Premi Ubu 2021. Festa grande al Cocoricò di Riccione

I premiati da festeggiare in regione

14 dicembre 2021

A Riccione con i Premi Ubu è stata festa grande. Per la prima volta la cerimonia di premiazione del prestigioso referendum fondato da Franco Quadri nel 1978, che coinvolge oltre sessanta critici e studiosi di diverse generazioni e provenienti da ogni parte d’Italia, si è svolta a Riccione, per omaggiare appunto Quadri, figura cardine anche per la storia del Premio Riccione, nel decennale della sua morte. Dopo un anno di stop del premio, dovuto alla pandemia, il 13 dicembre il teatro italiano è tornato a incontrarsi in uno dei suoi riti più longevi e attesi, con una cerimonia davvero inedita, sold out fin dalle due settimane precedenti, negli spazi appena rinnovati del Cocoricò, club di culto dagli anni Novanta (e in diretta su Rai Radio3). Con la spumeggiante conduzione di Chiara Francini e gli emozionanti interventi musicali di Diodato e Rodrigo D’Erasmo, la serata ha visto sfilare più di una ventina di artisti e artiste incoronati nelle diciassette categorie di concorso. Categorie che oltre ai classici “miglior attore o attrice”, “miglior spettacolo” e “miglior testo”, provano a dar conto anche dei tanti e mutevoli aspetti che caratterizzano l’universo del teatro contemporaneo, dalla curatela al dietro le quinte, dai premi speciali a quelli alla carriera, senza dimenticare l’importanza di comparti come quello delle scene, dei costumi e delle luci.

 Come vi avevamo già raccontato, dopo la pioggia di premi ricevuti nella passata edizione, anche in questa speciale edizione pandemica che eccezionalmente ha preso in considerazione due annate teatrali (2020/2021) sono molti gli artisti e i progetti legati all’Emilia-Romagna che erano arrivati sul podio, conquistando appunto una prestigiosa nomination. Innanzitutto, tre su quattro candidati nella categoria “nuovo testo italiano/scrittura drammaturgica” erano legati a produzioni regionali. A trionfare è stato Mariano Dammacco, segnalato per Spezzato è il cuore della bellezza, spettacolo realizzato con il sostegno dell’Arboreto e della Corte Ospitale, che ha avuto la meglio su Chiara Lagani segnalata per la riscrittura di Sylvie e Bruno da Lewis Carroll e Fabrizio Sinisi per La gloria, spettacolo vincitore del bando Forever Young promosso dalla Corte Ospitale. Sul fronte degli attori, ha avuto la meglio sugli altri nominati nella categoria under 35 Francesco Alberici, protagonista, tra le altre cose, di Chi ha ucciso mio padre di Édouard Louis, messo in scena da Deflorian/Tagliarini in una co-produzione di ERT Fondazione. Un’altra vittoria importante da festeggiare è quella di Emanuela Dall’Aglio, parmigiana doc, creatrice di spettacoli immaginifici, nota soprattutto come costumista per le sue straordinarie creazioni per la Compagnia della Fortezza di Volterra. E proprio per i costumi di Naturae, ultimo lavoro firmato da Armando Punzo, l’artista si è aggiudicata il premio ai costumi per il quale era già stata in corsa nel 2019. Sempre a Parma si festeggia Pasquale Mari, disegnatore luci e direttore della fotografia, premiato per le luci dello spettacolo Misery, prodotto da Fondazione Teatro Due

Mentre a Parma si festeggiano Dall’Aglio e Mari, Reggio Emilia può vantare la vittoria di Ink, opera di Dimitris Papaioannou, come miglior spettacolo straniero presentato in Italia. Lo spettacolo è stato infatti coprodotto da Fondazione I Teatri / Festival Aperto di Reggio Emilia, che sull’artista greco e sulle sue mitologiche creazioni in tour nei maggiori teatri e festival internazionali, ha sempre puntato moltissimo, regalando al pubblico della nostra Regione l’opportunità di conoscere da vicino le opere di uno degli artisti più geniali e ricercati al mondo. Last, but not least, una bellissima sorpresa è stato il Premio Speciale (le cui nomination non erano state rese note) assegnato al progetto Politico Poetico del Teatro dell’Argine di San Lazzaro di Savena, già vincitore nei giorni scorsi del Premio Rete Critica. Il progetto rientrava in Così sarà! La città che vogliamo, realizzato da ERT Fondazione nell’ambito del Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020, promosso dal Comune di Bologna ed è stato premiato dai referendari con questa splendida motivazione: “Con Politico Poetico, il Teatro dell’Argine ha saputo mettersi in ascolto di desideri, talenti e fragilità di ragazzi e ragazze dai quattordici ai vent’anni. Coinvolgendo oltre cinquecento adolescenti del territorio bolognese, il gruppo di lavoro guidato da Nicola Bonazzi, Micaela Casalboni, Vittoria De Carlo e Andrea Paolucci ha dispiegato una portentosa macchina organizzativa per realizzare un imponente progetto in due parti: Il Parlamento, una serie di azioni sui temi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che ha coinvolto i giovani in riflessioni e ricerche su ambiente, lavoro, economia, disuguaglianze, città, comunità, pace e giustizia; e Il Labirinto, spettacolo in realtà virtuale che raccoglie quattordici esperienze visive e sonore a testimonianza del lato più critico del rapporto tra giovani e città. Dopo i pluripremiati progetti Le Parole e la Città (finalista agli Ubu 2015) e Futuri Maestri, esplorando luci e ombre di un’età difficile e meravigliosa Politico Poetico corona un percorso lungo vent’anni durante il quale il Teatro dell’Argine ha portato con ostinazione, sensibilità e competenza il teatro fuori dal suo spazio deputato, per farlo detonare nell’intera comunità”. A tutti i vincitori e le vincitrici le nostre congratulazioni!

 

I Premi Ubu 2021 sono organizzati dall’Associazione Ubu per Franco Quadri e realizzati con il sostegno e la collaborazione di Riccione Teatro e con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna e Comune di Riccione