Polis Teatro Festival. Ravenna chiama Spagna e Portogallo

Dal 2 all’11 maggio l’ottava edizione del Festival di ErosAntEros

30 aprile 2025

Un ponte tra Ravenna e la Penisola Iberica. Si presenta così l’ottava edizione di Polis Teatro Festival, in programma dal 2 all’11 maggio nei luoghi simbolo della città romagnola. Il Festival, diretto come sempre da Davide Sacco e Agata Tomsic (fondatori di ErosAntEros) ruota quest’anno attorno a un grande Iberian Focus, dedicato alle voci contemporanee di Spagna e Portogallo, in un momento storico in cui riflettere sull’identità europea appare più che mai necessario.

In calendario ci sono più di 35 appuntamenti, otto prime nazionali, tavole rotonde, incontri, soundwalk e progetti speciali. Il tutto all’insegna di un teatro che racconta le ferite del nostro presente – dittature, colonialismo, crisi sociale – ma capace anche di immaginare nuovi mondi, tra utopie e multiculturalismo. L’universale è il locale meno i muri, scriveva il poeta portoghese Miguel Torga, e la frase campeggia come slogan di questa edizione che guarda all’anniversario dei quarant’anni dall’ingresso di Spagna e Portogallo nella Comunità Europea.

Tra gli eventi più attesi del focus c’è la prima nazionale a Piangipane (11 maggio) di Copla: un cabaret spagnolo di Alejandro Postigo, che esplora la passione e la sovversione della Copla spagnola e mira a riscrivere la storia spagnola attraverso lo sguardo di un migrante queer,   la tragicommedia Rita (7 maggio, Teatro Rasi) di Marta Buchaca, portata in scena dalla compagnia italiana AriaTeatro, e il sorprendente spettacolo immersivo Un’Odissea Teen (8-9 maggio, Almagià) della catalana La Mecànica, che mescola performance fisica e tecnologia grazie a una app interattiva creata con La Fura dels Baus.

Non mancano riflessioni sulla memoria storica con Signora Dittatura (10 maggio), firmato dalla giovane compagnia Hermanas Picohueso, che racconta l’eredità del franchismo con un linguaggio teatrale ironico e irriverente. Portoghese è invece Il Portogallo non è un paese piccolo della compagnia Hotel Europa (9 maggio), uno spettacolo di teatro documentario che esplora il peso della colonizzazione africana e della dittatura salazarista, a cui farà seguito la tavola rotonda L’ultima rivoluzione della vecchia Europa in collaborazione con l’Università di Bologna e Europe Direct Romagna.

La politica è ancora protagonista con Rui Pina Coelho, professore e drammaturgo portoghese, che presenta la conferenza-performativa Icaria, Icaria, Icaria un’invocazione alla riscoperta dell’utopia nel XXI secolo. Completa il quadro l’esperienza sonora Corpi Celesti della compagnia spagnola El Conde de Torrefiel, soundwalk all’interno del Cimitero Monumentale di Ravenna: uno spazio trasformato in città della memoria, in cui una voce narrante guida il visitatore alla ricerca del senso della vita e della morte. Tra i progetti più significativi c’è poi la collaborazione internazionale tra la compagnia portoghese Os Possessos e i giovani artisti italiani di Spazio A, che porterà alla creazione di Manifesti per dopo la fine del mondo, in scena al MAR.

Accanto ai grandi nomi internazionali, POLIS 2025 accende i riflettori sui talenti italiani under35 con POLIS NEON, sezione nata grazie al sostegno di MiC e SIAE. Due giornate (2-3 maggio) dedicate alla creatività emergente con quattro giovani compagnie – Usine Baug/Mezzopalco, Ucci Ucci, Fettarappa/Guerrieri, Landi/Mignemi/Paris – che porteranno in scena spettacoli su alienazione, violenza di genere, disillusione generazionale e diritti delle donne. A margine degli spettacoli, tavole rotonde, confronti e dibattiti come E dopo la Generazione T?, per dare voce alle nuove generazioni di teatranti.

Il gran finale è l’11 maggio, con due mise en espace tratte da testi contemporanei europei: Brevi interviste con donne eccezionali di Joan Yago (Nerval Teatro) e CorpoArena di Joana Bértholo (TeatrOnnivoro), nell’ambito del progetto europeo Fabulamundi New Voices. Due voci che raccontano la condizione umana attraverso i corpi, le parole, le ferite e i desideri.

 

IL PROGRAMMA COMPLETO