Sogni passati e distopie presenti: al via il Festival 20 30 con due laboratori

Call aperta fino al 2 aprile

25 marzo 2021

A Bologna dal 2014 c’è uno spazio in cui chi ha meno di trent’anni e desidera coltivare le proprie visioni, condividerle con una comunità e prendere nuovamente parola può trovare casa: è il Festival 20 30 organizzato dalla compagnia teatrale Kepler-452 con un gruppo di ragazzi e ragazze bolognesi strutturatosi negli anni sotto il nome di Avanguardie 20 30. Fin dalla sua fondazione, attraverso spettacoli e laboratori il Festival si è occupato di portare in scena una generazione, quella di chi ha tra i venti e i trent’anni, il cui immaginario rimane spesso ai margini dal discorso pubblico. Viaggiando in questa direzione, l’edizione 2021 porta con sé la sostanziale novità di una formula rinnovata che mette al centro proprio i laboratori. Gli artisti invitati saranno infatti in residenza sotto le Due Torri per condurre un laboratorio con giovani under 30 più lungo e strutturato rispetto al passato. I percorsi in programma sono due. Ragazzi e ragazze che risponderanno alla call potranno infatti optare per Nati Dopo, guidato da Daniele Szeredy, o per Shit Storm, tenuto dalla compagnia Frigoproduzioni.

Il progetto capitanato da Szeredy, regista teatrale, attore, performer, scrittore e traduttore che vive e lavora in Germania parte da due eventi paradigmatici della storia recente, a cavallo tra tra il 1989 e 1991: lo scioglimento del Partito Comunista Italiano e quello del gruppo musicale dei CCCP. Domandandosi cosa ha lasciato nella generazione venuta dopo questo periodo di profondo cambiamento politico, sociale e culturale, nel laboratorio si andrà alla ricerca di tracce di questo passato recente nelle esperienze dei partecipanti. “Il progetto – spiega il regista – è concepito non come estrazione di materiale né come insegnamento di tecniche, ma come produzione teatrale collettiva che sia punto di partenza per reinventare uno spazio comune e comunitario, dunque politico”. La call si rivolge a entrambi i sessi e a persone di tutte le nazionalità ed è incoraggiata la candidatura da parte di People of Colour e di membri della comunità LGBTQIA+. Il percorso si sviluppa in tre weekend di lavoro intensivi (dal 15 al 18 aprile, dal 7 al 9 maggio e dal 14 al 16 maggio) mentre la data dell’apertura al pubblico è fissata per il 22 maggio.

Con il titolo di Shit Storm, il laboratorio guidato da Francesco Alberici, Salvatore Aronica e Daniele Turconi della compagnia Frigoproduzioni indagherà invece questioni calde del presente sull’onda di movimenti come MeToo e BlackLivesMatter. Il lavoro andrà in direzione della costruzione di un percorso di drammaturgia e messa in scena muovendo da una domanda che la compagnia rivolge fin da subito ai candidati: “che cosa ti offende più di ogni altra cosa?”. Il laboratorio si svolge in quattro periodi da quattro giorni l’uno (dal 15 al 18 aprile, dal 22 al 25 aprile, dal 29 aprile al 2 maggio, dal 13 al 16 maggio). L’esito finale sarà presentato al pubblico il 23 maggio.

 

Per iscriversi alle due call c’è tempo fino al 2 aprile, seguendo le istruzioni contenute nei bandi. I laboratori si terranno in presenza. A carico del festival i test rapidi per il Covid 19 che saranno effettuati a cadenza regolare per garantire la salute dei partecipanti.