Modena Belcanto Festival 2025: la città celebra la sua identità musicale tra tradizione e sperimentazione

19 settembre 2025

Un legame profondo con il canto lirico e con l’eredità dei suoi grandi interpreti è quello che Modena rinnova anche quest’anno. Dal 25 settembre al 12 ottobre torna  Modena Belcanto Festival, seconda edizione di una rassegna che unisce memoria storica e apertura al nuovo, in un percorso che tocca oratori barocchi, omaggi a Puccini, prime esecuzioni assolute, incursioni nel teatro, nella danza, nel cinema e nella musica elettronica. Due settimane dense, in cui la musica diventa specchio della storia e laboratorio di futuro.

Promosso da Comune di Modena, Fondazione di Modena, Fondazione Teatro Comunale e Conservatorio Vecchi-Tonelli, il festival nasce nel segno della tradizione modenese: quella che nel Settecento rese il capoluogo un centro vivo di produzione cameristica e oratoriale e che nel Novecento trovò in Mirella Freni, Luciano Pavarotti e Leone Magiera i protagonisti di una vera scuola del belcanto moderno.

L’apertura, giovedì 25 settembre nella Chiesa di Sant’Agostino, è nel segno della memoria con Il martirio di Santa Teodosia di Alessandro Scarlatti, oratorio settecentesco che torna a Modena a tre secoli dalla morte del compositore. Subito dopo, venerdì 26 e domenica 28 settembre, il Teatro Comunale Pavarotti-Freni accoglierà La Bohème di Puccini nella produzione firmata da Leo Nucci e diretta da Aldo Sisillo, con Juliana Grigoryan e Galeano Salas nei ruoli di Mimì e Rodolfo. Kammerimusik N.1,  il 27 settembre nel Salone delle Guardie del Palazzo Ducale di Sassuolo, è invece un viaggio nel Seicento italiano, con un programma cameristico che restituisce la vivacità e la complessità della scrittura strumentale barocca, esplorando opere di autori come Alessandro Scarlatti, Giovanni Bononcini e Alessandro Stradella. Protagonisti sono  i giovani talenti selezionati dal Modena Belcanto Masterclass, coordinati e guidati dal clavicembalista Mario Sollazzo.

Il festival si muove poi verso nuove direzioni. Lunedì 29 settembre, al Teatro delle Passioni, Claudio Ambrosini – Leone d’Oro alla Biennale di Venezia nel 2007 –  presenterà L’Orecchio Onniudente, diviso in due parti, il concerto propone da un lato rare pagine cinquecentesche – tra cui brani di Willaert, Padovano e un giovane Monteverdi – e dall’altro un intreccio tra la lingua popolare del Ruzante e la poesia visionaria di Giuliano Scabia, cui l’opera rende omaggio nel novantesimo anniversario della nascita. Sul palco Julia Mellor, Caterina Bonelli, Michele Sambin e l’Ensemble Vox Secreta diretto da Marija Jovanovic.  Il giorno successivo, martedì 30 settembre, sempre al Comunale, andrà in scena Gli uomini visti dall’alto, opera collettiva di Antonio Giacometti e dei suoi allievi del Conservatorio Vecchi-Tonelli, che affronta il tema del femminicidio ispirandosi a Sartre.

Ottobre si aprirà con le eroine pucciniane rilette attraverso la danza contemporanea: giovedì 2 ottobre al Teatro Fabbri di Vignola la compagnia Artemis Danza, guidata da Monica Casadei, proporrà una nuova drammaturgia fisica e musicale dedicata a Mimì, Tosca e Butterfly. Il giorno seguente, venerdì 3 ottobre, tornerà al Comunale la grande tradizione belcantistica con un concerto di gala che vedrà protagonisti Jessica Pratt e Daniel Oren.  Due straordinari nomi per un Concerto di Gala come la più significativa tradizione del belcanto e del grande concertismo detta. Pratt, una tra le più celebri e celebrate soprano della scena mondiale, interprete di riferimento di un repertorio che da, Haendel, Mozart Bellini, arriva a Strauss, Wagner, qui attraverserà con la sua ben nota agilità vocale le pagine di Ambroise Thomas, Vincenzo Bellini e Gaetano Donizetti. Sul podio della Filarmonica del Teatro Comunale di Modena, il trascinante Daniel Oren.

Sabato 4 ottobre sarà una giornata doppia: al mattino la Galleria Estense ospiterà Kammermusik N.2, con i giovani interpreti della Masterclass impegnati in un itinerario musicale che attraversa il cuore del belcanto di Bellini, per arrivare alle nuove direzioni che Verdi e Puccini dettero allo stile belcantistico. Al pianoforte, Linda Piana.  In serata, il Teatro Comunale accoglierà D’altro canto, voci inaudite, spettacolo che unisce le sperimentazioni vocali ed elettroniche del collettivo danese Bitoi e le polifonie mediterranee del duo catalano Tarta Relena.

Domenica 5 ottobre, Laura Morante darà voce alle figure femminili di Puccini nello spettacolo Prime donne, mentre lunedì 6 ottobre sarà la volta del Premio Leone Magiera, che vedrà giovani cantanti cimentarsi con arie di Mozart, Donizetti, Rossini, Verdi e Cilea.

Mercoledì 8 ottobre, a Vignola, i protagonisti saranno invece gli allievi di Raina Kabaivanska, accompagnati dalla Filarmonica del Comunale e diretti da Matteo Parmeggiani, per Filarmonie Future, un ponte generazionale dedicato ai nuovi talenti della lirica.

Il cinema muto entrerà in scena giovedì 9 ottobre alla Sala Truffaut con Il Bacillo dell’amore di Robert Land, arricchito da una nuova colonna sonora dal vivo composta da Daniele Furlati. Il giorno seguente, venerdì 10 ottobre, la Sala del Ridotto del Comunale ospiterà il basso Giacomo Pieracci e la pianista Maria Grazia Bellocchio in un viaggio musicale da Mahler a Kurtág, con una nuova creazione di Gaia Aloisi.

Sabato 11 ottobre, all’Auditorium Ago, si riscoprirà invece il repertorio dei fratelli Köhler, flautisti e compositori tra Boemia e Modena, grazie alle interpretazioni di Hana Budisova e Michele Varriale.

La chiusura, domenica 12 ottobre al Teatro Comunale, sarà affidata a una serata speciale a cura della Fondazione Luciano Pavarotti, in omaggio al grande tenore modenese nel novantesimo anniversario della nascita.

PROGRAMMA COMPLETO