Ravenna Jazz dei record. Al via la 50a edizione

Dal 4 al 13 Maggio a Ravenna

17 aprile 2023

Ravenna Jazz dei record. Dal 4 al 13 maggio la kermesse organizzata da Jazz Network e diretta da Sandra Costantini festeggia la sua cinquantesima edizione, un traguardo straordinario nel panorama nazionale, convocando nella città dei mosaici decine di artisti e artiste che ne hanno in qualche modo segnato la storia nel corso dei decenni. Per l’edizione del cinquantennale, summa di quelle che l’hanno preceduta, si moltiplicano più che mai le traiettorie musicali, in un programma che davvero spazia tra generi e generazioni.

Tra i concerti più attesi all’Alighieri c’è quello di Irene Grandi, star della musica italiana, cantautrice camaleontica che ha esplorato i generi più diversi, come dimostra ancora una volta in questa occasione con Io in Blues, un progetto live nel quale trovano posto i grandi successi del blues e del soul ma anche brani di Pino Daniele, Lucio Battisti, Mina e della stessa Irene, riarrangiati in chiave rock-blues (6 maggio). Sullo stesso palco, tra i concerti principali che quest’anno viaggiano appunto tra jazz e bues, sono poi attesi l’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti che ogni volta (la compagine è ormai di casa) presenta produzioni originali con solisti ospiti. Stavolta ci saranno infatti la vocalist Maria Pia De Vito e il trombettista Flavio Boltro, impegnati in un omaggio a Nina Simone, cantante e attivista americana, una vera icona musicale del ventesimo secolo (13 maggio). Anche “Pazzi di Jazz” Young Project è una produzione originale che di anno in anno si rinnova: le composizioni di Charles Mingus sono il fulcro musicale di questa mastodontica realizzazione orchestrale e corale, con una moltitudine di giovanissimi esecutori affidati alle cure di affermati musicisti come il direttore e arrangiatore Tommaso Vittorini, il trombonista Mauro Ottolini, il sassofonista Mauro Negri e il beatboxer Alien Dee (4 maggio).

E poi c’è il Ravenna 50° Jazz Club, il festival che si allarga in città abitando piccoli teatri e club con nuove proposte ricercate e talentuosi artisti internazionali poco presenti sui palchi italiani. Al Teatro Socjale di Piangipane sfilano in genere grandi voci, come quella della peruviana Susana Baca, carismatica cantante sudamericana capace di mescolare matrice latina e suono africano (9 maggio). Sarà invece un concerto esclusivamente strumentale quello del 12 maggio con il gruppo del sassofonista Daniele Sepe. Il suo “Sepè le Mokò” è un omaggio alle colonne sonore dei film di Totò realizzati tra il 1957 e il 1962: musiche (firmate da compositori come Piero Piccioni, Armando Trovajoli, Lelio Luttazzi, Carlo Rustichelli, Alessandro Cicognini e Piero Umiliani) la cui alta caratura jazzistica non è mai stata adeguatamente valorizzata.

Sul palcoscenico del Cisim di Lido Adriano sono attesi invece due concerti. Il 7 maggio il cantante e chitarrista australiano Hugo Race con i suoi Fatalists propone un rock dall’animo oscuro, elementi folk e blues psichedelizzati, scorie elettroniche depositate sulla ruvida scorza acustica degli strumenti, mentre il 10 il tastierista francese Neue Grafik con il suo ensemble rimescola tra loro jazz, house e hip hop, con marcate connotazioni afro ed evidenti infiltrazioni dalla dance elettronica londinese. Al Bronson di Madonna dell’Albero il jazz si connette alle sonorità underground e agli stilemi più innovativi. Qui l’8 maggio si esibisce il giovane chitarrista Matteo Mancuso, un talento che spazia senza preconcetti tra jazz, rock, fusion, manouche. L’11 è invece la volta di un omaggio ai Led Zeppelin firmato dal sassofonista Francesco Bearzatti (in trio).
Completano il programma la presenza al Mama’s Club (il 5) del sassofonista ravennate Alessandro Scala che per l’occasione guida con un quintetto nel quale avranno spazio solistico anche il trombettista Giovanni Amato e la pianista Francesca Tandoi, e i workshop di Mister Jazz, che come da tradizione si integrano col programma dei concerti: quest’anno saliranno in cattedra Flavio Boltro (il 7) e Maria Pia De Vito (l’11). Entrambi i seminari si terranno al Centro Mousiké e saranno aperti a tutti gli strumentisti.

Ravenna Jazz è organizzato da Jazz Network in collaborazione con gli Assessorati alla Cultura e alle Politiche giovanili del Comune di Ravenna, in convenzione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, con il sostegno del Ministero della Cultura e di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori. Il festival vanta il patrocinio di ANCI Emilia-Romagna.