di parlare’. Leggendola il mio sguardo e il pensiero sono volati subito alla Medusa di Caravaggio che sarà evidentemente citata: apparirà una enorme Medusa caravaggesca che fissa il suo sguardo su di noi, convocandoci inevitabilmente”. Tra le altre citazioni quella nella grande scena del banchetto: “Gli ospiti non hanno abiti regali e non li indossano ma li ‘portano’ – spiega il regista – come mi è accaduto di vedere nella performance Embodying Pasolini dove Tilda Swinton ‘sfilava’ con i costumi dei film pasoliniani senza ‘vestirli’, ma mostrandoli. Qui il banchetto si fa spettrale e questi abiti non indossati ci parlano di un’incoronazione precaria, falsa, destinata alla catastrofe”.

Oltre ai cantanti impegnati nei ruoli principali, la compagine vocale è completata da Riccardo Fassi nelle vesti di Banco, Anna Cimmarrusti in quelle della Dama di Lady Macbeth, Marco Miglietta come Malcolm, Kwangsik Park nei panni del Medico, Gabriele Ribis come Un domestico di Macbeth, Il sicario e L’araldo, e ancora Sandro Pucci (Prima apparizione), Chiara Salentino (Seconda apparizione) e Benedetta Zanetti Oliva (Terza apparizione). Il cast alternativo vede impegnati nelle tre parti principali George Gagnidze (13 e 18 aprile)⇒, Daniela Schillaci (13 e 14 aprile) e Paolo Antognetti (13 aprile). L’Orchestra e il Coro – istruito da Gea Garatti Ansini – sono quelli del Teatro Comunale di Bologna. A preparare le voci bianche è Alhambra Superchi.

 

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